Filosofo francese (Rochefort-sur-Mer 1908 - Parigi 1961), professore all'univ. di Lione (1945-49) e al Collège de France (1952). Discepolo e amico di J.-P. Sartre, con questo fondatore nel 1945 della rivista [...] a un sistema di significati collettivamente condivisi (di qui l'insistenza degli ultimi saggi sul tema del linguaggio, visto come depositario dei modi sociali di concettualizzazione dell'esperienza), vengono sviluppati in Humanisme et terreur (1947 ...
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Indirizzo di studi che, ponendosi il problema del sorgere e del configurarsi delle immagini divine e mitologiche al di fuori del razionale conseguimento dell’idea di Dio, fa risalire questa all’esperienza [...] che quell’esperienza, in sé e per sé data come universale, fosse stata abbandonata al gioco fortuito del linguaggio e del pensiero fantastico che avrebbe velato e distorto l’oggettività dell’esperienza. Gli studi successivi hanno riconosciuto e ...
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In filosofia, concezione che considera l’uomo in possesso fin dalla nascita di determinate conoscenze, anteriori quindi all’esperienza. A questo significato se ne affianca talvolta un altro che rinvia [...] N. Chomsky: gli esiti mentalistici e le implicazioni filosofiche delle sue teorie linguistico-psicologiche poggiano infatti sulla tesi secondo cui la mente possiede dei principi universali in base ai quali è possibile il linguaggio (➔ generativismo). ...
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Giurista, filosofo e uomo politico italiano (Catania 1936 - San Giovanni La Punta 2013). Docente di Diritto privato e di Filosofia del diritto presso l'Università di Catania, membro del Consiglio superiore [...] . Tesi sulla post-modernità (2003); Critica della ragion laica (2006); Il furto dell'anima: la narrazione post-umana (2008); Incontro con Gesù (2010); La speranza contro la paura (2012); Parolepotere: il nuovo linguaggio del conflitto sociale (2013). ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] sec., il curriculum 'delle arti' delle università medievali. Se si ammette che la logica sia stata non soltanto il linguaggio della scienza nel Medioevo, ma in qualche modo il paradigma della scienza stessa, allora il curriculum 'delle arti' delle ...
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BONATELLI, Francesco
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Nato a Iseo (Brescia) il 25 apr. 1830 da Filippo, commissario distrettuale, e da Elisabetta Bocchi, rimase in tenera età orfano di padre. Dal 1842 iniziò gli studi ginnasiali [...] Fu un periodo particolarmente fruttuoso per l'elaborazione del suo pensiero circa i rapporti tra psicologia e logica e la funzione del linguaggio, i cui risultati espose sia nel corso di psicologia tenuto nel 1861-62 (cfr. Il pensiero e la lingua. L ...
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Razionalità
Antonio Rainone
Claudio Sardoni
Filosofia
di Antonio Rainone
È quasi un luogo comune la constatazione che la r. e i problemi a essa connessi costituiscano temi eterni della ricerca filosofica. [...] nel celebre Word and object (1960). Escogitando un ipotetico tentativo di traduzione o interpretazione di un linguaggio completamente ignoto da parte di un etnolinguista - il Gedankenexperiment della 'traduzione radicale', attraverso cui il filosofo ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] popolare: riso, carnevale e festa nella tradizione medievale e rinascimentale, 1979). Teoria e storia, ideologia e linguaggio si intrecciano qui strettamente nella definizione del collegamento tra c. e carnevale, nell'individuazione del carattere ...
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RICHARDS, Ivor Armstrong
Fernando FERRARA
Letterato e filosofo inglese, nato il 26 febbraio 1893 a Sandbach nel Cheshire. Si è laureato in "discipline morali" a Cambridge nel 1915 e ha insegnato in [...] egli si giova amipiamente dell'analisi linguistica e semantica per raggiungere con i mezzi più idonei - quelli dello studio del linguaggio - la nuova "scienza del simbolismo" da cui nasce un nuovo metodo dell'interpretazione e anche dell'insegnamento ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. L'eredita preimperiale
Chen Qiyun
L'eredità preimperiale
La Cina è un paese le cui grandi diversità regionali (da un punto di vista orografico, meteorologico, [...] l'educazione) è possibile coltivare e civilizzare gli individui, rendendoli adatti a vivere in una società umana.
Per Xunzi il linguaggio stesso è un prodotto culturale e sociale, e sono il suo uso e le convenzioni, stabilite dagli antichi re-saggi ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...