Marziale, Marco Valerio
Francesco Ursini
Il poeta degli epigrammi
Poeta latino vissuto nel 1° secolo d.C., Marziale è il più famoso e importante autore di epigrammi. Primo a dedicarsi interamente a [...] Zoilo, chi ti dice vizioso: / o Zoilo, tu non sei affatto una persona viziosa, ma... il vizio in persona!».
Il linguaggio e il tono sono estremamente vari: si va dall’uso di termini osceni nei componimenti satirici all’eleganza ricercata delle poesie ...
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GAMBINO, Carlo Felice
Lucinda Spera
Nacque a Catania nel 1724 da una famiglia di umili origini. Avviato agli studi di giurisprudenza, conseguì la laurea nel 1747 presso l'Università della propria città. [...] , nella raccolta il G. si configura quale poeta arguto, caratterizzato da uno spiccato senso della natura, formalmente teso verso un linguaggio figurato e metaforico e verso l'utilizzo di motti e proverbi di origine popolare all'interno di un tessuto ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] formali, spoglie alfine di ogni pedanteria e ostentazione, perfettamente assimilate e fuse nel pieno possesso di un linguaggio e di uno stile. Al tempo stesso l'opera s'innalza, incomparabilmente superiore ai poemi e romanzi precedenti ...
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(o al-Maghreb) Nome («Occidente») con il quale gli Arabi designano complessivamente i paesi dell’Africa settentrionale, a O dell’Egitto, spesso in opposizione a Mashriq «Oriente». Varie le accezioni, dalla [...] di condotta e il suo stile (il poema Mémoriale, 1991), Laâbi, che ha espresso il suo impegno politico in un linguaggio ermetico, svincolato dai canoni grammaticali (il romanzo Les rides du lion, 1989, la raccolta poetica Le spleen de Casablanca, 1996 ...
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Poeta, nato a San Lazzaro (Parma) il 18 novembre 1911. Laureatosi in lettere presso l'università di Bologna (ove decisivo si è rivelato l'incontro con R. Longhi), ha insegnato storia dell'arte e ha svolto [...] ne emergono con forza l'elemento di novità della poesia di B. nel panorama novecentesco, il timbro personalissimo del suo linguaggio, l'esibito, definitivo rigetto di una concezione ermetica dello scrivere in versi, emblematico approdo - si pensi a M ...
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Sorokin, Vladimir Georgevič
Donatella Possamai
Scrittore russo, nato a Bykovo (Mosca) nel 1955. Cresciuto in una famiglia della intelligencija tecnica (il padre era professore di metallurgia), nel 1977 [...] corporali, scene sessuali inusuali, coprofagia), sia con il repentino passaggio da un registro linguistico standard a un linguaggio osceno o, talvolta, semplicemente insensato, sino a giungere a esiti di glossolalia.
Nella seconda fase della sua ...
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STRATI, Saverio
Giuseppe Antonio Camerino
Scrittore, nato a Sant'Agata del Bianco (Reggio Calabria) il 16 agosto 1924. Collaboratore di varie riviste, esordisce col volume di racconti La marchesina [...] talvolta, agli anacoluti) e la ricerca della parola dialettale, corposa e ruvida, che tende ad armonizzarsi con i toni di un linguaggio più elevato. Ultimo, in ordine di tempo, è apparso il volume Il visionario e il ciabattino (1978), dove S. in due ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] carmen, che sappiamo che il C. aveva recitato nell'anno 1532 di fronte al Viglio).
Nell'oratio, che per ampiezza e linguaggio ha il tono di un trattato apologetico, il C. non solo ripercorre ampiamente e difende le ragioni dottrinali del suo mirabile ...
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CORTESI URCEO, Antonio, detto Codro
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Rubiera (Reggio Emilia) il 14 0 il 17 agosto del 1446 da Cortese.
La prima data la fornisce egli stesso nel quarto Sermone (Opera, Basileae [...] i quattordici sermones o prelezioni, che occupano più della metà del volume della sua Opera omnia (pp. 1-256). Oltre al linguaggio, vivacissimo e libero sintatticamente, tanto da poter essere accostato a quello di Plauto, vi si nota un vero e proprio ...
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JEROCADES, Antonio
Maria Luisa Perna
Nacque il 1° sett. 1738 a Parghelia, piccolo centro nei pressi di Tropea in Calabria, da Andrea, pescatore e mercante, e dalla sua seconda moglie, Antonia Pietropaolo. [...] e a Parghelia, accomunate nella adesione alla massoneria. Nelle liriche in essa raccolte lo J. esprime compiutamente, con un linguaggio in codice, la sua visione di una umanità destinata a una vita armoniosa e serena, fondata sull'amicizia, la ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...