Duras, Marguerite
Daniela Turco
Pseudonimo di Marguerite Donnadieu, scrittrice e regista teatrale e cinematografica francese, nata a Gia Dinh, nella Cocincina francese (od. Vietnam), il 4 aprile 1914 [...] di Anne-Marie Stretter', secondo un percorso analogo a quello da lei seguito nella creazione letteraria, la D. regista elaborò un linguaggio in cui le sequenze si svuotano, le voci e le musiche scivolano nel fuori campo, e con i piani-sequenza si ...
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Taradash, Daniel
Patrick McGilligan
Commediografo e sceneggiatore statunitense, nato a Louisville (Kentucky) il 29 gennaio 1913 e morto a Los Angeles il 22 febbraio 2003. A partire dalla fine degli [...] un gruppo di militari americani stanziati nelle Hawaii prima di Pearl Harbor, aveva creato scalpore anche per il suo linguaggio crudo, che lo rendeva per l'epoca inadatto a una trasposizione cinematografica. Lo stesso Jones aveva tentato di elaborare ...
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Cinemasessanta
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana mensile, poi bimestrale, fondata a Roma nel luglio 1960, con una redazione composta da Mino Argentieri, Tommaso Chiaretti, Spartaco Cilento [...] Occhio critico, Miscellanea e Indicatore librario). Le sezioni via via susseguitesi sono state rivolte a riflessioni di teoria, estetica e linguaggio del cinema (con contributi, tra i molti, di L. Albano, R. Alemanno, U. Barbaro, G.P. Brunetta, G. De ...
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Ermler, Fridrich Markovič
Daniele Dottorini
Regista lettone, nato a Režekne (Lettonia) il 13 maggio 1898 e morto a Mosca il 12 luglio 1967. Fu senza dubbio uno dei registi più rappresentativi del realismo [...] in cui la violenza della guerra negli uomini e nelle donne costretti a combatterla è mostrata senza filtri, con un linguaggio crudo e diretto. Il cinema di E. lavora sulle situazioni reali, così come vengono vissute dai protagonisti, scegliendo di ...
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Mitry, Jean
Lorenzo Dorelli
Nome d'arte di Jean-René-Pierre Goetgheluck Le Rouge Tillard des Acres de Presfontaines, storico, teorico e regista cinematografico francese, nato a Soissons (Aisne) il 7 [...] avesse inaugurato la stagione degli studi semiologici, M. distinse la sua posizione, sempre ancorata alla specificità del linguaggio filmico, da quella che si andava affermando (La sémiologie en question: langage et cinéma, 1987). Nel frattempo ...
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Banditi a Orgosolo
Goffredo Fofi
(Italia 1961, bianco e nero, 98m); regia: Vittorio De Seta; produzione: Vittorio De Seta per Titanus; soggetto: dalle inchieste di Franco Cagnetta. sceneggiatura: Vera [...] nel populismo di maniera; ma rinasceva con questi autori in altri modi e in altre vesti, come lezione della realtà, come linguaggio della realtà. L'unico rimprovero accettabile, tra i molti pretestuosi che vennero mossi al film, fu di non aver tenuto ...
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Vierny, Sacha
Lulli Bertini
Direttore della fotografia francese, nato a Bois-le-Roi (Seine-et-Marne) il 19 giugno 1919 e morto a Parigi il 15 maggio 2001. Pur avendo lavorato con numerosi registi, fondamentali [...] , il verde della cucina, il bianco del bagno, l'oro della biblioteca, il blu degli ambienti esterni: così il linguaggio simbolico del regista e quello tecnico del direttore della fotografia si intrecciano in un legame profondo e indissolubile, che ...
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Scrittore francese (Le Havre 1903 - Parigi 1976). Inizialmente vicino ai surrealisti, recuperò in chiave sperimentale generi tradizionali. Q. è soprattutto uno scrittore in continua ricerca di una vitalità [...] matematica (Bords, 1963), alla politica (Traité des vertus démocratiques, post., 1993), concentrandosi in particolare sulla letteratura e il linguaggio (Bâtons, chiffres et lettres, 1950, nuova ed. 1965, trad. it. 1981; Le voyage en Grèce, 1973). Q ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] e, sulla scorta degli scritti di U. Eco, secondo il quale il cinema, lungi dall'essere uno specchio della realtà, è un linguaggio convenzionale, ossia un mezzo di rappresentazione, un codice, si può dire che il b. e n. è a sua volta un codice ...
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GUGLIELMI, Rodolfo Pietro (in arte Rodolfo Valentino)
Paola Cristalli
Nacque a Castellaneta, presso Taranto, il 6 maggio 1895 da Giovanni e da Gabriella Barbin.
Il padre, ex capitano di cavalleria, esercitava [...] E. Orbanz, Berlin 1979, p. 42), appartiene a D.W. Griffith e sembra testimoniare l'incontro tra il padre fondatore del linguaggio cinematografico e l'attore in procinto di diventare la più durevole icona.
In realtà, al cinema il G. aveva cercato di ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...