Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] a un grave episodio di corruzione politica scoperto a Milano nei primi anni Novanta - che ha generato nel linguaggio giornalistico i vari, occasionali, Malatopoli, Mazzettopoli, Terremotopoli, assumendo il valore non più di 'città', ma di 'intrigo ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] ad abolire anche tutti gli ostacoli di carattere ideale e a fondere le particolari inflessioni regionali nell’unicità del linguaggio nazionale che essa porta dovunque incessantemente e con tutti i mezzi e con tutte le forme (soprattutto le artistiche ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] umanità è in fondo costituita da milioni di individui, ma non rimane creazione puramente individuale in quanto, a che un linguaggio esista, occorre che tanto chi parla quanto chi ascolta abbiano il medesimo sentimento del rapporto che c'è fra un'idea ...
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Ogni lingua si articola in sillabe, per effetto dell’alternarsi di foni consonantici e vocalici (➔ fonetica; ➔ consonanti; ➔ vocali). I secondi sono caratterizzati da maggior sonorità intrinseca e maggior [...] di vocali mancherebbe di quegli episodi di discontinuità, che rendono meglio percepibile il contenuto di una sequenza fonica. Il linguaggio umano si è costruito sfruttando al meglio queste possibilità e su di esse si è affinata la nostra capacità ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] cerchio; si ottiene così la Tavola I.
Verso la metà del IV millennio l'homo sapiens aveva creato da lungo tempo con il linguaggio orale un sistema di segni organizzati che gli consentiva di dare un nome a ogni cosa, di esprimere il suo pensiero e di ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] per i testi argomentativi ed esplicativi con contenuti astratti.
Dardano, Maurizio (19862), Lo stile nominale, in Id., Il linguaggio dei giornali italiani. Con due appendici su: “Le radici degli anni ottanta”, “L’inglese quotidiano”, Roma - Bari ...
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La geografia linguistica (o geolinguistica o anche linguistica areale o spaziale) è una disciplina che studia l’estensione nello spazio e la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici (fonetici, [...] , la considerazione geografica dei fenomeni linguistici maturò in seguito al lento ma progressivo superamento della concezione del linguaggio come organismo a sé stante, indipendente dai parlanti e con un’evoluzione propria, in cui lo spazio ...
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A ME MI, A TE TI
A me mi e a te ti sono casi particolari di quel fenomeno sintattico (detto dislocazione) che consiste nell’anticipare o posticipare un elemento della frase riprendendolo tramite un pronome. [...] in evidenza l’elemento che si ritiene più importante
A me mi sembra che le cose stiano molto diversamente.
Usi
Nel linguaggio parlato informale, un costrutto come a me mi è certamente consentito. Ma nel parlato formale (un colloquio di lavoro o ...
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Glottologo (Trondheim 1892 - Nes, Oslo, 1965); prof. (1926) di linguistica generale nell'univ. di Oslo, fu uno dei fondatori dell'Istituto per lo studio comparativo delle civiltà di Oslo. Fu presidente [...] occupò anche di problemi di linguistica generale (La propagation des changements phonétiques, 1931) e di teoria del linguaggio, da lui concepito essenzialmente come fenomeno sociale (La linguistique science sociologique, 1932; La langue et la société ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] resistenza del latino fino al XVIII secolo, in quello giudiziario.
Fra le produzioni più interessanti del linguaggio ufficiale vanno menzionati gli statuti. Tali documenti possono essere considerati in sé, indipendentemente dalla stesura in latino ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...