REYES, Alfonso
Dario PUCCINI
Poeta e umanista messicano, nato a Monterrey il 17 maggio 1889. È uno degli scrittori più stimati dell'America latina.
Ha vissuto varî anni in Spagna, come rappresentante [...] i saggi: Cuestiones Gongorinas, 1927; Las Vísperas de España, 1937; Capítulos de Literatura Española, 1939 e 1945, ecc.). Un linguaggio preciso e uno stile puntuale, a servizio di una vasta cultura e d'una grande sensibilità letteraria e umana, hanno ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] probabilmente "piccolo borghese" (lui forse un giullare, stando al "canzoneri" del v. 39) che vogliono impreziosire il loro linguaggio col ricorso a moduli propri dei codici assunti dalle classi alte, ma non possono stabilmente trascendere la propria ...
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Attore, regista e produttore cinematografico italiano (n. Brunico, Bolzano, 1953), figlio dello storico dell'antichità ed epigrafista Luigi. Tra gli autori più significativi della generazione post-Sessantotto, [...] 8, esordì nel lungometraggio con Io sono un autarchico (1976), ottenendo un inatteso successo. Regista dallo humour amaro e dal linguaggio scarno e personale, ha posto al centro dei suoi film il disagio giovanile e familiare e il disincanto politico ...
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Scrittore israeliano (Gerusalemme 1936 - Tel Aviv 2022). Prof. di letterature comparate all'univ. di Ḥaifā. La cospicua attività di Y. è caratterizzata (nonostante una serie di novelle degli inizi dal [...] mĕ'uḥarīm, 1982, trad. it. Un divorzio tardivo, 1996; Molkho, 1987, trad. it. Cinque stagioni, 1993), scritti in un linguaggio realistico che mira all'indagine socio-psicologica, affiorano molti di quei registri narrativi che si concretizzano nel suo ...
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Scrittore francese (Laval 1873 - Parigi 1907). Entrato giovanissimo al Mercure de France, fondò con R. de Gourmont la rivista L'Ymagier e pubblicò, sotto l'influenza del simbolismo, le raccolte di poesie [...] disegni e con la quale finì per identificarsi, ruota la sua opera teatrale, caratterizzata da una rottura radicale con il linguaggio e le convenzioni sceniche tradizionali: Ubu roi (1896), Ubu enchaîné (1900), Ubu cocu (post., 1944), Ubu sur la butte ...
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Scrittore italiano (n. Milano 1952). Ha esordito con Treno di panna (1981), un romanzo autobiografico ispirato alla sua giovanile esperienza negli Stati Uniti. Al successo di questo e dei romanzi successivi [...] veri nomi, 2002; Giro di vento, 2004; Mare delle verità, 2006), ha contribuito il ricorso a un linguaggio semplificatissimo, idealmente modellato su quello cinematografico. Più di recente ha pubblicato Durante (2008), Leielui (2010), Villa Metaphora ...
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Poeta turco (İstanbul 1757 - ivi 1799), considerato l'ultimo grande rappresentante della letteratura classica ottomana. Il suo nome era Mehmet, ma assunse prima il nome d'arte di Esad e infine quello di [...] III. Il suo capolavoro resta Hüsn-ü ῾Ashq ("Bellezza e Amore", 1782), poema di circa 4000 distici scritto in un linguaggio spesso oscuro, ricco di allegorie e giochi di parole, che, attraverso un racconto d'amore, cela l'esperienza mistica nella sua ...
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WEÖRES, Sándor
Gyozo Szabó
Poeta ungherese, nato a Szombathely il 22 giugno 1913; studiò filosofia ed estetica all'università di Pécs e pubblicò in questa città il primo volume di poesie Hideg van ("Fa [...] contenuti sociali, si nutrono di una filosofia solipsistica, talvolta mitica e panteistica, ed eccellono nella duttilità del linguaggio, capace di esprimere, con uguale efficacia, i sentimenti dell'esasperazione (De profundis), la spensieratezza e la ...
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SZYMBORSKA, Wisława (App. IV, iii, p. 572)
Marcello Piacentini
Poetessa polacca. Nel 1996 le è stato conferito il premio Nobel per la letteratura. La sua pur limitata produzione poetica si sviluppa da [...] da una distanza intellettuale densa di benevola ironia, che impedisce alla sua poesia di cadere nel patetico. Il suo linguaggio e la sua tecnica poetica, pur influenzati dalla poesia della neoavanguardia polacca, trovano un'espressione moderata, non ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] di aver messo al mondo, come Ariosto, come Machiavelli, come Aretino, un'opera viva che parla il suo proprio e personalissimo linguaggio.
Opere: Le Maccheronee, a cura di A. Luzio, Ban 1911 e 1927-28 (edizione della Vigaso Cocaio); Opere italiane, a ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...