Scrittore tedesco (Rüstringen, Wilhelmshaven, 1921- Glückstadt, Schleswig-Holstein, 1996). Studiò ad Amburgo, dove ricoprì l'incarico di lettore presso l'editrice Claassen (1956-59); dal 1959 lavorò alla [...] con un'alta responsabilità nel settore delle trasmissioni culturali. Influenzato, fra l'altro, dalla filosofia del linguaggio di Wittgenstein, interpretò ogni variazione della lingua come variazione nella concezione del mondo e dell'esistenza ...
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Poeta brasiliano (Pernambuco 1920 - Rio de Janeiro 1999). Diplomatico di carriera, fu figura autonoma nel panorama delle correnti letterarie brasiliane, di cui operò una sintesi originale. Nella sua poesia, [...] e geometrica, l'attenzione ai problemi sociali e la riflessione sulla missione del poeta si esprimono in un linguaggio severamente controllato. Dopo il volume complessivo Poesias completas (1968), che riunisce, in ordine inverso di pubblicazione, le ...
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Poeta e critico croato (Drinovci, Erzegovina, 1898 - Zagabria 1925). Collaborò ai periodici dell'avanguardia, teorizzando l'adesione alle più innovative esperienze letterarie europee. Ammalatosi di tisi, [...] trasfuse nei versi (Preobraženja "Trasfigurazioni", 1920; Izabrane pjesme "Poesie scelte", post., 1933) le proprie meditazioni sulla morte, la malattia, l'ineguaglianza sociale, in un linguaggio tagliente ed essenziale, privo di artifici retorici. ...
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Scrittore ebreo portoghese (n. Lisbona 1492 circa), di origine spagnola. Scrisse Consolaçam às tribulaçoens de Israel (1553), in forma di dialogo, in cui si profetizzano la fine delle persecuzioni giudaiche [...] e il castigo dei nemici: opera tra le più importanti del Cinquecento portoghese per ricchezza di immagini e purezza di linguaggio. ...
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Scrittore portoghese (Azinhaga, Santarém, 1922 - Lanzarote 2010). Ha acquistato fama internazionale con una produzione narrativa in cui rielaborazione storica e immaginazione allegorica, realtà e finzione [...] si mescolano in un linguaggio tendenzialmente poetico e vicino ai modi della narrazione orale. Tra le sue opere: Memorial do convento (1982; trad. it. 1984); Ensaio sobre a cegueira (1995; trad. it. Cecità, 1996). Nel 1998 ha ricevuto il premio Nobel ...
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Scrittore spagnolo (Hinojos, Huelva, 1866 - Siviglia 1920), autore di leggende poetiche sivigliane raccolte in Menudencias épicas e El Romancero del Niño de Nazaret e di alcuni romanzi Justa y Rufina, [...] Juegos florales, Paco Góngora, La Millona, Temple de acero, tutti a sfondo moraleggiante e con parti dialogate che sono espresse in linguaggio popolaresco. ...
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Perrault, Charles
Ermanno Detti
Fiabe alla corte del re di Francia
Nella Francia del Seicento, alla corte di Luigi XIV, il Re Sole, nacque la moda letteraria delle storie di fate. Lo scrittore Charles [...] impegno molto particolare. Fino ad allora le fiabe erano state raccolte soprattutto in dialetto; Perrault invece usò un linguaggio elegante e colto e riuscì a mantenere uno stile brillante e vivace, come quello di un narratore appassionato.
Cariche ...
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Scrittore e critico italiano (Genova 1930 - ivi 2010); prof. di letteratura italiana nelle univ. di Torino e Salerno, dal 1974 al 2000 ha insegnato nell'univ. di Genova di cui è stato prof. emerito; deputato [...] e a rivendicare il valore politico dell'eversione linguistica e letteraria (Tra liberty e crepuscolarismo, 1961; Ideologia e linguaggio, 1965; Guido Gozzano. Indagini e letture, 1966), giungendo a rileggere in questa prospettiva l'intero Novecento ...
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Arte, tecnica e attività di interpretare il senso di testi antichi, leggi, documenti storici e simili.
Filosofia
Le origini dell’e. risalgono al mondo classico, dove sorse per stabilire l’esatto senso [...] (per es., i poemi omerici), sceverarne le parti autentiche da quelle spurie, ricostruirne l’organicità della struttura e del linguaggio.
Con il cristianesimo, quando si pose il problema estremamente delicato di interpretare un testo formulato in ...
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Scrittore tedesco (Perleberg 1935 - Amburgo 1986); cresciuto ad Amburgo, a questa metropoli è legata anche gran parte della sua esperienza di scrittore, essenzialmente volta alla descrizione di un mondo [...] di ogni certezza e da una disperata ricerca di identità, personale e collettiva. Tale disorientamento trova espressione nel linguaggio esasperato dei suoi racconti (Der Aufbruch nach Turku, 1963) e dei suoi romanzi: Das Waisenhaus (1965); Die Palette ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...