Poeta ungherese (Pusztanyék 1800 - Pest 1855). Formatosi in ambito romantico (studiò Shakespeare, Goethe), diresse nel 1928 la rivista Tudományos Gyűjtemény ("Collezione scientifica"), divenendo un personaggio [...] vén cigany "Il vecchio zingaro", 1854, ditirambo), appaiono fusi gli ideali del romanticismo europeo con gli ideali nazionali e patriottici dell'Ungheria. V. unificò per la prima volta i varî indirizzi poetici creando il linguaggio poetico ungherese. ...
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Scrittore, nato ad Alì Marina (Messina) il 10 ottobre 1919. Laureatosi con una tesi su Hölderlin, ha esercitato la critica d'arte, e nel 1957 ha pubblicato Codice siciliano (nuova ed. accr. 1978), raccolta [...] ''Fera'' all'''Orca'' (1975), in Conti, glosse e riscritture, Napoli 1988, pp. 267-95; S. Lanuzza, Su S. D'Arrigo. Il linguaggio dello Scill'e Cariddi, in Carte segrete, 35 (1977), pp. 101-29; N. D. D'Agostino, Prime perlustrazioni di ''Horcynus Orca ...
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KROLOW, Karl
P. Ch.
Poeta tedesco, nato a Hannover l'11 marzo 1915. Ha studiato germanistica, filologia romanza, filosofia e storia dell'arte nelle università di Gottinga e Breslavia; stabilitosi a [...] ) i cui versi si ispirano a una visione della natura sensitiva ad un tempo e precisa, entro la quale - in un linguaggio di cristallina trasparenza - si rispecchiano l'uomo e l'ordine del cosmo (si vedano anche le variazioni in prosa, tematicamente ...
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HUBAY, Miklós
Gyozo Szabó
Scrittore e drammaturgo ungherese, nato a Nagyvàrad nel 1918; fece gli studi a Budapest e a Ginevra. La prima del suo dramma Európa elrablása ("Il ratto di Europa", 1939) fu [...] Egyik Európa ("Una delle Europe", 1957) e C'est la guerre (trad. it. Milano 1964) - riempiono di idee attuali il linguaggio teatrale. Dal felice incontro di H. con il genere della commedia musicale nacque Egy szerelem három éjszekája ("Tre notti di ...
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Miti e mitologia
Emanuele Lelli
Un serbatoio inesauribile di racconti e di simboli
Prodotto dall’innata tendenza dell’uomo a raccontare, il mito propone in ogni cultura una serie multiforme di figure [...] colpire e interessare il suo pubblico, con giochi di attese e ansie, tensioni e lieto fine.
Mito e linguaggio
La capacità umana del linguaggio, per certi versi, agisce come un grande amplificatore, da epoca a epoca. È come una sorta di telefono ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] poscritto, in cui si rievocano i giorni dell'adolescenza trascorsi nella villa dei Cavalcanti in Val di Pesa, e il linguaggio allusivo del capitolo (vertente nientemeno che sul motivo dell'"impalazione"), cui il B. sicuramente affida il tema di una ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] si cerca, perché di tali metonimie è pieno l’uso, non solo dei poeti e degli scrittori, ma anche del linguaggio quotidiano» (ibid.). Quindi, sin dalla tradizione più antica, la metonimia offre non poche ambiguità nella definizione e soprattutto nelle ...
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CASALINUOVO, Giuseppe
Domenico Scafoglio
Nacque il 16 ag. 1885 da Vito e da Eleonora Nisticò a San Vito Jonio, in provincia di Catanzaro, dove il padre possedeva un podere. A Catanzaro, dove consegui [...] ) ma anche a modelli più remoti e aulici. Nella più consistente raccolta Dall'ombra, uscita a Torino nel 1907, il linguaggio è meno letterario e più vivo, vi compaiono movenze pascoliane e si avverte a volte l'influsso dei crepuscolari (Corazzini e ...
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CARRERA, Valentino
Laura Posa
Nato a Torino il 19 dic. 1834 da Luigi e da Luigia Tossatti, fu impiegato presso la direzione delle gabelle fino al 1878, quando, col minimo servizio necessario, si ritirò [...] (20 febbr. 1862), notandone "certa disposizione alla descrizione pittoresca, alle osservazioni interiori", osservava che il linguaggio era "stranamente figurato e astratto", consigliando una maggiore misura stilistica. Dopo aver composto il Don ...
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ARLIA, Costantino
Luigi Lerro
Nacque il 23 ag. 1829 ad Aiello Calabro. Laureatosi in giurisprudenza a Napoli, entrò in magistratura e quindi al ministero di Grazia e Giustizia, ove prestò lungamente [...] amò e studiò la letteratura con fervore e passione sempre giovanile.
Frutto della sua attenzione ai più vari aspetti del linguaggio sono inoltre: il Dizionario bibliografico (pubblicato a Milano fra i manuali Hoepli nel 1892), raccolta di locuzioni e ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...