GAURICO, Pomponio
Franco Bacchelli
Nacque tra il 1481 ed il 1482 a Gauro, uno dei "casali" della contea di Giffoni (presso Salerno) posseduta allora dai d'Avalos, da Cerelia e da Bernardino (appartenente [...] quegli anni il Giovio nel Dialogus de viris litteris illustribus, è certo che il G. proprio attraverso la lingua ed il linguaggio poetico greco abbia trovato la sua vena più ispirata e disinvolta, come nell'inno greco in esametri in lode del giovane ...
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BARUFFALDI, Girolamo
Raffaele Amaturo
Nacque a Ferrara il 17 luglio 1675 da Niccolò e da Caterina dei Campi. Compiuti i primi studi di grammatica e di retorica presso i gesuiti nel seminario vescovile [...] a tanto felici svolgimenti, sono da segnalare alcune pagine descrittive non prive di eleganza nel loro ritmo e linguaggio vagamente latineggianti e virgiliani, nonché la "favoletta" della ninfa Canopia, inserita nel poema - dice il B. - "per poetica ...
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ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] rivela nel suo autore uno zelo d'indagine, una serietà d'intenti, e anche un felice presentimento della storicità del linguaggio, che ne fanno un precursore della scienza linguistica: se il rapido sviluppo dello studio del siriaco, dell'arabo e dell ...
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GERACE, Vincenzo
Carlo D'Alessio
Nacque a Cittanova (Reggio di Calabria) il 29 giugno 1876, primogenito di otto figli, da Giovambattista e Maria Angiola Giovinazzo.
Negli anni della prima giovinezza [...] collaborò anche a La Roma letteraria, Le Opere e i giorni, Nosside; inoltre si ricordano in particolare: Il tradizionalismo del linguaggio poetico, in La Fiera letteraria, III (1927), 46, p. 1; Scherzi ed epigrammi, in Nuova Antologia, 1° sett. 1928 ...
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GROMO, Mario
Angelo D'Orsi
Nacque a Novara il 23 maggio 1901 da Giovanni e da Amalia Pinolini. Compì gli studi liceali nella città natia, partecipando giovanissimo alla Grande Guerra, come volontario [...] primi a coglierne l'importanza.
Nell'esaminare criticamente una pellicola il G. non poneva attenzione solo al nuovo linguaggio artistico, ma altresì prendeva in considerazione il film come strumento di divertimento o di pedagogia collettiva; pur non ...
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GRABHER, Carlo
Saverio Bellomo
Nacque a Terni, il 25 apr. 1897, da Giuseppe e da Paolina Locci. Dopo gli studi liceali si iscrisse, nel 1915, alla facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Pisa. [...] una sana concretezza nel privilegiare gli aspetti contenutistici (che non significa per altro obliterare i formali), il linguaggio piano, l'ordinata esposizione e soprattutto quel continuo rinvio ai testi, sempre citati con generosità, quasi che ...
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DELITALA, Pietro
Angela Piscini
Nacque a Bosa (prov. di Nuoro), da Niccolò e da Sibilla Dessena presumibilmente intorno al 1540.
La famiglia paterna, di antica origine corsa, apparteneva a quel ceto [...] "en llengua genovesa o italiana"; è interessante notare, soprattutto nel caso di Sassari, l'incerta denominazione del linguaggio materno, segno che ormai non soltanto l'italiano veniva percepito confusamente nell'uso scritto non letterario, ma anche ...
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CHIAVES, Carlo
Nicola Merola
Nacque il 28 nov. 1882 a Torino, secondo dei quattro figli (gli altri erano Claudia, Edoardo e Malvina) di Desiderato e Dina Calandra.
Il padre si era affermato come uomo [...] (C.C. e il salotto liberty, in Commedie inedite, p. 53) prosegue individuando nell'"insensibilità ai problemi del nuovo linguaggio teatrale" e nella riproposizione del solito triangolo da vaudeville i limitidi un lavoro che ha invece il suo aspetto ...
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PAGLIARESI, Neri di Landoccio
Gian Maria Varanini
PAGLIARESI, Neri di Landoccio. – Nacque a Siena all’incirca nel 1350 da una famiglia magnatizia di tradizione ghibellina del terzo di S. Martino.
Presenti [...] Milano 2005, pp. 9 s.; L. Leonardi, Il problema testuale dell’epistolario cateriniano, in Dire l’ineffabile. Caterina da Siena e il linguaggio della mistica, a cura di L. Leonardi - P. Trifone, Firenze 2006, pp. 75-84; G. Frosini, Lingua e testo nel ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] , non è tuttavia senza significato che negli ultimi due libri, tradotti dopo il 1473, si noti una più stretta aderenza al linguaggio omerico e in particolare a certe espressioni più caratteristiche, che è sintomo di un gusto stilistico più vario e ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...