Belgio
La prima proiezione in B. del cinematografo Lumière avvenne a Bruxelles il 1° marzo 1896, ma nel Paese non si sviluppò subito una produzione nazionale, sebbene le premesse scientifiche del cinema [...] surrealista belga.
Dekeukeleire, regista dalla ricchissima produzione (circa ottanta film), operò una sensibile innovazione del linguaggio cinematografico con i cortometraggi Combat de boxe (1927), Impatience (1928), Histoire de détective (1929) e ...
Leggi Tutto
Filippine
Grazia Paganelli
Cinematografia
Nelle F. il cinema ha sempre rappresentato una parte importante della vita quotidiana e della cultura dei suoi abitanti, e il suo sviluppo ha proceduto costantemente [...] , come dimostra l'uso di titoli in inglese, Salumbides debuttò con Miracles of love (1925), rivoluzionando il linguaggio cinematografico allora comune grazie all'introduzione del montaggio parallelo e alternato (per dare ritmo alla narrazione) e di ...
Leggi Tutto
Une partie de campagne
Janet Bergstrom
(Francia, 1936, 1946, bianco e nero, 45m); regia: Jean Renoir; produzione: Pierre Braunberger per Panthéon; soggetto: dall'omonimo racconto di Guy de Maupassant; [...] Une partie di campagne Renoir seppe reinventare le eredità del naturalismo e dell'impressionismo, fondendole tra loro in un linguaggio del tutto personale. Eppure il regista fu costretto ad abbandonare il film prima di averlo terminato. Une partie de ...
Leggi Tutto
Titolo
Bruno Di Marino
Inseriti a inizio e a conclusione di un film, i t. sono elementi quasi sempre paratestuali che contengono una serie di informazioni scritte, tra cui il t. dell'opera, il cast [...] esilaranti del film. La trasformazione di questa particolare componente del testo filmico segue di pari passo quella del linguaggio cinematografico, ma è anche indice di una più generale evoluzione del gusto e del costume. Da una prima ...
Leggi Tutto
L'invitation au voyage
Laura Vichi
(Francia 1927, bianco e nero, 36m a 20 fps); regia: Germaine Dulac; produzione: Germaine Dulac; soggetto: dall'omonima poesia di Charles Baudelaire; sceneggiatura: [...] del film è creata da Dulac, oltre che tramite gli sguardi sognanti dei protagonisti, attraverso un uso particolare del linguaggio cinematografico, basato sull'impiego del primo piano e di procedimenti quali il flou, il ralenti, i mascherini, l'uso ...
Leggi Tutto
Promozione
Sergio Toffetti
Il cinema ereditò i primi strumenti promozionali dagli spettacoli di piazza, dal music hall, dal teatro di ombre cinesi, come il parigino Le chat noir che già pubblicizzava [...] .
I trailer sono forse l'elemento di p. di maggiore efficacia, anche perché elaborato utilizzando lo stesso linguaggio dello spettacolo cinematografico di cui vanno a costituire una parte determinante. Fino all'avvento della televisione, i trailer ...
Leggi Tutto
Novyj Vavilon
Natalia Noussinova
(URSS 1928, 1929, La nuova Babilonia, bianco e nero, 80m a 24 fps nella versione del Gosfil′mofond); regia: Grigorij Kozincev, Leonid Trauberg; produzione: Sovkino; [...] scrittura, dopo la visione di Konec Sankt-Peterburga del collega Vsevolod Pudovkin, che li colpì per il suo nuovo linguaggio tanto da spingerli a riscrivere la sceneggiatura, e poi in fase di montaggio grazie all'incontro con Adrian Piotrovskij, che ...
Leggi Tutto
La Vie de Notre Seigneur Jésus Christ
Riccardo Redi
(Francia 1913, 1914, colorato); regia: Maurice-André Maître: produzione: Pathé Frères.
La lunga storia delle Passioni di produzione Pathé Frères, [...] , in confronto alla produzione Pathé dello stesso anno, ricca di film altrettanto lunghi e di narrazione complessa, il linguaggio di questa Passione appare meno evoluto. Le didascalie sono quasi sempre esplicative e solamente in un caso sostituiscono ...
Leggi Tutto
Mephisto
Paolo Vecchi
(Ungheria/RFT 1981, colore, 154m); regia: István Szabó; produzione: Mafilm/Manfred Durniok; soggetto: dall'omonimo romanzo di Klaus Mann; sceneggiatura: István Szabó, Péter Dobai; [...] 'ammirevole coerenza stilistica, il regista si era successivamente un po' perso inseguendo la chimera dell'irripetibile linguaggio metaforico del connazionale Miklós Jancsó. Con questa opera di sontuosa confezione, alla quale hanno dato un contributo ...
Leggi Tutto
Fosse, Bob (propr. Robert Louis)
Simone Emiliani
Coreografo, ballerino, regista e attore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 23 giugno 1927 e morto a Washington il 23 settembre 1987. Come [...] grande Dustin Hoffman), che alla fine degli anni Sessanta si fece notare per i suoi show caratterizzati da un linguaggio volutamente provocatorio e volgare. Nell'opera viene eliminata ogni barriera tra dimensione pubblica e privata e, attraverso un ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...