Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] Petrarca non si era verificata mai. Anche Boccaccio aveva adoperato, in certe parti del Decameron (per es. quelle dialogiche) un linguaggio meno elevato, ma Bembo invitava a considerare non i passi in cui c’era il rischio della mimesi di parlato, ma ...
Leggi Tutto
L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] processi di acquisizione dell’italiano come L2 apporta un rilevante contributo all’elaborazione di una teoria del linguaggio e alla comprensione delle regolarità universali che lo conformano (Giacalone Ramat 2009).
Nelle fasi iniziali del processo ...
Leggi Tutto
Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, [...] in cui il complemento è giustapposto alla testa, ricorrono soprattutto in insegne o intestazioni, e sono tipiche del linguaggio commerciale e burocratico (➔ burocratese).
Oltre che la testa e i suoi argomenti, fanno parte del sintagma nominale anche ...
Leggi Tutto
Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] di componenti diverse: la koinè settentrionale, il latinismo come naturale derivato dell’esperienza umanistica e il linguaggio della tradizione poetica precedente.
La zona veneta si caratterizza per la particolare abbondanza di materiale documentario ...
Leggi Tutto
L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] con noi?
c. tu ed io siamo ottimi nuotatori
Allo stesso modo, la presenza del pronome allocutivo lei (➔ cortesia, linguaggio della) con un pluralità di altri soggetti comporta l’accordo alla seconda plurale (la terza plurale è da considerarsi ormai ...
Leggi Tutto
L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] (Verga, Mastro don Gesualdo, p. 297)
L’imperfetto narrativo è una risorsa tipica della narrativa letteraria e del linguaggio giornalistico (per questo è chiamato anche cronistico). Siccome esprime anche un significato di distacco, lo si trova usato ...
Leggi Tutto
Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...]
b. le vacanze sono finite
Altro concetto importante quanto alla reggenza verbale è la valenza (➔ argomenti), un termine preso dal linguaggio della chimica dal francese Lucien Tesnière (1893-1954). Secondo il suo modello, il verbo, in base al suo ...
Leggi Tutto
L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] del clitico dativo ci, che assume anche il valore di «a lui», «a lei» (anche come allocutivo di cortesia; ➔ cortesia, linguaggio della) e «a loro» (ci do un bacio; posso dirci una cosa?), che sembra marcato in diatopia come settentrionale o ...
Leggi Tutto
Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] , 1987, 3 voll., vol. 1°, pp. 499-591.
Bloomfield, Leonard (1933), Language, New York, Holt (trad. it. Il linguaggio, Milano, Il Saggiatore, 1974).
Bruni, Francesco (a cura di) (1992), L’italiano nelle regioni. Lingua nazionale e identità regionali ...
Leggi Tutto
ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] rivela nel suo autore uno zelo d'indagine, una serietà d'intenti, e anche un felice presentimento della storicità del linguaggio, che ne fanno un precursore della scienza linguistica: se il rapido sviluppo dello studio del siriaco, dell'arabo e dell ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...