Soggetto
Giuliana Muscio
Il termine soggetto (ingl.: story) indica il nucleo narrativo, la storia, da cui si sviluppa la sceneggiatura. Il soggetto può essere una storia originale, scritta per lo schermo, [...] il pensiero del regista russo, sottolineando come in Pudovkin la tecnica di scrittura del s. fosse posta al servizio di un linguaggio visivo in grado di esprimere al meglio la tematica di fondo, il messaggio del film: "Dunque il soggetto ha preso per ...
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Sokurov, Aleksandr Nikolaevič
Daniele Dottorini
Regista cinematografico russo, nato a Podorvicha (Irkutsk, Siberia meridionale) il 14 giugno 1951. Considerato il regista tra i più originali e importanti [...] particolare le forme assunte dal potere politico nel corso del tempo, vengono raccontati per mezzo di un linguaggio partecipe e distaccato insieme, attento ai particolari apparentemente più insignificanti, che si rivelano invece immagini pregnanti e ...
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Mulvey, Laura (propr. Laura Mary Alice)
Victoria Harriet Duckett
Teorica del cinema, sceneggiatrice e regista cinematografica inglese, nata a Oxford il 15 agosto 1941. Famosa per il saggio Visual pleasure [...] anglosassoni, in quanto la M. ha individuato la connessione tra l'oppressione sociale delle donne e il linguaggio della mediazione culturale. Non più focalizzato sulla politica del corpo femminile, il movimento incominciava a interrogarsi sul ...
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Im, Kwon Taek
Grazia Paganelli
Regista cinematografico coreano, nato a Chăngsong (Chölla meridionale), nella parte meridionale della Corea del Sud, il 2 maggio 1936. Cineasta versatile e prolifico, [...] capitali messi a disposizione dalla Korean Motion Picture Promotion Corporation. I. raggiunse, però, la piena maturità di linguaggio e di stile con Chokpo (1978, noto come Genealogy). Ambientato negli anni Quaranta, durante l'occupazione giapponese ...
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Kalatozov, Michail Kostantinovič
Daniele Dottorini
Nome d'arte di Michail K. Kalatozišvili, regista cinematografico georgiano, nato a Tiflis (Georgia) il 28 dicembre 1903 e morto a Mosca il 26 marzo [...] come, per es., Tat′jana E. Samojlova e Aleksej V. Batalov, e alla creatività dell'operatore Sergej P. Urusevskij. Il linguaggio di K. risultò originale, barocco e rigoroso al tempo stesso; il film, che ebbe uno straordinario successo di critica e di ...
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Baker, Roy Ward
Roy Menarini
Regista cinematografico inglese, nato a Londra il 19 dicembre 1916. Nella sua lunga carriera, svoltasi in Inghilterra (con un intervallo a Hollywood) dagli anni Trenta fino [...] and the pit, terzo episodio di una serie assai popolare, poi con l'horror. Negli anni Settanta infatti B., con un linguaggio visionario e barocco, ha inserito in questo genere anche il gusto dell'ambiguo e il fascino di un erotismo macabro. Dopo ...
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Etiopia
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
La storia dell'E. nel secondo dopoguerra ‒ attraverso il regime monarchico di Hailè Selassiè (Hāyla Selāssē) fino al 1974, la dittatura militare di ispirazione [...] (1996, noto come Tumult), sempre di argomento politico ma assai confuso dal punto di vista della narrazione e del linguaggio: descrive il tentativo di introdurre riforme democratiche da parte di un nobile etiope rientrato dagli Stati Uniti nel suo ...
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Marks, Richard
Stefano Masi
Montatore statunitense, nato a New York il 10 novembre 1943. Allievo della grande montatrice Dede Allen, ne ha ereditato la lezione sviluppando la capacità di costruire il [...] In Broadcast news ha curato anche il montaggio dei servizi televisivi visibili sui monitor di scena, modificandone il linguaggio in funzione delle esigenze del film. Abilissimo nella gestione dei sentimenti più intimi dei personaggi, ha saputo dare ...
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Il complesso dei vocaboli e delle locuzioni che costituiscono una lingua, o una parte di essa, o la lingua di uno scrittore, di una scuola, o di un qualsiasi parlante. Anche, l’insieme dei vocaboli comuni [...] i participi divenuti aggettivi o sostantivi, come dilettante, tangente, stretto, dipinto ecc.; i gerundi sostantivati del linguaggio musicale, crescendo, diminuendo ecc.; le forme verbali sostantivate, il credo, un pagherò (vaglia cambiario) e altre ...
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western Genere cinematografico d’avventura che, attraverso le vicende di pionieri, cowboy e fuorilegge, affronta il tema della ‘frontiera’ all’epoca della colonizzazione delle regioni occidentali (West) [...] ; C’era una volta il West, 1968), registi come M. Lupo, S. Corbucci, E. Barboni esasperano fino alla parodia il linguaggio del w., stilizzandone l’uso della violenza e accelerandone il processo di dissoluzione ideologica, cui si assiste in America e ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...