VIDAL de BEZANDUN, Raimon
Trovatore in lingua provenzale vissuto fra il sec. XII e il XIII, durante l'epoca del conte Raimondo Berengario IV e dei re Alfonso I e Pietro I di Catalogna. Fu in contatto [...] di questa lingua "limosina" che ai suoi occhi appariva come un miracolo, ed è la prima sistematica trattazione del linguaggio d'oc. Essa ha avuto singolare fortuna, poiché ha iniziato la tradizione grammaticale sulle lingue romanze: si veda tra ...
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GIPPIUS, Zinaida Nikolaevna
Anjuta MAVER
Poetessa simbolista russa, nata a Belev nel governatorato di Tula l'8 novembre del 1869 e morta a Parigi il 9 settembre 1945; moglie del romanziere e poeta D. [...] numerosi romanzi e racconti (Rasskazy, 6 voll., 1906-12) oggi quasi dimenticati, mentre come poetessa ha trovato un linguaggio suo proprio, sincero, vivo, ricco di esperienze artistiche e sentimentali, degno di stare accanto a quello dei migliori ...
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Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] è pressoché tutta politico-événementielle (nelle cronache e nei ricordi c'è una maggiore presenza di fatti che con linguaggio odierno chiameremmo appunto di cronaca, affiancati a quelli più strettamente politici). La crisi del 1530 provoca un certo ...
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Pier della Vigna
Hans Martin Schaller
Nella sottoscrizione autografa dello strumento notarile del 1246 e in tutti i documenti risalenti all'epoca di Federico II: Petrus de Vinea, solo in seguito Petrus [...] , gli autori ecclesiastici e la giurisprudenza del suo tempo. Ma P. non è un epigono, perché ha creato un suo linguaggio sontuoso, nobile, maestoso, che riflette nelle lettere e nei documenti tutto lo splendore dell'Impero svevo.
Minute e copie delle ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] a rime d'amore, che, sia pure nella modesta levatura e nel carattere di scuola, rivelano l'elaborazione di un linguaggio più complesso e studiato, e l'apertura a esperienze poetiche moderne in via d'affermazione, come quelle di Petrarca e di ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] alla lettura di testi allora nuovi e rivoluzionari: ad esempio, "le due serie di letture sulla Scienza del linguaggio di Max Müller, tradotte dal Nerucci, e le illustrazioni alla Grammatica greca del Curtius, dottamente allargate e sagacemente ...
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Galilei, Galileo
Paolo Galluzzi
Il padre della scienza moderna
Nel Seicento il grande scienziato e filosofo Galileo Galilei ha confermato con le sue osservazioni astronomiche, condotte con il cannocchiale, [...] che guidano i fenomeni naturali.
Galileo invece raccolse dati e grazie a essi formulò ipotesi poi generalizzate nel linguaggio astratto e universale della matematica. Osservando, per esempio, le oscillazioni di diversa ampiezza di un pendolo, giunse ...
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GUIDACCI, Margherita
Simona Carando
Nacque a Firenze il 25 apr. 1921 da Antonio, avvocato, e da Leonella Cartacci.
Figlia unica, trascorse un'infanzia e un'adolescenza solitarie, a contatto con un mondo [...] prove nella linea di tale poetica, si accorse che non le era congeniale, sentendo il bisogno di esprimersi in un linguaggio magari "impuro", ma denso di pensiero e più concreto. La religiosità del suo spirito, alimentata dal clima familiare e dalla ...
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Scritti d'arte del Cinquecento – Introduzione
Paola Barocchi
L'interesse sempre più vivo per la «retorica», stimolato dalle riflessioni strutturali, ha avuto anche in campo figurativo un'eco sensibile. [...] nelle affrontate stesure del 1550 e del 1568 e viene corredato da indici analitici che documentano il farsi del suo linguaggio critico e propongono fecondi confronti coi contemporanei. Una messa a fuoco dei temi in discussione e della loro parabola ...
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Storico della letteratura, dell'arte e filologo francese (Marsiglia 1932 - Parigi 2020). Dopo aver insegnato (1965-74) all'Univ. di Lilla e (1974-85) alla Sorbona (Paris IV), dal 1986 al 2002 [...] da A. Chastel, F. ha approfondito il suo interesse per le arti visive pubblicando alcuni saggi esemplari sul rapporto tra linguaggio scritto e figurato e sulla storia dell'arte anche oltre il XVII secolo: da ricordare, in questo ambito, L'école ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...