FELICIANO, Felice (Antiquarius)
Franco Pignatti
Nacque a Verona nell'agosto del 1433 da Guglielmo il cui cognome era Da Feno, e da una Caterina figlia di un Francesco da Reggio. Il padre, trasferitosi [...] l'accentuazione iperbolica dei momenti dell'itinerafio amoroso. Costante sul piano dell'espressione la forzatura di stilemi del linguaggio petrarchesco come i sonetti costruiti per impossibilia, nei quali il risultato è di vacuo virtuosismo, in una ...
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DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] il D. qui sfiora alcuni problemi della specificità della lingua teatrale: registra, anche se rifiuta, la tipicizzazione di un linguaggio che dallo spettacolo dei "buffoni" e sotto le prime suggestioni dell'arte si va sviluppando nei testi di commedia ...
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EQUICOLA, Mario
Paolo Cherchi
Nacque ad Alvito (Frosinone) verso il 1470.
Della sua famiglia e del suo vero cognome non abbiamo notizie sicure. Secondo il Santoro - a tutt'oggi il maggior biografo dell'E. [...] amore, filologia romanza) mentre se ne sono trascurati altri non meno importanti, quali l'enciclopedismo, l'interesse per il linguaggio delle imprese e per la storia, nonché l'attenzione per il tema del tempo, della morale e delle religioni comparate ...
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BETTINELLI, Saverio
Carlo Muscetta
Nacque a Mantova il 18 luglio 1718, da Paola Frugoni e da Girolamo. là probabile che le condizioni di famiglia non fossero troppo umili, se fu ammesso a frequentare [...] dei rinnovatori, ma non per questo si può considerare un illuminista tout court. Degli illuministi egli adotta il linguaggio e condivide alcuni fini immediati, ma nonostante l'atteggiarsi a spirito libero e spregiudicato, resta legato alla Chiesa ...
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ENNODIO, Magno Felice (Magnus Felix Ennodius)
Marc Reydellet
Originario della Gallia, nacque nel 473 o 474, probabilmente ad Arles.
La sua famiglia apparteneva all'aristocrazia ed era imparentata con [...] , di luoghi comuni; in apparenza, quindi, tutto il contrario della spontaneità e dell'abbandono. Ma dietro la convenzionalità del linguaggio, a cui l'autore è doppiamente obbligato - per tener alto il suo onore come letterato e rendere onore al ...
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GUIDO da Pisa
Arianna Terzi
Nacque a Pisa nella seconda metà del XIII secolo.
I documenti emersi dalle ricerche archivistiche su G. non offrono la certezza dell'identificazione data l'alta concentrazione [...] richiamo al loqui poetice et fictive da parte di G., però, e lo spazio riservato all'autonoma descrizione del linguaggio poetico, non si riducono alla semplice apologia di Dante rivelando un'effettiva intelligenza estetica. Il gusto per la forma ...
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CALDARELLI, Nazareno (noto con lo pseud. Cardarelli Vincenzo)
Felice Del Beccaro
Nacque a Corneto Tarquinia (Viterbo) il 1ºmaggio 1887 da padre ignoto all'anagrafe (ma Antonio Romagnoli) e da Giovanna [...] in precedenza sul settimanale Tempo di Milano, n. 98 del 1941), di scarsissimo rilievo, come conferma largamente il linguaggio generico che non riesce ad assestarsi su di un ritmo propriamente narrativo. Contemporanea è la pubblicazione di un'altra ...
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MAFFEI, Scipione
Gian Paolo Romagnani
Nacque a Verona il 1 giugno 1675, terzogenito maschio e ultimo degli otto figli del marchese Giovanni Francesco e della marchesa Silvia Pellegrini.
Dal 1689 al [...] 1747 il M. tornò al teatro con la commedia Raguet - ancora una volta diretta contro i francesismi nella moda e nel linguaggio - scritta per il carnevale di Venezia. I suoi interessi per i fenomeni naturali si espressero invece in undici lettere Della ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] alle inevitabili critiche adducendo l'inoppugnabile verità dei fatti e l'esperienza diretta della vita popolare e del suo linguaggio.
Nella Sporta la compattezza del genere comico riesce ancora ad assorbire in modo indolore la presenza di elementi ...
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GUITTONE d'Arezzo
Monica Cerroni
Nacque in un anno imprecisabile tra il 1230 e il 1240 a Santa Firmina, un piccolo villaggio sulle propaggini del monte Lignano, poco distante da Arezzo, presso il cui [...] regula", la misura nel dire, e, quanto a lessico e costrutto, persisteva nel "plebescere" (ibid., II, vi, 8); per il linguaggio plebeo e lo stile smodato, dunque, G. poteva esser venerato solo dagli ignoranti. Le accuse mosse da Dante nel Purgatorio ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...