BALDOVINI, Francesco
Raffaele Amaturo
Nacque a Firenze il 27 febbr. 1634, da Cosimo e da Iacopa Campanari. La sua famiglia discende indirettamente da quella dei Baldovini-Riccomanni. Soltanto nel 1626 [...] , manifesta infine propositi di suicidio, a cui però leggermente rinuncia.
Se per il titolo e per alcune particolarità del linguaggio l'idillio sembra ricordare la novella boccaccesca della Belcolore e del prete di Varlungo, per l'argomento e per la ...
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ERRANTE, Vincenzo
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 12 febbr. 1890 da Celidonio, dei baroni palermitani di Vannella e Calasia, e da Maria Rosmini.
La famiglia paterna poteva vantare accanto ad una [...] P. Grassi e A. Pellegrini, alla Rivista di studi teatrali.
Tra il 1929 e il 1930 l'E. si misurò con il linguaggio e la personalità di Rilke, traducendo gran parte dell'opera e quindi tracciando nel '30 un impegnato profilo critico. In questo studio l ...
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DI GIACOMO, Giovanni Antonio (pseud. Vann'Antò)
Rosa Maria Monastra
Nacque a Ragusa il 24 ag. 1891 da Salvatore e da Carmela Rizza, ultimo di sette figli maschi. La precoce. spiccata inclinazione agli [...] psicologistiche e sentimentali non significa affatto proiettarsi in un avvenire disumanizzato, bensì recuperare un'originaria freschezza di percezione e di linguaggio (v. il saggio su Govoni in La Balza futurista, I [1915], 2, pp. 19-22, e ora in G ...
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CORADO
Paolo Procaccioli
Vissuto a Padova nella seconda metà del Quattrocento, C. non è altrimenti conosciuto che per un poemetto macaronico in esametri, la Tosontea, dove si definisce "vir amaistratus".
L'opera [...] :l'affinità esistente fra le due opere ha fatto sì che, andando ben al di là di una pur innegabile comunanza di linguaggio e di genere (Padoan), si approdasse all'ipotesi più radicale di un'identica paternità (Fabris, Hodgkin e ora Paccagnella). In ...
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BACCIARONE di Baccone
Giuseppe Scalia
Vissuto nel sec. XIII, membro di una illustre famiglia pisana, non ha lasciato notizie sulla sua vita nei pochi componimenti poetici che gli si attribuiscono. L'unica [...] e sviluppano in parte motivi guittoniani. Nella prima B. inveisce aspramente contro Amore e i suoi stolti seguaci, con un linguaggio talora rozzo ma efficace; nella seconda si lamenta della propria schiavitù d'Amore e rivolge calde preghiere a Dio ...
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BALDO
Giuseppe Scalia
Nessuna notizia ci è pervenuta sulla sua vita. In base a qualche indizio (menzione del Ticino in una delle sue favole, peculiarità linguistiche, ecc.) si è portati a ritenerlo [...] e della diffusione in Occidente del Pañcatantra. Scarso è il valore poetico delle singole favole spesso oscuro il linguaggio, anche nelle parti che, non avendo riscontro nella tradizione favolistica medievale, potrebbero esser dovute alla fantasia di ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] Firenze 1957; K. Maurer, G. L.s "Canti" und die Auflösung der lyrischen Genera, Frankfurt a.M. 1957; C. Galimberti, Linguaggio del vero in L., Firenze 1959; M. Porena, Scritti leopardiani, Bologna 1959; C. Muscetta, Ritratti e letture, Milano 1961; P ...
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AMBROSINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque a Fano il 2 nov. 1883. Dal padre fu avviato sin dalla prima giovinezza agli studi letterari, che proseguì poi, nell'università di Bologna, alla scuola del Carducci, [...] vivacità e finezza. Dopo alcuni scritti su Kipling e De Amicis, uno studio su Alfredo Trombeni e l'unità d'origine del linguaggio, del 1906, e un lungo saggio sull'Acri, l'A. si trasferì a Firenze. Gli orientamenti della sua cultura, che lo portarono ...
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GENTILE, Giuseppe
Maria Pia Donato
Nato a Sortino, in provincia di Siracusa, il 12 nov. 1767, compì gli studi presso il seminario vescovile di Siracusa. Per motivi ignoti, forse perché già impegnato [...] ), nei quali il rapporto con Vico si fa più diretto, come si rileva dalla trattazione di alcuni problemi del linguaggio nella prefazione. La difesa del dialetto siciliano e l'amore per la poesia dialettale costituiscono anzi uno degli elementi più ...
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BONINI, Pietro
Gaetano Perusini
Nato a Palmanova (Udine) il 14 maggio 1844 da Angelo, ingegnere del genio civile, e da Angela Ferazzi, si laureò a Padova in giurisprudenza nel 1866, maturando in quell'università [...] della poesia friulana e degli studi sulla letteratura locale: egli ebbe l'intendimento preciso di dimostrare la disponibilità del linguaggio materno non solo alla musa facile e paesana, che costituiva il diletto e il limite dei verseggiatori friulani ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...