Kabalevskij, Dmitrij Borisovič
Marta Tedeschini Lalli
Compositore russo, nato a San Pietroburgo il 30 dicembre 1904 e morto a Mosca il 17 febbraio 1987. A partire dagli anni Trenta si dedicò intensamente [...] teatro, nella convinzione che questo nuovo mezzo di comunicazione fosse un veicolo importante di educazione delle masse. Il linguaggio che ne è derivato privilegia essenzialmente la rielaborazione di temi del folklore russo, in un quadro di chiarezza ...
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Sibilia, Sydney. – Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano (n. Salerno 1981). Ha esordito nel cinema realizzando i cortometraggi Cachaça (2005), Iris blu (2005) e Noemi (2007), di [...] nel 2010 dei corti Niente orchidee e Oggi gira così, di cui è stato anche produttore, dotato di un linguaggio comunicativo diretto e di un flusso narrativo calibrato ed efficace, il suo primo lungometraggio, Smetto quando voglio (2014), ironica ...
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Regista cinematografico argantino (Buenos Aires 1936 - Parigi 2020). Dopo esperienze nel teatro e nella musica, ha realizzato alcuni documentari e diverse opere emblematiche della stagione sperimentale [...] , 1968, in collab. con O. Getino; Los hijos de Fierro, 1972). Negli anni Ottanta è tornato al lungometraggio con un linguaggio ricco e inventivo dotato di fascinosa inquietudine: Tangos - El exilio de Gardel (1985); Sur (1988, premio al Festival di ...
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KINOSHITA Keisuke
Regista cinematografico giapponese, nato nel 1912. Ha esordito nel 1943 con Hana saku minato (Il porto in fiore), che mise subito in evidenza le sue doti di interprete lirico dei sentimenti [...] film soprattutto della corrente gendaigeki (cioè ispirati ad avvenimenti contemporanei), sempre improntando il suo linguaggio cinematografico alla maggiore sensibilità espressiva e conferendogli un ritmo disteso.
Fra questi: Kaigun (Esercito ...
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Brunetta, Gian Piero
Daniele Dottorini
Storico e critico del cinema, nato a Cesena il 20 maggio 1942. Punto di riferimento obbligato per gli studi sulla storia del cinema italiano, B. ha sviluppato [...] sulla molteplicità degli approcci e delle prospettive d'indagine, passando dagli iniziali interessi per la critica, il linguaggio e la teoria del cinema, a un'ampia e strutturata opera di ricostruzione, non soltanto della produzione cinematografica ...
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Regista cinematografico ungherese (Vác 1921 - Budapest 2014), tra i più significativi esponenti del cinema magiaro. Dopo studî di etnologia e storia dell'arte, ha girato una serie di cortometraggi negli [...] film in cui l'uso di coreografie, canti e costumi popolari, una visione rituale e metaforica della storia, il linguaggio del piano-sequenza, definiscono uno stile personalissimo e di grande suggestione. Ricordiamo in particolare la trilogia che lo ha ...
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Regista cinematografico statunitense (n. Filadelfia, Pennsylvania, 1932). Laureato in psicologia, si dedicò dapprima alla musica e a regie televisive. Trasferitosi in Inghilterra (1954), esordì nella regia [...] film interpretati dai Beatles (A hard day's night, Tutti per uno, 1964; Help!, 1965), che descrivevano con notevole libertà di linguaggio la cultura giovanile degli anni Sessanta, e con The knack (Non tutti ce l'hanno, 1965; Palma d'oro al Festival ...
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GUTIERREZ ALEA, Tomas
Francesco Salina
Gutiérrez Alea, Tomás (detto Titón)
Regista cubano, nato a L'Avana l'11 dicembre 1928 e morto ivi il 16 aprile 1996. Fu uno dei più significativi autori del cinema [...] sue opere sono state premiate in festival internazionali. L'inquietudine espressiva e l'attenzione rivolta agli aspetti del linguaggio cinematografico lo portarono a rinnovare di continuo il suo stile, improntato a un caustico umorismo e a un ...
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Brooks, Richard
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Ruben Sax, scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, di origine russa, nato a Philadelphia il 18 maggio 1912 e morto a Los [...] si affermò nel corso della sua carriera come autore completo e attento alle qualità specifiche del linguaggio cinematografico al cui rinnovamento contribuì ininterrottamente dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta. Le profonde convinzioni democratiche ...
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Garroni, Emilio
Lorenzo Dorelli
Filosofo e studioso di estetica, nato a Roma il 14 dicembre 1925. La sua riflessione, che ha preso le mosse da interessi di storia e critica dell'arte, lo ha portato [...] semiologia del cinema, in cui G. riscontra un riduzionismo opposto, ossia la tendenza ad assimilare il cinema ai linguaggi verbali, attraverso un'applicazione acritica della semiotica, quale quella che G. rimprovera a Pier Paolo Pasolini, a Roland ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...