Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. Si tratta di un segno grafico diacritico in forma di virgoletta alta (’) che l’ortografia italiana normalmente usa per indicare l’➔elisione (l’amica, quell’albero), cioè la soppressione della vocale ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] Questa concezione dell’a. è tipica soprattutto delle correnti dell’empirismo logico, dove essa diviene a. del linguaggio come strumento di chiarificazione dei termini usati, impedendo l’insorgere di equivocità e pseudo-problemi metafisici.
Fisica
A ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a O e NO con la Germania, a S con l’Austria, a SE con la Slovacchia e a NE con la Polonia.
Il suo territorio, corrispondente a quello delle due regioni storiche della [...] , che si sottraggono alle regole del dominante realismo per il ruolo privilegiato da loro assegnato alla fantasia e al linguaggio, come A. Berková, o per raffinati procedimenti narrativi, come V. Macura, Z. Brabcová, ma soprattutto J. Kratochvíl. Un ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a N con l’Austria, a NE con l’Ungheria, a SE e a S con la Croazia, a O con l’Italia; si affaccia sul Mar Adriatico per un breve tratto (46 km) a SO.
Il territorio è [...] . Stupica e J. Bernik, alle tendenze concettuali del gruppo OHO (1966-71) di Lubiana, si evidenziano originali elaborazioni dei linguaggi artistici e il ruolo crescente dei nuovi media. In campo pittorico, emergono E. Bernard, G. Gnamuš, T. Šušnik, B ...
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Biologia
E. biologica
Il processo di cambiamento adattivo per il quale tutte le specie viventi – e solo queste – mutano di generazione in generazione per adattarsi all’ambiente in continua trasformazione.
Teorie [...] dei movimenti compiuti dal corpo fetale durante il parto, culminanti con la sua espulsione ed estrazione.
Scienza militare
Nel linguaggio militare, insieme di movimenti di truppe, di navi, di aerei, che cambiano ordinatamente la loro posizione. In ...
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Biologia
L’attività propria di una cellula, o di una sua parte, o di un organo, o di un sistema organico. Oggetto di studio della fisiologia, è intimamente legata alla forma o struttura, oggetto di studio [...] che, data una qualunque f. di verità f a n argomenti, per ogni n esiste uno schema di enunciato costruito nel linguaggio simbolico usando solo, quali connettivi, la negazione e la congiunzione, o la negazione e la disgiunzione, o la negazione e l ...
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INTERLINGUISTICA
Marco Mancini
Con il termine i. si fa riferimento a quel particolare settore delle discipline linguistiche che ha come oggetto i fenomeni del contatto e delle conseguenti interferenze [...] questione della lingua, a cura di C. Grassi, Torino 1975, pp. 6-45; W.D. Whitney, La vita e lo sviluppo del linguaggio (trad. it. di F. d'Ovidio, Milano 1876); A. Ernout, Les éléments dialectaux du vocabulaire latin, Parigi 1909; Travaux du Cercle ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] non gliene parlate → non parlategliene
(iv) Nelle frasi imperative alla terza persona (compresa la forma di cortesia; ➔ cortesia, linguaggio della), il verbo non è all’imperativo bensì al congiuntivo; pertanto i clitici precedono l’ospite: si rivolga ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] Grassi, il Dizionario della economia politica e del commercio (1857-1861) di Gerolamo Boccardo, il Dizionario del linguaggio italiano storico ed amministrativo (1881) di Giulio Rezasco, il Vocabolario marino e militare (1889) di Alberto Guglielmotti ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] annoiarci perché non ci impressionano molto», perché hanno, cioè, un’effettività molto povera o scadente. «Un linguaggio creativo con un contenuto inconsueto esercita, al contrario, un influsso notevole rivelandosi, peraltro, enormemente difficile da ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...