Scrittore egiziano (n. Alessandria 1926). Considerato uno dei pionieri del racconto breve (qiṣṣa qaṣīra), nel 1958 ha raccolto in Ḥiṭān ‛āliya ("Le mura alte") le novelle composte negli anni Quaranta. [...] degli animatori della rivista d'avanguardia Gallīrī 68 ("Galleria 68"). Estraneo alla corrente realista, al-Ḫ. ha adottato un linguaggio ricercato, dotato di grande forza evocativa e riccamente simbolico. L'amore di Miḫā'īl, copto (come lo stesso al ...
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Scrittore svedese (n. Stoccolma 1944 - ivi 2021). Impegnato sin dagli anni Sessanta in una personale e intensa ricerca poetica (Syréner, snö "Lillà, neve", 1963; Stupor, 1968; Nattarbete "Lavoro notturno", [...] ", 1970), è noto soprattutto per le opere teatrali, cupe raffigurazioni di ambienti borghesi sostenute da un linguaggio quotidiano e incisivo: Fursteslickaren ("Il leccapiedi del principe", 1973); Orestes (1980); En fruktansvärd lycka ("Una terribile ...
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Scrittore italiano (n. Roma 1932). Esordì con una raccolta di poesie, Il privilegio di essere vivi (1962), manifestando un gusto eversivo nell'uso dei materiali espressivi che andrà affinando nelle successive [...] Corpo a cuore, 1985; 100 di questi fogli, 1989; L’attimo leggente, 2003; Eclisside, 2013). Un analogo impegno di linguaggio e di stile distingue la sua produzione narrativa, tesa alla denuncia delle ipocrisie borghesi (La nausea media, 1964; I sensi ...
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Càndito, Mimmo. – Giornalista e scrittore italiano (Reggio Calabria 1941 - Torino 2018). Ha iniziato la carriera giornalistica collaborando con il quotidiano torinese Il Lavoro, occupandosi di cultura [...] soprattutto come corrispondente di guerra in Iraq, Medio Oriente, Asia, Africa e Sudamerica. È stato docente di Linguaggio giornalistico presso l'Università degli Studi di Torino. Tra i suoi scritti si ricordano: Inviati di guerra (1997 ...
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Scrittore ceco (Praga 1846 - Reichenhall 1912). La sua produzione alterna saggi fondati su uno studio minuzioso dei materiali d'archivio (Kulturní obraz českých měst "Vita culturale delle città boeme", [...] "Storia dei mestieri e del commercio in Boemia nei secc. 14º-15º", 1906) a vivaci racconti storici dal linguaggio arcaizzante, che attingono agli stessi materiali (Staropražské novely z XVI a XVII století "Novelle della vecchia Praga dei secoli ...
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ZANZOTTO, Andrea
Giuseppe Antonio Camerino
Poeta, nato a Pieve di Soligo (Treviso) il 10 ottobre 1921. Sempre attento alle espressioni più vive della cultura letteraria europea, Z. tende ad arricchire [...] , il poemetto Filò, in cui sperimenta il dialetto come un momento di reinvenzione, più che di scoperta, di un linguaggio mitico e originario. Nell'ultima sua fatica, Il galateo in bosco (1979), il poeta ribadisce lo struggente, emblematico dissidio ...
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VARIBOBA, Giulio
Gaetano Petrotta
Poeta albanese del sec. XVIII, nato a S. Giorgio presso Cosenza.
È specialmente ricordato per il poemetto sacro Ghiella e S. Mëriis Virghiër (Vita di Maria Vergine, [...] suo paese natio. Il poemetto del V. non è certamente un capolavoro di arte, ma costituisce un documento interessante del linguaggio albanese parlato al tempo dell'autore nel suo paese, con la riserva che il V., per superare la difficoltà del verso ...
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Scrittore austriaco (n. Griffen, Carinzia, 1942). Considerato tra i più importanti autori contemporanei, è noto per vari e provocatori successi teatrali (Publikums-beschimpfung, 1966; Kaspar, 1968) e per [...] come scrittore di romanzi, di solito brevi, H. appare particolarmente preoccupato dei problemi e delle possibilità del linguaggio: Die Hornissen (1966), Der Hausierer (1967) e il programmatico Die Innenwelt der Aussenwelt der Innenwelt (1969). In ...
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Scrittore polacco (Radomsko 1921 - Breslavia 2014). Seppe esprimere, nelle liriche raccolte in Niepokój ("Inquietudine", 1947) e Czerwona rękawiczka ("Il guanto rosso", 1948), la tragedia degli anni dell'occupazione [...] ", 1958), pervenendo a una poesia di profondo impegno morale, che trova espressione in uno stile disadorno e aperto al linguaggio colloquiale (Rozmowa z księciem "Colloquio con il principe", 1960; Zielona róża "La rosa verde", 1961; Twarz "Il volto ...
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Poeta e drammaturgo ebreo polacco (Varsavia 1893 - ivi 1937). Vissuto per due anni in Palestina (1930-32), ritornò a Varsavia dove insegnò letteratura ebraica. Nelle liriche (El ha-malkā "Alla regina", [...] "Gerico", 1920; Bil῾ām "Balaam", 1928-29; Ṣōr wi-Yĕrūshālayim "Tiro e Gerusalemme", 1930), S. si è ispirato a tematiche bibliche. Il linguaggio e una scarsa tensione drammatica nell'azione hanno reso i suoi drammi difficilmente rappresentabili. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...