Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Aldo Capitini
Carlo Altini
Filosofo e pensatore religioso, Aldo Capitini è stato attivo nella vita pubblica italiana (dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta), mantenendo una dialettica aperta tra [...] : in Capitini è infatti assente il rigore concettuale e argomentativo tipico del pensiero filosofico, a favore di un linguaggio metaforico e allusivo, a metà tra esperienza religiosa ed esperienza letteraria, che chiama all’impegno diretto in vista ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Mazzini
Simon Levis Sullam
Giuseppe Mazzini, tra i principali teorici dell’idea di nazione nell’Europa del 19° sec., fu uno dei più attivi e influenti cospiratori italiani. Nell’esilio francese, [...] e soprattutto una fase aurorale del suo pensiero politico e costituzionale che ancora risentiva di un linguaggio di derivazione massonica e illuministica, del cosmopolitismo settecentesco e delle concezioni del diritto naturale, mostrando comunque ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Francis Bacon
Marta Fattori
Francis Bacon
Francis Bacon nacque a Londra il 22 gennaio 1561 da Sir Nicholas e Lady Ann Cook, due alti rappresentanti, per rango [...] e riflettono sull'intelletto la loro forza, e vincono. L'attenzione al problema del linguaggio è costante nel filosofo inglese: la purificazione del linguaggio non appartiene alla retorica, ma trova il suo fondamento nella vera induzione ed è ...
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Lucrezio
Costanza Mastroiacovo
Il poeta filosofo della natura
Noi moderni riteniamo comunemente che la scienza si fondi su dati di fatto, che sia obiettiva e del tutto priva di abbellimenti letterari [...] sostanzialmente nuovo, un’opera che insegni la filosofia e sia poetica allo stesso tempo, deve inventarsi anche un nuovo linguaggio. La principale difficoltà che Lucrezio incontra è data da quella che lui chiama «la povertà della nostra lingua patria ...
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Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] "corpo" più "animato" più "razionale". La scienza è pertanto connessione di nomi e non di fatti (e il linguaggio è fonte di universalità). Tali connessioni sarebbero vere anche se le cose corrispondenti non esistessero. Secondo questi criterî Hobbes ...
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Diritto
C. e qualifiche professionali Sistema di classificazione volto a identificare e raggruppare i vari profili professionali, in modo da delineare il regime giuridico ed economico cui è sottoposto [...] quale le c. sono determinazioni dell’essere in sé.
Linguistica
C. sintattica Classe di segni di un certo linguaggio che possono essere interscambiati in una data espressione sintatticamente corretta (e quindi sensata), senza renderla sintatticamente ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, [...] e alla nozione di proposizione, che avrebbe costituito oggetto di discussione soprattutto nella filosofia del linguaggio di orientamento analitico (Russell, Church, Carnap, Quine).
Pedagogia
Formazione e apprendimento dei c. sono processi ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] ‒ che Dio avesse scritto il libro della Natura in caratteri matematici e che trovando la chiave di questo linguaggio si potessero decifrare il Creato e gli stessi attributi divini. Galilei espose questa teoria nel Saggiatore (1623), opponendola ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] dalla nazione, cioè dal vincolo naturale e morale che forma l’insieme della cultura, espressa attraverso l’unità del linguaggio. La fondazione del nuovo Regno d’Italia ha rappresentato un momento essenziale in questo processo: con essa il principio ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] " (Oeuvres, III, p. 81), La Mettrie afferma la qualità superiore dell'anima umana. Dall'organizzazione di quest'ultima derivano il linguaggio, la società e la legge, e l'uomo è "il re degli animali".
Nella sua ultima opera, il Système d'Épicure ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...