GREENBERG, Joseph Harold
Marco Mancini
Linguista statunitense, nato a Brooklyn il 28 maggio 1915. Dopo aver studiato al Columbia College, alla Northwestern University e a Yale con F. Boas, M. J. Herkovits, [...] maturata nelle più diverse aree linguistiche si sono sviluppati i suoi interessi per la tipologia e gli universali del linguaggio. Fondatore e animatore con Ch. Ferguson dello Stanford project on language universals, si è dedicato con successo e ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] , un gusto tutto suo dell’esattezza verbale» che fa di questo autore «un conoscitore raffinato delle sfumature del linguaggio» (Fubini 1948: 179). Questo ideale stilistico è realizzato con esiti di straordinario rilievo, tanto che nella Storia d ...
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Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] l’antipatia per l’aspetto tecnologico che la lingua stava prendendo a metà degli anni Sessanta, Calvino odiava il linguaggio dei politici, astratto e vago; considerava dannoso il «terrore semantico» che riveste la povertà di significati e le inutili ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] la responsabilità. L’uomo, dunque, è p. perché dotato di un logos, quale capacità di raziocinio e azione, linguaggio e dialogo, coscienza e responsabilità. Nella tradizione filosofica occidentale, il logos tuttavia non è una qualità accidentale dell ...
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Undicesima lettera dell’alfabeto greco (maiuscolo Λ, minuscolo λ), corrispondente alla consonante latina l.
biologia Fago l. Batteriofago che ha come ospite il batterio Escherichia coli. Su di esso sono [...] di una funzione. In questo senso il l. calcolo è un modello di computazione equivalente alla macchina di Turing. Molti linguaggi di programmazione funzionali, tra cui per es. il LISP, sono basati sul l. calcolo.
medicina Punto l. Punto antropologico ...
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subordinazione In linguistica, nella sintassi del periodo, la relazione che si stabilisce tra due proposizioni collocate nel periodo su piani diversi, in modo che l’una (subordinata) risulti dipendente [...] nelle diverse lingue. Nelle lingue moderne si osserva di nuovo la prevalenza della coordinazione sulla s., specie nel linguaggio corrente. Subordinante Si dice di ogni elemento sintattico che abbia la funzione di stabilire una dipendenza nel periodo ...
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Sabatini, Alma. – Linguista e attivista italiana per i diritti civili (Roma 1922 - ivi 1988). Laureatasi nel 1945 in Lettere moderne all’Università degli studi di Roma, dalla metà degli anni Cinquanta [...] lingua italiana (1987), in cui ha additato il sistematico processo di devalorizzazione femminile praticato anche attraverso il linguaggio, a esso riconoscendo un ruolo fondamentale nella costruzione sociale della realtà, e dunque anche dell’identità ...
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INDOEUROPEO, (XIX, p. 131)
Anna Morpurgo Davies
Linguistica. - Le basi della l. i. sono state gettate nel 19° secolo e consolidate all'inizio del 20° secolo. Ci si riferisce in questo modo sia ai veri [...] ., e non già l'inesistente lingua i." (Pisani). Altri studiosi, più legati, a buona ragione, a una visione strutturalistica del linguaggio, pensano invece alla ricostruzione di strutture che a loro volta appartengono a una lingua in divenire di cui è ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] testo critico a cura di R. Damiani, Milano, Mondadori, 3 voll.
Leopardi, Giacomo (1998), La varietà delle lingue. Pensieri sul linguaggio, lo stile e la cultura italiana, a cura di S. Gensini, con la collaborazione di A. Prato, Scandicci, La Nuova ...
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La conversazione è uno scambio verbale tra due o più partecipanti, come tipo di attività socialmente organizzata, prevalentemente di carattere informale e basata sulla ➔ lingua parlata. La conversazione, [...] corpora. Bookshop encounters in English and Italian, Bologna, CLUEB.
Giglioli, Pier Paolo & Fele, Giolo (a cura di) (2000), Linguaggio e contesto sociale, Bologna, il Mulino.
Grice, Paul H. (1989), Studies in the ways of words, Cambridge (Mass ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...