Linguista, nato a Roma il 7 gennaio 1943, morto ivi il 14 agosto 1988. Professore ordinario di glottologia all'Università "La Sapienza" di Roma (1980-1988), condusse una vasta e originale attività di ricerca [...] in diversi ambiti disciplinari, interessandosi a problemi di linguistica generale e di sociolinguistica, ai rapporti tra antropologia e linguaggio, alla storia della scrittura.
Come linguista storico e specialista di lingue del Vicino Oriente, C. ha ...
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-MANIA
-mania è un ➔suffissoide che deriva dal greco manìa ‘fissazione’, ed è usato in parole derivate direttamente dal greco (cleptomania, piromania) o formate modernamente
melomania (‘passione eccessiva [...] ’)
L’aggettivo corrispondente si forma con il suffissoide -mane
cleptomania ▶ cleptomane
mitomania ▶ mitomane.
Usi
Nel linguaggio scientifico -mania dà origine a parole che indicano stati patologici (monomania, ipomania), mentre nell’italiano ...
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In linguistica, con riferimento al sistema lessicale di una lingua determinata, sono dette o. parole di etimo e significato diversi, che hanno il medesimo suono (omofone) o la medesima grafia (omografe): [...] italiane miglio «misura» e miglio «graminacea», omofone e omografe.
L’omonimia è causa frequente d’innovazione nel linguaggio: quando, per effetto dell’evoluzione dei suoni, due parole diverse suonano allo stesso modo, possono nascere confusioni ...
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MINORANZE NAZIONALI
Guido Barbina
Ester Capuzzo
(v. minoranza, XXIII, p. 404; minoranze nazionali, App. II, II, p. 327; III, II, p. 127)
Il problema dell'esatta definizione delle m.n. ha raggiunto [...] un grado di precisazione abbastanza buono, anche se questa espressione continua a essere usata, specie nel linguaggio giornalistico e politico, in modo improprio, alimentando equivoci e polemiche. Seguendo una corrente di pensiero sviluppatasi ...
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Il sinistrese è stato definito
una invenzione linguistica, collettiva e spontanea, di rapida e facile comunicazione, intesa a coprire la mancanza di idee generali e di prospettive per il futuro che è dell’intera [...] Settanta il sinistrese fu una delle forme linguistiche di riferimento (al punto da impedire l’esistenza di altri tipi di linguaggio giovanile), con gli anni Ottanta a fungere da forma di riferimento per la comunicazione tra giovani fu il cosiddetto ...
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-POLI
-poli è un ➔suffissoide che deriva dal greco polis ‘città’. Si trova col significato di ‘città, insediamento umano’ in molte parole composte derivate dal greco (Costantinopoli ‘città fondata dall’imperatore [...] modernamente
baraccopoli (‘insediamento formato di baracche’)
tendopoli (‘campo formato da un complesso di tende’)
Nel linguaggio giornalistico il suffissoide -poli ha assunto in tempi recenti un significato diverso, quello di ‘corruzione, scandalo ...
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DEMO-
Demo- è un ➔prefissoide che può avere due diversi significati.
• In alcune parole composte derivate dal greco (come democrazia) o formate modernamente conserva il suo valore etimologico riferendosi [...] (‘scienza che studia la popolazione’)
demologia (‘scienza che studia il folclore popolare’)
• In parole del linguaggio politico e giornalistico di formazione recente, vale invece come abbreviazione di democratico
demoliberale (‘democratico di ...
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Linguista italiano (Volosca, Fiume, 1868 - Bologna 1953); prof. nell'univ. di Bologna, condirettore dell'Archivio glottologico italiano. La sua attività si è svolta nel campo indoeuropeo, specialmente [...] (L'origine e le forme della dittongazione romanza, 1907), e in quello della linguistica generale (Le alterazioni fonetiche del linguaggio e le loro cause, 1926). Saggi linguistici (1940) è una scelta dei suoi studî. Socio nazionale dei Lincei dal ...
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Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] oggi navighiamo nella rete. Il computer è diventato come una parte dell'arredo, usiamo tutti un PC, e il linguaggio dell'informatica pervade il linguaggio corrente, non solo quello degli utenti di un personal. Tra i più giovani già ho sentito "non me ...
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lingue morte
Emanuele Lelli
La memoria di antiche civiltà
Quando una lingua non è più parlata e neanche impiegata per i documenti scritti, si definisce lingua morta. Le lingue morte sono spesso misteriose [...] meno le innovazioni dei parlanti. Quando però la differenza tra la lingua impiegata per la comunicazione scritta e il linguaggio parlato diventa troppo grande, la vecchia lingua viene sostituita dalla nuova anche nello scritto. Senza più nessuno che ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...