Filosofia
La coscienza che l’io ha di sé stesso. Il termine ha trovato la più larga utilizzazione nel linguaggio idealistico, a partire da Kant in cui l’a. è la coscienza che ha di sé l’io puro quale condizione [...] trascendentale del conoscere. Una posizione di maggiore rilievo l’a. assume nella storia dell’idealismo tedesco, una volta che l’io diviene principio creativo e non solo normativo rispetto alla realtà; ...
Leggi Tutto
autoriferimento
autoriferiménto [Comp. di auto- e riferimento] [ALG] [FAF] Nella logica matematica, fenomeno per cui, quando si aritmetizza il linguaggio di una teoria numerica, i termini della teoria [...] denotano anche termini della teoria stessa: v. Gödel, teorema di: III 55 e. ◆ [ELT] Nella teoria dei sistemi, la proprietà che avrebbero alcuni sistemi di riferirsi a sé stessi, cioè di determinare i propri ...
Leggi Tutto
Filosofo (n. Leeds 1923 - m. 1995), prof. a Oxford dal 1949. Uno dei più rappresentativi esponenti della filosofia ossoniense del linguaggio ordinario. Ha unito a interessi storici (Berkeley, 1953, 2a [...] ed. 1969; English philosophy since 1900, 1958, 2a ed. 1969) un impegno teorico con particolare attenzione per i problemi etici (Contemporary moral philosophy, 1967; trad. it. 1974; The object of morality, ...
Leggi Tutto
Filosofo inglese (Londra 1919 - Oxford 2006). Esponente tra i più vivaci della scuola di Oxford, si è occupato, nell'ambito dell'analisi del linguaggio, di varî temi di tipo logico-linguistico, con originalità [...] nostro sistema categoriale e concettuale, prendendo per certi versi le distanze dall'abituale approccio dell'analisi del linguaggio per giungere a formulazioni teoriche di respiro più ampio, e rivalutando, in un ambiente tradizionalmente assai poco ...
Leggi Tutto
Secondo la definizione di R. Carnap, il compito di rendere più esatto un concetto vago o non sufficientemente esatto usato nel linguaggio comune o in un precedente stadio dello sviluppo scientifico o logico. [...] Questo procedimento, applicato da Carnap in Meaning and necessity (1947) al concetto di analiticità e ai concetti modali, dà luogo a un nuovo e più esatto concetto, chiamato explicatum, mentre il vecchio ...
Leggi Tutto
Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] umana, l’uomo in quanto ha coscienza di sé stesso.
Filosofia
Nella filosofia moderna, il pronome io, sostantivato, diviene oggetto di riflessione filosofica con Cartesio che fa dell’Io che pensa (cogito) ...
Leggi Tutto
Filosofo statunitense (n. Denver 1932); dal 1959 prof. nell'univ. della California a Berkeley. Formatosi a Oxford, dove è stato in contatto con i maggiori esponenti della "filosofia del linguaggio ordinario" [...] (J. L. Austin in particolare), S. è noto soprattutto per il suo approccio pragmatico al problema del significato, caratterizzato dalla teoria degli "atti linguistici", per la quale le emissioni verbali ...
Leggi Tutto
Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] umano, ha tre origini possibili: può nascere da una congiunzione, da una disgiunzione o da un altro suono. Nel caso del linguaggio abbiamo una corrente di soffio che dai polmoni sale verso l'alto e nel cavo orale entra in contatto con i luoghi e ...
Leggi Tutto
Secondo le teorie fisiche dell’antichità, particella di materia assolutamente semplice e non ulteriormente divisibile, dotata di qualità e quantità determinate. Nel linguaggio scientifico odierno, la più [...] e perfettamente determinate, e quindi viene meno il concetto classico di traiettoria. Se non si vuole abbandonare il linguaggio prima usato per descrivere la struttura atomica, occorrerà tenere ben presente ciò che va inteso per orbita elettronica ...
Leggi Tutto
INTELLETTUALI
Zygmunt Bauman e Bruno Bongiovanni
Intellettuali
di Zygmunt Bauman
Definizione del concetto
Il termine 'intellettuali' fece la sua prima comparsa nel linguaggio del pubblico dibattito [...] Marcel Proust.
Il capovolgimento è netto. D'ora in poi il termine 'intellettuale', oltre a entrare irreversibilmente nel linguaggio comune e a ricoprire lo spazio semantico già occupato dal philosophe settecentesco e dal Gelehrte di Fichte - cioè uno ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...