Gino Roncaglia
Lingua e tecnologia
Usi della lingua e strumenti di rete
di Gino Roncaglia
27 gennaio
A San Francisco, Steve Jobs, fondatore e amministratore delegato di Apple, presenta iPad, ‘tavoletta’ [...] in prima istanza asincrono, che distingue l’e-mail da forme di scrittura di rete ancor più vicine all’oralità, come il linguaggio di chat. Come nel caso della corrispondenza tradizionale, l’autore di un messaggio di posta elettronica sa che il suo ...
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L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] , spesso, da parte di altri bambini a partire dai tre anni di età. Al termine inglese è stato contrapposto l’italiano «linguaggio bambinesco» (come nel titolo del volume di Savoia 1984); la resa italiana non si è però imposta (Bertinetto 2009: cap. 2 ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] il loro potere evocativo più che referenziale numerose forme attinte dalla scienza e dalla tecnologia, ma è soprattutto col linguaggio poetico di inizio Novecento che questa tendenza metterà salde radici: si pensi, per es. in Giovanni Pascoli, alla ...
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parolacce ed eufemismi
Giulia Lemma
Maurizio Trifone
Le cattive e le buone maniere verbali
Le parolacce possono provocare in chi le ascolta un senso di fastidio o di offesa. Per evitare queste reazioni, [...] ’, ma ha lo scopo di allontanare da certe attività l’idea di un minore prestigio sociale, come se attraverso il linguaggio una determinata professione acquistasse una più alta dignità. Il fenomeno può riguardare anche altre situazioni: così i paesi ...
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Linguista e filologo (Hohenheim, Stoccarda, 1872 - Monaco di Baviera 1949), prof. nelle università di Heidelberg (1902), Würzburg (1909), Monaco (1911). Seguace della filosofia idealistica, specie crociana, [...] si batté per una visione idealistica del linguaggio, e cioè per lo studio della linguistica, della stilistica, ecc., viste essenzialmente come altrettante storie della poesia (Positivismus in der Sprachwissenschaft, 1904; Sprache als Schöpfung und ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] comunicative autonome, e dunque la possibilità di esprimere il pensiero in maniera indipendente dalla codificazione del linguaggio naturale (G.R. Cardona, 1981). Questo non significa affermare che non esistono differenze tra sistemi scrittori ...
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semiotica Scienza generale dei segni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
Scienze [...] concetto di significato e delle sue condizioni di possibilità. Garroni ha sostenuto inoltre che non ha senso parlare di ‘linguaggi artistici’ e dei rispettivi ‘codici’, da cui sarebbero selezionabili i relativi messaggi e significati. Se la s. non è ...
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Storico e uomo politico (La Spezia 1813 - Bogliasco 1894). Partecipò ai moti in Lunigiana (1848) e sostenne l'annessione della Toscana al Piemonte (1860); dal 1849 fu deputato al parlamento subalpino. [...] È autore del Dizionario del linguaggio italiano storico e amministrativo (1881), che illustra la terminologia delle pubbliche istituzioni negli antichi stati italiani. ...
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Nella lingua quotidiana, il termine mitigazione, applicato a un evento o a uno stato, ha un presupposto negativo: quel che viene mitigato è un fenomeno atmosferico avverso (ad es., i rigori dell’inverno, [...] Academic Press, vol. 3º (Speech acts), pp. 59-82 (trad. it. in Gli atti linguistici. Aspetti e problemi di filosofia del linguaggio, a cura di M. Sbisà, Milano, Feltrinelli, 1978, pp. 252-280).
Spitzer, Leo (2007), Lingua italiana del dialogo, a cura ...
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TELE-
È un ➔prefissoide derivato dal greco tele ‘lontano’ che ha come primo significato ‘da lontano’ e si riferisce a operazioni che avvengono a distanza. È usato soprattutto in parole di formazione [...] moderna, del linguaggio scientifico e tecnico
telescopio (‘strumento per l’osservazione di oggetti distanti’)
telelavoro (‘lavoro effettuato a distanza grazie all’utilizzo di sistemi di comunicazione’)
telecomunicazione (‘procedimento che permette di ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...