Villalobos, Juan Pablo. – Scrittore messicano (n. Guadalajara 1973). Pur muovendosi nell’ambito della narcoletteratura, denominazione di un genere narrativo recentemente sviluppatosi nei Paesi latinoamericani [...] delle regole narrative che governano tale genere, discostandosene attraverso uno sguardo ironico e restituendo mediante il linguaggio trasparente dell’infanzia gli orrori del mondo devastato e claustrofobico della criminalità. Il clamoroso successo ...
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Poeta provenzale (n. seconda metà sec. 12º - m. 1213 circa), più noto come il monaco di Montaudon ("lo morges de Montaudo") perché priore di quel monastero, situato forse nei dintorni di Clermont-Ferrand. [...] , tra cui notevoli un arguto sirventese su sedici trovatori, imitazione e continuazione di quello composto da Peire d'Alvernha, e quattro enueg ("noie"), in cui alla vena satirica s'accoppiano linguaggio e toni realistici di notevole efficacia. ...
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PICABIA, Francis (propriamente Francisco Martínez de Picabia de la Torre)
Giovanna Casadei
Pittore e scrittore, nato il 22 gennaio 1878 a Parigi, dove è morto il 30 novembre 1953.
Figlio di un diplomatico [...] , aggressivo, iconoclasta nei confronti dell'arte e della vita, è esemplare di quel momento di crisi del linguaggio figurativo, nelle cui manifestazioni si ritrovano le radici di molti degli atteggiamenti della neoavanguardia del secondo dopoguerra ...
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Ribeiro, João Ubaldo
Ugo Serani
Scrittore brasiliano, nato a Itaparica (Bahia) il 23 gennaio 1941. Compiuti gli studi di giurisprudenza ed economia, si è dedicato alle scienze politiche (di cui è stato [...] (trad. it. 1986), in cui manifesta appieno la singolarità della sua ispirazione e la capacità di conferire dignità letteraria al linguaggio popolare del Nord-Est brasiliano. Il romanzo - che si conclude come una storia di virtù (areté), secondo la ...
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SÜTÖ, András
Gyozo Szabó
Scrittore e drammaturgo ungherese, nato a Pusztakamarás (Romania) nel 1927. Fece gli studi a Nagyenyed e a Kolozsvár (Cluj-Napoca). Già redattore di vari settimanali e periodici [...] e di forte drammaticità e di dolce umorismo, mostrano il riverbero delle vicende esteriori nelle anime dei contadini. Il linguaggio genuino e colorito - paragonabile a quello di Áron Tamási - usato da S. nelle vivaci rappresentazioni di uomini e ...
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Poetessa tedesca (Berlino 1891 - Stoccolma 1970). Figlia di un facoltoso commerciante ebreo, esordì con poesie e racconti, in seguito ripudiati, di tendenza neoromantica. Nel 1940, con l'aiuto della scrittrice [...] , in cui si fondono il destino personale e quello del popolo di Israele, ossessivamente evocati tramite un linguaggio immaginifico che si fonda su tradizioni antiche personalmente recuperate. La prima raccolta delle liriche della nuova maniera, In ...
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Poeta e commediografo olandese (Amsterdam 1585 - ivi 1618). Le sue poesie si trovano riunite per la maggior parte nel Boertigh, amoreus en aendachtigh groot lied-boeck ("Grande libro delle canzoni burlesche, [...] La farsa della vacca", 1612) e De klucht van den molenaer ("La farsa del mugnaio", 1613), scritte in un linguaggio popolare, efficacissimo; le due grandi commedie Het moortje ("La moretta", 1616) e Spaansche Brabander ("Il Brabantino spagnolo", 1618 ...
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I classici oggi
Incertezza del termine
È un fatto risaputo che i radicali mutamenti della comunicazione che si sono svolti, con accelerazione in costante aumento, nel corso del 20° sec. hanno prodotto [...] con essi. La ricchezza del c., del mondo che esso ci presenta, è data dall'intreccio inestricabile tra la forza del linguaggio e la forza dello sguardo sulla realtà (per quanto inattingibile o fantastica questa possa apparire).
I c. sono quei libri ...
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Spagnola, letterature di lingua
Ines Ravasini
Spagna
Nell'ambito della narrativa, l'inizio del nuovo millennio si è aperto nel segno dell''assenza' a causa della scomparsa di alcune figure di riferimento [...] , 1996, e Los motivos de Anselmo Fuentes, 1997, di Pallín; La antesala, 2000, di M. Sánchez, n. 1962). Anche il linguaggio, apparentemente mimetico nella sua fedeltà ai gerghi giovanili e alle mode, ha perso il potere di comunicare e di percepire la ...
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Harrison, Tony
Giuliana Scudder
Poeta e drammaturgo inglese, nato a Leeds (Yorkshire) il 30 aprile 1937. Di famiglia povera, ha frequentato con una borsa di studio la Leeds Grammar School. Dopo la laurea [...] is Peru (1969) è seguita la raccolta The Loiners (1970), che ha rivelato in H. grande abilità nell'uso della metrica e del linguaggio. In Poems from the school of eloquence, un'opera in progress (prima ed. 1976; ed. ampliate 1978, 1981, 1987), H. usa ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...