Benedettino (Magonza 784 circa - ivi 856). Enciclopedista, organizzatore e divulgatore di cultura tra i più importanti dell'alto Medioevo, operando alle frontiere della cristianità, R. portò avanti, con [...]
L'ideale culturale di cui R. fu assertore consiste nella capacità di esprimersi con chiarezza ed eleganza di linguaggio, secondo il modello degli autori classici, ma soprattutto nel possesso della scienza della Sacra Scrittura, interpretata sia nel ...
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Sturm und Drang Movimento culturale e letterario tedesco della seconda metà del 18° sec. (1760-85 ca.) che, con il suo programma di un’integrale rivalutazione dell’irrazionale nella vita e nell’arte in [...] succedersi di situazioni senza uscita, ciascuna in sé conchiusa, eppure tutte precipitanti verso la catastrofe; e il linguaggio si fa esclamazione, grido, imprecazione, o assume nei momenti di alto pathos l’andatura solenne dello stile profetico ...
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Poeta tedesco (Sesswegen, Lettonia, 1751 - Mosca 1792). Partecipò al movimento dello Sturm und Drang, di cui fu uno dei principali esponenti, e fu particolarmente vicino a Goethe. Condusse una vita nomade [...] capolavoro, il dramma Die Soldaten (1776), dove la denuncia sociale diviene anche denuncia morale, proposta con una secchezza di linguaggio destinata a fare scuola. Di contorno le altre prove teatrali, Der neue Menoza (1774), Die beiden Alten (1775 ...
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Scrittore (Le Havre 1737 - Éragny, Seine-et-Oise, 1814). Ebbe vita molto avventurosa; a dodici anni intraprese un viaggio alla Martinica; poi studiò (1757) all'École des Ponts-et-Chaussées, chiusa l'anno [...] mondo. Tutta questa "filosofia" è esposta con un'arte solo in apparenza negletta, ma studiatissima e raffinata; con un linguaggio a cui l'uso dei termini tecnici e scientifici aggiunge ricchezza e precisione e nelle cui vivide descrizioni si palesa ...
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Nell'ambito degli studi umanistici la c. è fra i campi che hanno subito negli ultimi decenni le trasformazioni più radicali. Questo è avvenuto soprattutto grazie a un allargamento dei suoi confini, che [...] occidentalismo), tentano dunque di leggersi in parallelo, senza sovrapporre i propri schemi preconcetti, e ascoltando la voce e il linguaggio dell'altro (è un fenomeno strettamente legato all'espansione che la c. sta vivendo in Paesi come il Giappone ...
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SERENI, Vittorio
Giuseppe Antonio Camerino
Poeta, nato a Luino (Varese) il 27 luglio 1913. La prima formazione poetica si definisce anzitutto nell'ambiente milanese che aveva dato vita al periodico [...] e la dignità civile che sorreggono questa poesia, nella quale vengono utilizzate con originalità alcune nuove impostazioni del linguaggio artistico novecentesco (come il surrealismo o il cubismo). Un cenno a parte meritano i libri di prosa: Gli ...
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Poeta e scrittore tedesco, di lontana origine veronese, nato a Tölz (Alta Baviera) il 15 dicembre 1878. Figlio di un medico e medico egli stesso, il C., eccettuati il periodo della guerra mondiale (i cui [...] di sogno e di contemplazione, passaggio che spesso si colora di un finissimo humour; tipico è l'accoppiamento tra un linguaggio severo, preciso, di un'esattezza quasi scientifica, con una capacità a rendere poetiche anche le cose più comuni e reali ...
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POZZA, Neri
Madel Crasta
Scrittore, editore e artista, nato a Vicenza il 5 agosto 1912, morto ivi il 6 novembre 1988. Iniziò nel 1935 l'attività di incisore e scultore presso la bottega del padre, rimanendo [...] P. ha trasfuso il mondo della cultura e dell'arte veneta: utilizzando le parlate venete ha operato una riuscita ricostruzione del linguaggio vivo e ha reso con grande incisività figure di personaggi dell'arte e di gente comune. Le opere poetiche di ...
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SEBORGA, Guido
Giuliano Manacorda
SEBORGA, Guido (pseudonimo di Hess, Guido)
Scrittore, nato a Torino il 10 ottobre 1909, morto ivi il 13 febbraio 1990. Di famiglia di origine egiziana semita, negli [...] alcune raccolte di poesia (Se avessi una canzone, Vivere e disvivere, Sangue e cerebrum) che per certo linguaggio asciutto e certa vena di pessimismo lo rendono accostabile alla cosiddetta ''linea ligure''. Meritevoli d'attenzione sono anche ...
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JONES (Everett) LeRoi (pseud. Imamu Amiri Baraka)
Biancamaria Tedeschini Lalli
Poeta e drammaturgo statunitense, nato a Newark, New Jersey, il 17 ottobre 1934. J., che intorno al 1964-65 era ancora [...] 1967, si è detto che esso riassume la storia razziale dell'America con "verità, ferocia e capacità di sorpresa" in un linguaggio "che trae la propria chiarezza dalla sua stessa agonia".
Altre opere: The dead lecturer (poesie), New York 1964 (trad. it ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...