Poeta e scrittore italiano (Fermo 1930 – Oslo 2011). Autodidatta, nel 1957 è migrato a Oslo dove per quarant’anni ha lavorato da operaio alla catena di montaggio di una fabbrica metallurgica. Apprezzato [...] , il lavoro in fabbrica, l’orizzonte politico del dopoguerra, è riuscito a descrivere la storia umana generale, utilizzando un linguaggio schietto e a volte violento. Tra i suoi libri di poesia si ricordano: Non possiamo abituarci a morire (1953 ...
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Poeta statunitense (Rutherford, New Jersey, 1883 - ivi 1963). Cresciuto artisticamente a contatto con le avanguardie newyorchesi, W. mostrò nei suoi primi versi, primi fra tuttiThe tempers (1913), di aver [...] la lezione imagista dell'amico E. Pound si fonde con una poetica della concretezza, che W. traduce in un linguaggio dell'esperienza in opposizione a quello che egli giudica l'accademismo della poesia contemporanea. Altre importanti raccolte (An early ...
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Movimento letterario che diede luogo a una vasta produzione lirica in volgare, e che si svolse durante i primi tre quarti del 13° sec., con centro nella corte di Federico II re di Sicilia e dei suoi figli, [...] e Palermo) o meridionali o comunque legati alla corte siciliana furono i verseggiatori, e fondamentalmente siciliano il linguaggio, sebbene nobilitato per effetto della cultura provenzale e latina e livellato dalla tendenza inconsapevole a un ideale ...
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Keret, Etgar. – Scrittore e regista israeliano (n. Ramat Gan 1967). Docente alla facoltà di Cinema e televisione dell’Università di Tel Aviv, è tra gli scrittori emergenti della nuova letteratura israeliana. [...] della visione disincantata di una realtà in crisi, che a stento può essere rappresentata e che viene descritta con il linguaggio crudo della strada. Tra le sue opere tradotte in italiano vanno citate: Mi manca Kissinger (1997); Papà è scappato col ...
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Poeta messicano (Jérez, Zacatecas, 1888 - Città di Messico 1921), di derivazione modernista. Si rivelò con La sangre devota (1916) e Zozobra (1919), considerata la sua opera migliore. Le altre opere sono [...] , cartas y documentos (1952). Ammiratore di L. Lugones, L. V. volle, come molti altri modernisti, inventare un linguaggio sorprendente per metafore e termini desueti, senza cadere nell'affettazione. La sua scrittura si distingue per una aderenza ...
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Poeta dialettale italiano (Napoli 1847 - Roma 1937); visse sempre a Roma. Cuoco di professione, si occupò di culinaria anche in libri (La cucina di famiglia, 1901; ecc.) e giornali. Diede un vivo impulso [...] poesie G. (Raccolta completa di poesie dialettali, 1909) ritrae aspetti popolareschi della Roma di dopo l'unità, alternando al romanesco quel linguaggio "cispadano", caratteristico dei contadini abruzzesi e molisani venuti a lavorare nella capitale. ...
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Narratore russo (Voronež 1870 - Parigi 1953), premio Nobel per la letteratura nel 1933. Ultimo rappresentante della tradizione che, nella rievocazione della vita campagnola, fa capo a Turgenev (Derevnja [...] anche temi esotici (Gospodin iz S. Francisco "Il signore di s. Fr.", 1915). Uno dei suoi racconti più delicati è Mitina ljubov´ ("L'amore di M.", 1925), scritto in esilio. Notevole è in B. l'intima fusione del linguaggio naturalistico e lirico. ...
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Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] a questi nuovi studi, e di cui s’è detto già, e il cui primo esperimento poetico è legato alla Rut, d’un linguaggio popolare, parlato. I nuovi successi (dell’esempio già tentato nella Rut) s’ordineranno nel migliore dei suoi racconti in versi, Una ...
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Anderson, Maxwell
Marzia G. Lea Pacella
Drammaturgo e sceneggiatore statunitense, nato ad Atlantic (Pennsylvania) il 15 dicembre 1888 e morto a Stamford (Connecticut) il 28 febbraio 1959. Testimone [...] e della corruzione. La sua importanza nel teatro americano degli anni Trenta è legata in primo luogo alla ricerca sul linguaggio, che lo portò a scrivere drammi sia storici sia contemporanei in versi. Fu presente nel mondo del cinema, dall'epoca ...
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Hemingway, Ernest
Valerio Massimo De Angelis
Uno scrittore sul fronte della vita
Autore del più importante romanzo sulla Prima guerra mondiale, Addio alle armi, lo statunitense Ernest Hemingway è riuscito [...] affascinati dai suoi personaggi feriti nel corpo e nel morale ma sempre capaci di resistere stoicamente alle avversità.
Il linguaggio che Hemingway perfeziona in questi anni è originalissimo nella sua semplicità e tende a ridurre al minimo il numero ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...