DE LUCA, Giuseppe
Gabriele De Rosa
Nacque a Sasso di Castalda (Potenza) il 15 sett. 1898 da Vincenzo e Raffaella Viscardi. Trascorse la fanciullezza a Brienza, piccolo borgo poco distante da Sasso, [...] anche quel suo modo platonico di intendere il rapporto fra politica e società civile. La sua battaglia per una erudizione come linguaggio comune e universale, l'unico possibile fra storici e filologi, ecclesiastici e non, chierici e atei, in un mondo ...
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BRACCIOLINI, Poggio (Poggius, Poggius Florentinus)
Armando Petrucci
Emilio Bigi
Nacque a Terranuova nel Valdarno Superiore (oggi Terranuova Bracciolini) l'11 febbr. 1380 da Guccio, speziale, e da Iacoba [...] pratica nella malignità e nella ferocia delle accuse, spesso false, nella volgarità degli insulti, nella plebea virulenza del linguaggio. Bisogna però riconoscere che anche in questo genere il B. si distingue tra gli umanisti contemporanei per un ...
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DOTTORI, Carlo de'
Antonio Daniele
Nacque a Padova, secondogenito di cinque fratelli, il 9 ott. 1618 da Antonio Maria, di antica e nobile famiglia, e da Nicolosa Mussato, in contrada S. Bartolomeo, [...] 1950); G. I. Lopriore, Saggio sull'Aristodemo di C. de'D., Pisa 1950; G. Di Pino, In margine all'Aristodemo, in Linguaggio della tragedia affleriana, Firenze 1952, pp. 105-09; F. Croce, L'Aristodemo del D. e il barocco, in La critica stilistica e ...
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CAMPANA, Dino
Alberto Asor Rosa
Nacque a Marradi (Faenza) il 20ag. 1885 da Giovanni, maestro elementare, e da Fanny Luti, casalinga benestante. Dopo aver frequentato il ginnasio inferiore presso il [...] e verbali, in vista della costruzione di un quadro in cui, tanto per intendersi, si potrebbe dire che l'uso del linguaggio non appare molto dissimile dall'uso che del colore fa un pittore novecentesco, quando sia della taglia, ad esempio, di un ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] probabilmente "piccolo borghese" (lui forse un giullare, stando al "canzoneri" del v. 39) che vogliono impreziosire il loro linguaggio col ricorso a moduli propri dei codici assunti dalle classi alte, ma non possono stabilmente trascendere la propria ...
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DEL VIRGILIO, Giovanni
Emilio Pasquini
Nacque a Bologna, secondo l'accessus del codice XIII. G. 33 della Biblioteca naz. di Napoli ("natione Bononiensis, habitans in Porta Nova ante ecclesiam Sancti [...] (1979), pp. 370 ss.; C. Villa, Un'ipotesi per l'"Epistola a Cangrande", ibid., XXIV (1981), pp. 48-59; G. Velli, Sul linguaggio letterario di G. D., ibid., pp. 137-58; G. C. Alessio, I trattati grammaticali di G. D., ibid., pp.159-212; Enciclopedia ...
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DOMENICO di Silvestro (Domenico Silvestri)
Paolo Viti
Nacque a Firenze intorno al 1335 da una famiglia di origini modeste - forse il padre Silvestro (e dal patronimico derivò poi il cognome, Silvestri, [...] e umanistica, XXIII (1980), p . 381; G. Frasso, Cultura e scritti di G. Squarzafico, ibid., p. 246; G. Velli, Sul linguaggio letterari o di Giovanni del Virgilio, ibid., XXIV (1981), pp. 145, 155; G. Martellotti, Osservazioni sul carattere orale del ...
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MAMELI (dei Mannelli), Goffredo
Giuseppe Monsagrati
Primo di sei figli, nacque a Genova il 5 sett. 1827 da Giorgio, tenente di vascello della Marina militare sarda, e da Adelaide Zoagli.
Sulla scorta [...] Diario del popolo, di cui dal 16 ottobre assunse la direzione, traducevano in termini giornalistici e con un linguaggio piano e persuasivo la concezione mazziniana basata sulla legge del progresso e sul principio di autodeterminazione dei popoli. Vi ...
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FLAIANO, Ennio
Alessandra Cimmino
Nacque a Pescara il 5 marzo 1910 da Cetteo, commerciante, e da Francesca Di Michele.
Ultimo di sette fratelli, l'infanzia del F. non fu felice: il padre era legato [...] ruolo il F. portò, insieme con una competenza specifica e un'approfondita conoscenza dei meccanismi interni dei due linguaggi, sia cinematografico sia teatrale - perfezionate nel corso degli anni dalla pratica diretta tanto del teatro, quale autore ...
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IMBRIANI, Vittorio
Giuseppe Izzi
Secondo di sette figli, nacque a Napoli il 27 ott. 1840 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio, figlia di Giuseppe e sorella di Alessandro e Carlo. Il suo nome completo, [...] inerzia sotto il pungolo delle parole della donna offesa che a lui si rivolge, è caricata, sotto la veste del linguaggio osceno, dei valori tutti contemporanei contro la passività della giustizia e l'abolizione della pena di morte. Questo intreccio ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...