Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] a L. Hjelmslev l'aver compreso che la prima mossa della partita teorica di S. è stata ricollocare la teoria del linguaggio umano e delle lingue nella prospettiva di un confronto con altri modi di comunicazione, cioè in una prospettiva semiologica. Su ...
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Linguista e neuroscienziato italiano (n. Pavia 1962). Laureato a Pavia in lettere classiche, si è diplomato in sintassi comparata all’università di Ginevra ed è stato varie volte visiting scientist al [...] , epistemologia e sintassi teorica, studia la teoria della sintassi delle lingue umane e le relazioni tra cervello e linguaggio. Autore di numerosi articoli in riviste internazionali, tra le sue monografie: The raising of predicates (1997), Dynamic ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] necessari, tanto avversati dai puristi e dai cruscanti.
La seconda parte del saggio affronta il tema della nascita del linguaggio, accogliendo le teorie sensiste degli illuministi francesi Condillac e De Brosses, in base alle quali l’uomo primitivo ...
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Teoria linguistica che concepisce la grammatica (grammatica generativa) come un insieme finito di regole in grado di generare tutte le infinite frasi di una lingua che abbiano carattere di grammaticalità.
Prime [...] quali l’ambiguità e l’omonimia di costruzione. Inoltre il distribuzionalismo perde di vista una delle caratteristiche essenziali del linguaggio, e cioè la creatività, intesa come la capacità del parlante di produrre e capire un numero potenzialmente ...
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Linguista e dialettologo italiano (n. Solero, Alessandria, 1943). Ultimati gli studi in Lettere ha insegnato per qualche tempo all’Università e all’Accademia delle belle arti di Amsterdam, prima di intraprendere [...] dopo sei anni di docenza presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti). T. dirige il Dipartimento di Scienze del Linguaggio e letterature moderne e comparate dell’ateneo (dal 2006) e collabora con riviste quali Nouvelle Revue d’Onomastique (di cui è ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] amp; P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 2° (Scritto e parlato), pp. 343-430.
Dardano, Maurizio (1999), I linguaggi non letterari, in Storia generale della letteratura italiana, diretta da N. Borsellino & W. Pedullà, Milano, Motta, 16 voll ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] che copre ogni forma di variazione situazionale e ogni tipo di varietà diafasica, inclusi quindi i ➔ linguaggi settoriali; oppure equivale a «linguaggio settoriale».
Per la natura polisemica di registro e per l’uso di altri termini con significati ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] comune, il termine s. è usato per indicare ogni singola parte di un procedimento visuale di comunicazione del pensiero (linguaggio dei s.), oppure per designare i grafemi (lettere) e i simboli grafici sussidiari (s. diacritici), che nel loro insieme ...
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Più che l'ammirazione l'imitazione di usi e costumi americani e in particolare degli Stati Uniti, autentici o supposti tali, già in aumento prima della seconda Guerra mondiale, si è ancor più diffusa e [...] balli e musiche popolari del Brasile (rumba, conga, ecc.) e di Cuba, ma di lontana origine africana.
Bibl.: Per il linguaggio: A. Malaret, Diccionario de americanismos, 2ª ed., S. Juan de Portorico 1931; A. Alonso, El problema de la lengua en ...
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MACEDONIA, PAROLE
Le parole macedonia sono un caso particolare di parole ➔composte. Sono parole formate dalla fusione di due o più parole, che di solito hanno un segmento in comune; di norma il primo [...] .
Usi
Le parole macedonia sono molto usate nei nomi di enti e associazioni (Autosole, Federcommercio, Coldiretti) e nel linguaggio pubblicitario
Più grosso è più gusto c’è con cioccoblocco (pubblicità degli anni ’80 del Novecento di una nota ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...