Scrittore caribico di lingua inglese (San Fernando, Trinidad, 1923 - is. di Trinidad 1994). Operatore radio durante la seconda guerra mondiale, poi giornalista, nel 1978 si trasferì in Canada, dove insegnò [...] , cui diede un seguito con Moses ascending (1975; trad. it. 1992) e Moses migrating (1983). Valendosi di un linguaggio inventivo, attento al dialetto e alla tradizione orale caribica, S., che è anche autore teatrale e sceneggiatore, rappresenta il ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1903 - Staufen, Friburgo in Brisgovia, 1981). Studiò discipline umanistiche a Berlino, Friburgo e Vienna. Nel 1945, di ritorno dalla prigionia in Russia, divenne lettore e redattore-capo [...] tedesca della lirica della natura, ha cantato a più riprese la semplicità della vita quotidiana, affidandosi a un linguaggio rigoroso eppure non discosto dal popolo. Si ricordano Der Knabenteich (1932), Die Herbstkantate (1935), Gott im Ährenlicht ...
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Scrittore danese (Svendborg 1866 - ivi 1956). Fondatore del mensile Taarnet ("La Torre", 1893-94), organo del simbolismo danese, la sua prima opera di poesia (Rejsebogen, "Libro di viaggio", 1895; trad. [...] liricità, come nel racconto più aderente alla realtà della vita, l'opera di J. ha una sua particolare impronta di linguaggio limpido, pacato, che fa di lui uno squisito maestro di stile.
Vita e opere
Dopo aver partecipato agli entusiasmi darwiniani ...
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Carifi, Roberto. – Poeta, filosofo e traduttore italiano (n. Pistoia 1948). Voce tra le più potenti nel panorama culturale italiano del secondo Novecento, si è laureato in Filosofia presso l’Università [...] altre - da Infanzia (1984), Obbedienza (1986) e Occidente (1990). La produzione poetica di C., caratterizzata da un linguaggio sobrio e diretto che traccia orizzonti di sensibilità e riflessione, è intervallata da quelle di saggista (La carità del ...
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Poetessa (Parigi 1930 - Roma 1996), figlia di Carlo e di madre inglese. Vissuta in Francia (fino al 1939), quindi in Inghilterra e negli USA, si trasferì in Italia nel 1946, stabilendosi a Roma nel 1950. [...] al surrealismo francese e alla poesia anglosassone che alle coeve esperienze delle neoavanguardia italiana. Il suo linguaggio, caratterizzato soprattutto nelle prime raccolte da frequenti violazioni della norma grammaticale, sintattica e perfino ...
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Regista, scenografo, pittore e scrittore inglese (Northwood, Londra, 1942 - Londra 1994). Dopo aver frequentato il King's College di Londra, ha allestito alla fine degli anni Sessanta la prima mostra come [...] diretto il suo primo lungometraggio, Sebastiane (1976), opera recitata interamente in latino. Lo stile sobrio, il linguaggio sperimentale, spesso influenzato dalla pittura, la trattazione della tematica omosessuale sono stati al centro dei successivi ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1878 - Saratov 1941). Critico, compositore di musica, scrittore poliedrico, fu una delle figure più rilevanti del movimento espressionistico. Fondò (1910) e diresse fino al 1932 [...] sul problema del sesso e dell'amore, non riuscirono a essere mai rappresentate, per l'essenzialità a-sintattica del linguaggio e per la voluta paradossalità delle situazioni: Weib (1917), Die Beiden (1918), Kind (1918), Erste Liebe (1918), Letzte ...
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Scrittore statunitense (Long Branch, N. J., 1889 - White Plains, N. Y., 1967). Erede del socialismo marxista e vitalistico di J. London e U. Sinclair, coniugando elementi di materialismo storico con altri [...] of America (1929). Lo stesso amalgama ideologico ispirò la produzione narrativa, nella quale frequente è il ricorso al linguaggio del sogno, al flashback, al monologo interiore: The unwelcome man (1917); Rahab (1922); City block (1922); Holiday (1923 ...
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Scrittore dello Zimbabwe di lingua inglese (Rusapi, Masholanand, 1952 - Harare 1987). Figlio di un camionista, studiò in istituti missionarî, poi all'University of Rhodesia da cui venne espulso. Visse [...] . In Black sunlight (1980), il tema della violenza è riproposto in chiave realistica e insieme fantastica, con un linguaggio speculare alla nevrosi e alla follia di cui fu vittima lo stesso M., morto alcolizzato nella periferia degradata della ...
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Poeta ungherese (Érmindszent 1877 - Budapest 1919). Fu redattore del quotidiano Budapesti Napló e collaboratore principale della rivista Nyugat (Occidente). Nelle sue poesie (principali raccolte: Versek [...] élén "Alla testa dei morti", 1918) cantò l'amore, Dio, la malattia, la morte e la tragica sorte della sua nazione in un originale e soggettivo linguaggio simbolista che dà alle sue opere una mistica tendenza e una ieratica elevatezza di tono. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...