Diritto
Esposizione delle ragioni che giustificano una determinata decisione del giudice.
Diritto amministrativo
Nel diritto amministrativo, la m. consiste nella enunciazione dei presupposti e dei motivi [...] ha dato grande risalto al ruolo degli scopi sia nella elaborazione delle informazioni sia nella strutturazione del linguaggio e nella definizione dei comportamenti. Gli scopi (che possono essere definiti come rappresentazione di stati finali ...
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Botanica
Complesso delle parti del fiore che rimangono dopo la fecondazione e contribuiscono a propagare la pianta per mezzo dei semi; è presente soltanto nelle piante Fanerogame, perciò dette anche Spermatofite. [...] pro rata temporis, in proporzione cioè della durata del rispettivo diritto durante il ciclo di produzione.
Economia
Nel linguaggio economico, capitale fruttifero è quello che dà una rendita, che produce interessi; buono fruttifero è il titolo che ...
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Vena d’acqua a getto continuo e luogo da cui l’acqua scaturisce; anche getto d’acqua artificiale, architettonicamente configurato (➔ fontana). Per estensione, principio, origine, ciò da cui qualche cosa [...] il reddito reale nazionale (e quindi, accanto ai capitali fondiari e mobiliari, anche i cosiddetti capitali personali). Nel linguaggio fiscale la locuzione è intesa nel primo dei due suddetti significati.
Tassazione alla f. Forma di tassazione che ...
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Magistratura
Mario Cicala
Magistratura e magistrature
Nell'odierno diritto pubblico italiano con il termine magistratura viene indicato un ufficio oppure (più frequentemente) un complesso coordinato [...] significato. Si è sommersi da un flusso di dati normativi spezzettati e contraddittori spesso redatti in un linguaggio non tecnico, farciti di antinomie, frutto di una tormentosa elaborazione parlamentare. Il criterio di interpretazione fondato sulla ...
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GIURAMENTO (lat. iusiurandum, iuramentum, sacramentum; fr. serment; sp. juramento; ted. Eid; ingl. oath)
Maria BALSAMO
Biondo BIONDI
Arnaldo BERTOLA
Pompeo BIONDI
Emilio CROSA
Nicola Turchi
Nel [...] ancora verso la fine dell'epoca repubblicana. Quanto alla terminologia, la parola tecnica latina è iusiurandum; nel linguaggio dell'epoca postclassica e giustinianea si parla anche di iuramentum e di sacramentum, però con significato tutto nuovo ...
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È termine convenzionale per disignare il periodo che si suole delimitare con le date del 1660 e del 1789, tenendo presente quella ch'è la caratteristica di molti stati d'Europa, in primo luogo la Francia, [...] sono sinceramente desiderosi della prosperità della loro nazione, del bene di tutti i ceti. A parte la diversità di linguaggio e qualche manifestazione esteriore di etichetta, la diversità tra le due concezioni è solo quella che ottant'anni di ...
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POLIZIA (XXVII, p. 681; App. II, 11, p. 568; III, 11, p. 445)
Lucio Galterio
In quest'ultimo decennio numerosi sono stati i provvedimenti presi, con i quali tuttavia si è proceduto a delle riforme settoriali [...] , n. 1423, e sono qualificate da maggior rigore.
Il termine associazione mafiosa, pur non essendo definito dalla legge, ha nel linguaggio comune un significato univoco e limiti ben definiti; esso si richiama a noti fenomeni di grave antisocialità ben ...
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I nuovi delitti contro l’ambiente
Luca Masera
La l. 22.5.2015, n. 69 ha introdotto nel libro II del codice penale un nuovo titolo VI bis, rubricato Delitti contro l’ambiente. La novità più significativa, [...] né la legge penale né altre fonti normative definiscono tali concetti5, l’interprete non può che rifarsi al linguaggio comune per la loro comprensione, e per la loro reciproca delimitazione. Entrambe le espressioni segnalano un “danneggiamento” del ...
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L’abuso del diritto nella disciplina dei contratti
Claudio Scognamiglio
La stagione presente del diritto dei contratti, inserita appieno nella dinamica della complessità propria della società contemporanea, [...] concettuale della buona fede (ed allora, osservava quella critica, essendo entrata la buona fede per prima nel linguaggio del giurista, ed avendo la stessa un solido fondamento normativo, sarebbe inutile giustapporle la categoria dell’abuso del ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] sviluppo del pensiero del C.; ma nell'inedito De Conciliis, senza più necessità di accorgimenti e mezzi termini, il linguaggio prende calore e forza.
Il problema della infallibilità è posto esplicitamente in termini nuovi: non soltanto l'ordine dei ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...