DE ROSSI, Bastiano
Maria Daniela Zampino
Nacque a Firenze, presumibilmente intorno al 1550-60, e vi trascorse gran parte della vita. Membro della Accademia Fiorentina, se ne distaccò ben presto costituendo [...] loro rilevanza anche sotto l'aspetto espressivo e drammatico, visto che essi furono testimonianza di un profondo rinnovamento nel linguaggio teatrale.
Il D. infatti ci spiega come alla primitiva intenzione del poeta di investire gli "intermedi" di un ...
Leggi Tutto
CALZINI, Raffaele
Felice Del Beccaro
Nato a Milano il 29 dic. 1885 da Giovan Battista e da Orsola Calzini, si laureò in giurisprudenza nell'università di Pavia, senza poi esercitare la professione forense. [...] preso a pubblicare la sue Cose viste nel 1921).
L'attrattiva del colore e dell'armonia conferisce non di rado al linguaggio del C. un compiaciuto narcisismo sia nei reportages di viaggio, sia in parte della narrativa. Il meglio della sua opera va ...
Leggi Tutto
CARLI PICCOLOMINI, Bartolomeo
Valerio Marchetti
Rita Belladonna
- Nato a Siena nell'anno 1503 (l'atto di battesimo è del 1ºmaggio) da una famiglia di "grandi", il ramo Carli dei Piccolomini, era figlio [...] e di tutta la letteratura criptoprotestante italiana (è di grande interesse il fatto che alcuni passi dell'opera anticipino il linguaggio del Beneficio di Cristo di don Benedetto da Mantova, Venezia 1542).Il tramite del rapporto tra il C. e il ...
Leggi Tutto
BATTISTA (Battisti, Batista, Batisti, Batisto), Giuseppe
Enzo Noè Girardi
Nato a Grottaglie (Taranto) l'11 febbr. 1610 da Cesare e Macedonia Fasano, perse ben presto i genitori, ereditandone molti debiti [...] 'Achillini. Ciò tuttavia non menoma, i suoi meriti stilista vigoroso, quale si manifesta, indipendentemente dall'adozione del linguaggio più peregrino, anche e meglio nelle poesie di ispirazione autobiografica e filosofico-morale. Qui il B. esprime ...
Leggi Tutto
CORTICELLI, Salvatore
Sabina Magnani
Nacque a Piacenza l'8 dic. 1689 da Alessandro e Elisabetta Gabrielli, ambedue bolognesi.
Di famiglia molto agiata, poté compiere i primi studi letterari a Roma, [...] . Compaiono inoltre nel volume alcuni sonetti dello stesso C., addotti come esempio di perfetta imitazione del linguaggio poetico petrarchesco. Sebbene la trattazione dei problemi retorici non si discosti quasi in nulla dalla tradizione classica ...
Leggi Tutto
LUDOVICO Milanese (Lodovico da Milano, Ludovico de Mediolano alias Zoppino, Lodovico de Bossinis)
Daniele Valentino Filippi
Nacque intorno al 1480, probabilmente a Milano o nei dintorni, come è desumibile [...] ribattute e formule cadenzali: Disertori, con enfasi non pienamente condivisibile, ha voluto vedervi addirittura un'anticipazione del linguaggio monteverdiano. In altre frottole, come l'oda Serà chi per pietà si adopra aitarme, emerge una scrittura ...
Leggi Tutto
AURELI, Aurelio
Claudio Mutini
Nacque a Murano nella prima metà del sec. XVII. Nel 1652 compose il primo dramma per musica, l'Erginda, inaugurando una prodigiosa carriera letteraria che si concluderà [...] artistica dell'A. non manca di rivelarsi nell'adozione di forme metriche insipide e bizzarre, nella scelta empirica di un linguaggio genericamente retorico.
Il favore degli Dei e La gloria d'amore, le due opere composte in collaborazione con B ...
Leggi Tutto
COLPANI, Giuseppe
Francesca Romana De' Angelis
Nacque a Brescia nel 1739. Non si conoscono dati precisi relativi alla sua prima formazione anche se, probabilmente, compì gli studi nella città natale [...] contenuto nelle espressioni della "eterna legge" della natura ed è riassumibile in un precetto assoluto. Attraverso un linguaggio poetico ricco di riferimenti storici, letterari, mitologici, il C. ripercorre con eleganza equilibrata e un verseggiare ...
Leggi Tutto
FIACCHI, Luigi (Clasio)
Franco D'Intino
Nacque a Scarperia (Firenze) il 4 giugno 1754 da Alessandro e Francesca Bartolini (o Bartoloni). La famiglia, di umili origini, lo mandò inizialmente presso uno [...] gli spunti vengono rielaborati con uno stile personale legato alla vita paesana del Mugello, sia nell'ambientazione, sia nel linguaggio, che sovrappone una leggera patina dotta e cruschevole a una finezza e arguzia tutte toscane, che servono un gusto ...
Leggi Tutto
CORSI, Girolama
Rosario Contarino
Nacque dopo la metà del sec. XV in Toscana, probabilmente a Firenze, dove nel Quattrocento è attestata la presenza di numerose famiglie Corsi. Frequenti sono nella [...] rege Franciae in Tuscia" risalente al 1494, in cui rivela una forte carica passionale e una padronanza notevole del linguaggio aggressivo e metaforico dell'invettiva politica.
Cinque sonetti e un capitolo sono infine dedicati al fratello Iacopo, il ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...