DISGIUNTIVE, CONGIUNZIONI
Le congiunzioni disgiuntive (dette anche alternative) sono ➔congiunzioni coordinative o subordinative che hanno la funzione di introdurre un’alternativa tra due parole, due [...] , congiunzioni)
Lavora all’FBI, ovvero Federal Bureau of Investigation
È scorretto l’uso, molto frequente soprattutto nel linguaggio giornalistico, di ➔piuttosto che come congiunzione disgiuntiva
Abbiamo mele o / oppure pere (e non Abbiamo mele ...
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TIPOLOGIA LINGUISTICA
Alberto M. Mioni
. La t. l. studia le diversità e le similarità tra le lingue al fine di classificarle in "tipi" distinti, caratterizzati da un insieme di omologie formali o sostanziali.
Gli [...] l. e discute l'ampia bibliografia della materia. La monografia di F. Antinucci, Fondamenti di una teoria tipologica del linguaggio, Bologna 1977, interessante esempio di t.l. d'impostazione generativista a base deduttiva, è tutta fondata sullo studio ...
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Glottologo, nato a Bologna il 24 dicembre 1913. Allievo di C. Merlo, E. Benveniste e J. Vendryes, ha studiato all'università di Pisa e alla Scuola normale superiore della stessa città, all'università di [...] suoi scritti: Le voci di origine gallica (1941); Storie del porco di Mac Dathó (1945); Tra storia e linguaggio (1949); Considerazioni su alcune correnti linguistiche attuali (1953); Due studi irlandesi (1959); Leopardi linguista ed altri saggi (1963 ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] ed. 1973).
Devoto, Giacomo (1940), Storia della lingua di Roma, Bologna, Cappelli.
Devoto, Giacomo (19742), Il linguaggio d’Italia. Storia e strutture linguistiche italiane dalla preistoria ai nostri giorni, Milano, Rizzoli.
Fragnito, Gigliola (2005 ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] Foscolo 1994-1995: 320).
Sul versante della poesia, fu ➔ Giacomo Leopardi a mettere a fuoco nello Zibaldone come il linguaggio poetico foscoliano fosse «molto più propriamente e più perfettamente poetico e distinto dal prosaico, che non è quello di ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] in cui la ripresa di termini o stilemi della tradizione o, più largamente, la ricerca di un linguaggio eletto e programmaticamente distante dalla prosa hanno costituito una fase decisiva di maturazione e definizione degli orientamenti stilistico ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata di suoi caratteri, nello scriverla».
Nelle abbreviazioni moderne, l’omissione di lettere è spesso indicata da un punto interno alla parola (f.lli per fratelli) o esterno (prof. per professore); ...
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Il contesto può essere definito in generale come l’insieme di circostanze in cui si verifica un atto comunicativo. Tali circostanze possono essere linguistiche o extra-linguistiche. Per riferirsi alle [...] (Speech acts), pp. 41-58 (trad. it. Logica e conversazione, in Gli atti linguistici. Aspetti e problemi di filosofia del linguaggio, a cura di M. Sbisà, Milano, Feltrinelli, 1978, pp. 199-219).
Lakoff, Robin (1973), The logic of politeness, in Papers ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] contesto specifico, che possono prevedere o accettare anche l’uso del lei o del voi di cortesia (➔ allocutivi, pronomi; ➔ cortesia, linguaggio della):
(1) compagno, che ne pensi?
(2) dottore, che ne pensa?
(3) e voi, signora, che ne pensate?
In casi ...
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SILLABE, DIVISIONE IN
La divisione in sillabe (detta anche sillabazione) segue diverse regole:
– una vocale iniziale seguita da consonante semplice forma una sillaba
U-di-ne, a-mi-do
– le vocali che [...] formati da due altre consonanti qualsiasi si dividono, secondo la norma che un gruppo non usato all’inizio di una parola del linguaggio corrente va diviso
stan-co, er-ba, al-to
– nei gruppi di tre o più consonanti, di solito la prima consonante ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...