La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] fiorentino (a differenza delle prime grammatiche italiane a stampa, più tarde, dell’inizio del XVI secolo, fondate sul linguaggio letterario). L’intento di Alberti non era normativo: non voleva imporre regole, ma riconoscerle. L’opera era infatti ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] italiani: col cappuccino c’è sempre il cornetto?, in Storia della lingua e storia della cucina: parola e cibo. Due linguaggi per la storia della società italiana. Atti del VI convegno dell’Associazione per la Storia della Lingua Italiana (Modena, 20 ...
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Il dizionario (lat. mediev. dictionarium > dictio, -ionis «espressione, discorso») costituisce indubbiamente uno degli strumenti più importanti per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue. Mediante [...] , trivialismi (Torino 2000) di Valter Boggione e Giovanni Casalegno, che comprende anche un’ampia documentazione storica.
I ➔ linguaggi settoriali si distinguono per un lessico molto tecnico, di cui spesso nemmeno gli specialisti arrivano a venire a ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] la Marsigliese. In quello che è poi divenuto l’inno della Repubblica italiana, la matrice classica apre la via a un linguaggio ipercolto, alla citazione storica, con l’«elmo di Scipio» (l’elmo di Scipione l’Africano, vincitore di Annibale a Zama, che ...
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Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] essere considerato l’ultimo grande autore italiano a esplorare in tutta la sua ampiezza le risorse del linguaggio ereditato dalla tradizione, restando sostanzialmente alieno dall’eversione linguistica e stilistica praticata dai poeti, a vario titolo ...
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La pianificazione linguistica è l’insieme delle misure (linguistiche, legislative e sociali) che si adottano per alterare deliberatamente la composizione del ➔ repertorio linguistico di una comunità; è [...] e applicata: intesa come riflessione scientifica, la pianificazione linguistica si pone come parte della sociologia del linguaggio, della sociolinguistica e della linguistica del contatto, configurandosi in particolare come lo studio dei rapporti fra ...
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Per convenevoli s’intende un insieme di atti e formule verbali che denotano un comportamento formalmente cortese e che si ripetono in maniera rituale in determinate circostanze. Espressioni quali come [...] effetti potenzialmente aggressivi di un atto linguistico determina il ricorso a espressioni e formule che rivelano la sensibilità del linguaggio verso la ‘faccia’ che parlante e interlocutore mettono in gioco in ogni interazione.
In ogni cultura, il ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] alcun fine remoti nodi quasi di stelle (Canti, “La ginestra o il fiore del deserto”, vv. 175-176)
Nel linguaggio poetico del Novecento la frantumazione del tessuto sintattico prodotta da una nuova sensibilità metrica consente una nuova vitalità dell ...
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Linguista e letterato (Sarzana 1895 - Viareggio 1971), prof. di glottologia classica e romanza nell'univ. di Genova (dal 1926), poi (dal 1939) di storia della lingua italiana a Roma; accademico d'Italia [...] e alcuni aspetti particolari della lingua, fra i quali la terminologia religiosa e la lingua commerciale, e infine il linguaggio della poesia italiana del Novecento (cfr. Mercanti. Poeti. Un Maestro, 1969). Ha fondato e diretto con G. De Luca ...
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ULLMANN, Stephen
Luigi Rosiello
Linguista, specialista di lingue romanze, nato a Budapest il 13 giugno 1914, morto a Oxford il 10 gennaio 1976. Laureatosi in lingue moderne a Budapest nel 1936, si trasferi [...] Berna 1952, 19592) o come la stimolante raccolta di saggi Language and style Oxford 1964; trad. it. Stile e linguaggio, Firenze 1968), ove l'indagine semantica viene funzionalizzata alla ricerca stilistica, a cui ha contribuito anche col volume Style ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...