In genere, parola o locuzione nuova, non appartenente cioè al corpo lessicale di una lingua, tratta per derivazione o composizione da parole già in uso o introdotta con adattamenti da altra lingua oppure [...] formata con elementi greci o latini (sono di questo tipo la maggior parte dei n. tecnici, scientifici e di altri linguaggi settoriali). Costituisce n. anche l’aggiunta di un significato nuovo a parola già esistente; si parla allora di n. semantico, ...
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Per definizione, le interrogative retoriche sono frasi che presentano caratteristiche formali tipiche delle frasi interrogative (➔ interrogative dirette; ➔ interrogative indirette), ma che non hanno lo [...] in difesa del re Luigi XVI recitata da Raymond de Sèze il 26 dicembre 1792, cit. in Mortara Garavelli 2001: 207)
e nel linguaggio politico:
(22) Ma dove? Ma in che paese? Ma di cosa parliamo? (intervento del senatore Massimo D’Alema)
Non c’è da ...
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LEPSCHY, Giulio Ciro
Maurizio Trifone
Linguista, nato a Venezia il 14 gennaio 1935. Laureatosi in glottologia all'università di Pisa, ha perfezionato i suoi studi alla Scuola normale superiore di Pisa [...] grammatica generativa, mettendo in evidenza i cambiamenti di prospettiva che hanno caratterizzato l'evoluzione della scienza del linguaggio.
Tra le pubblicazioni relative a questo filone di ricerca: La linguistica strutturale (1966, 1990²); Intorno a ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] e che ciò vale ancora a maggior ragione per la Commedia, nel senso di un’accettazione piena e senza remore del linguaggio naturale, fatta salva la piena libertà di alternare allotropi popolari e dotti; ma che resta ben difficilmente comprensibile se ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] lessicali, ma attraverso di esse giunge a interessare altri settori. Sul piano grafico si nota un maggior impiego nel linguaggio pubblicitario delle lettere non tradizionali (specie k, y e x), il ricorso gergale a grafemi anglicizzanti (briosha), usi ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] tra mutamenti socioeconomici e lingua; e che il rapporto che l’italiano stava per instaurare non era con il linguaggio aziendale, ma con le altre lingue europee (come sottolineava ➔ Italo Calvino).
Nonostante i suoi errori e imprecisioni, è però ...
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Glottologo italiano (Genova 1897 - Firenze 1974), figlio di Luigi; prof. univ. dal 1927, ha insegnato glottologia nelle univ. di Cagliari, Padova, poi in quella di Firenze di cui è stato anche rettore [...] ., 1975), di storia linguistica italiana (Profilo di storia linguistica italiana, 4a ed., 1964; Avviamento alla etimologia italiana, 1966; Il linguaggio d'Italia, 1974). In Scritti minori (3 voll., 1958-72) e in Civiltà di parole (2 voll., 1965-69 ...
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Sociolinguista statunitense (n. Passaic 1927); prof. alla Columbia University (1964-70), poi (dal 1971) all'univ. della Pennsylvania, dove dirige (dal 1976) il Linguistics laboratory. Ha condotto notevoli [...] atlas of North American english: phonetics, phonology, and sound change: a multimedia reference tool (in collaborazione con S. Ash e Ch. Boberg, 2006). In italiano varî scritti di L. sono raccolti in Il continuo e il discreto nel linguaggio (1975). ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] Cesari proclamava che la lingua italiana aveva avuto il suo secolo d’oro nella Toscana del Trecento, in quanto il linguaggio toscano, portato alla sua massima grazia dai grandi scrittori del Trecento, rispetto agli altri dialetti neolatini si era già ...
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Astronomia
Astronomia di p. Parte dell’astronomia (detta anche astronomia posizionale o astrometria) che ha per oggetto la determinazione delle p. e dei movimenti dei corpi celesti. P. astronomica di un [...] con vertice nell’astro, cioè compreso tra il cerchio orario e il cerchio verticale dell’astro.
Economia
P. dei cambi Nel linguaggio bancario, il prospetto in cui si espongono le divise e le valute estere in portafoglio e le attività e passività in ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...