In senso generico ed etimologico, da cui si sviluppano tutti i significati particolari, qualsiasi cosa che serve a indicare.
Anatomia
Dito i. È il secondo dito della mano, tra il pollice e il medio: ha [...] dei crediti o debiti commerciali, dei magazzini o del capitale investito (per valutare la loro durata media) ecc.
Nel linguaggio finanziario, il numero i. del costo della vita misura le variazioni dei prezzi delle merci e dei servizi di largo ...
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. I suoni avulsivi (così chiamati da Raoul de La Grasserie) sono detti dai linguisti inglesi clicks, dai Tedeschi schnalze o Schnalzlaute, dai Francesi cliquements, ecc.; sono suoni consonantici prodotti [...] , anche avulsivi di organi diversi possono scambiarsi fra di loro. A. Trombetti, in L'unità d'origine del linguaggio (Bologna 1905, p. 216), affermava che gli avulsivi provengono da suoni esplosivi trasformati dinnanzi a certi suoni coi quali ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] ): le costruzioni marcate, gli anacoluti e i cambi di progetto, la frammentazione del discorso, le esclamazioni, fino al linguaggio dei gesti, che accompagna o sostituisce la parola dei personaggi (Cartago 2005: 133 segg.).
La dialogicità travalica d ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] 1°, pp. 49-69 (1a ed. in «Studi di filologia italiana» 14, pp. 435-453).
Chiari, Isabella (2002), Ridondanza e linguaggio. Un principio costitutivo delle lingue, prefazione di T. De Mauro, Roma, Carocci.
Hall, Robert A. jr. (1971), La struttura dell ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] poetico diverso da quello della prosa, che fa sì che anche «l’opera italiana raramente scada a povertà di linguaggio (poorness of language), ma, dentro la mediocrità e usualità dei pensieri (meanness and familiarity of the thoughts), abbia qualcosa ...
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BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] , in Ann. d. Ist. sup. di magistero di Torino, VII [1934], pp. 335-52; Analogie di metodo fra la storia dei linguaggi e quella delle tradizioni popolari, in Atti del III Congresso intern. dei linguisti, Firenze 1935, pp. 415-28; Ancora delle origini ...
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L’espressione legislazione linguistica fa riferimento all’insieme dei provvedimenti di legge e delle disposizioni aventi rilevanza giuridica che lo Stato e gli altri soggetti pubblici a livello sovranazionale, [...] , nella sfera amministrativa, vanno ricordati gli orientamenti legislativi che vanno nella meritoria direzione della semplificazione del linguaggio amministrativo (legge 7 giugno 2000, n. 150, e legge 18 giugno 2009, n. 69; ➔ giuridico-amministrativo ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] e il fascismo, Bologna, Consorzio provinciale pubblica lettura, 1977).
Golino, Enzo (1994), Parola di Duce. Il linguaggio totalitario del fascismo, Milano, Rizzoli.
Isnenghi, Mario (1996), L’Italia del fascio, Firenze, Giunti.
Klein, Gabriella ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] Machiavelli, Roma, Salerno Editrice.
Chiappelli, Fredi (1952), Studi sul linguaggio del Machiavelli, Firenze, Le Monnier.
Chiappelli, Fredi (1969), Nuovi studi sul linguaggio del Machiavelli, Firenze, Le Monnier.
D’Achille, Paolo (1990), Sintassi ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] «Vierteljahrs-schrift für wissenchaftliche Philosophie» 16, pp. 192-205 (trad. it. Concetto e oggetto, in La struttura logica del linguaggio, a cura di A. Bonomi, Milano, Bompiani, 1973, pp. 373-386).
Graffi, Giorgio (1986), Una nota sui concetti di ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...