Russell, Ken (propr. Henry Kenneth Alfred)
Daniele Dottorini
Regista cinematografico inglese, nato a Southampton il 3 luglio 1927. Uno degli autori più visionari del panorama inglese, capace di creare [...] abilmente un linguaggio personale trasformando il cinema in uno strumento di liberazione dell'immaginazione e dell'inconscio. Nel 1971 ha ottenuto una nomination all'Oscar per la regia di Women in love (1969; Donne in amore).
Dopo aver studiato al ...
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Brooks, Mel
Francesco Zippel
Nome d'arte di Melvin Kaminsky, regista, sceneggiatore e attore cinematografico statunitense di famiglia ebrea d'origine polacca, nato a New York il 28 giugno 1926. Innovatore [...] del linguaggio comico, B. ha saputo coniugare la tradizione umoristica yiddish con la comicità slapstick degli anni del muto, affermandosi come interprete centrale della commedia farsesca hollywoodiana. Attraverso l'intelligente uso della parodia ha ...
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Bechis, Marco. ‒ Regista e sceneggiatore cinematografico (n. Santiago del Cile 1957), di madre cilena di origine svizzero-francese e padre italiano. È uno dei registi più interessanti del cinema italiano [...] arrivato al cinema quasi casualmente, B. ha mostrato sin dai suoi primi lavori un interesse specifico per un linguaggio filmico capace di visualizzare le forme del vissuto politico ed esistenziale dei personaggi. Tra le sue opere principali vanno ...
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Regista cinematografica (Saint-Mandé, Parigi, 1873 - Mahwah, New Jersey, 1968). Prima donna regista della storia del cinema, ha diretto fino agli anni Venti centinaia di film in Francia e negli USA, innovando [...] spesso tecniche e linguaggio. Dal 1897 diresse per 10 anni la casa di produzione Gaumont. Tra i suoi film: La fée aux choux (1896), che alcuni considerano il primo film di finzione; The violin maker of Nuremberg (1911); The pit and the pendulum (1913 ...
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Allen, Dede
Stefano Masi
Nome d'arte di Dorothea Carothers, montatrice statunitense, nata a Cleveland (Ohio) il 3 dicembre 1925. Negli anni Sessanta e Settanta è stata tra i protagonisti della rivoluzione [...] del linguaggio cinematografico del suo Paese. Vicina all'ambiente del cinema e alla sensibilità dei registi dell'area liberal, è diventata un punto di riferimento per cineasti come Arthur Penn, Sidney Lumet, George Roy Hill. Il suo modo creativo di ...
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SANJINES, Jorge
Daniele Dottorini
Sanjinés, Jorge (propr. Sanjinés Aramayo, Jorge)
Regista cinematografico boliviano, nato a La Paz il 31 luglio 1936. Una delle figure centrali del cinema politico latinoamericano, [...] Escuela Filmica Boliviana), con l'obiettivo di produrre un cinema indipendente e di ricerca, svincolato dalle forme e dai linguaggi del cinema occidentale. Osteggiata dal governo boliviano, la scuola fu costretta a chiudere dopo soli cinque mesi di ...
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Nicchiarelli, Susanna. – Regista, attrice e sceneggiatrice italiana (n. Roma 1975). Compiuti gli studi di regia presso il Centro sperimentale di cinematografia a Roma, nella sua produzione iniziale figurano [...] cortometraggi (La Madonna nel frigorifero, 2002; Il linguaggio dell’amore, 2004; Giovanna Z. Una storia d’amore, 2005), film di animazione (Sputnik 5, 2009) documentari (Ca Cri Do Bo - I diari della Sacher, 2001; Il terzo occhio, 2003; L’ultima ...
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Produttore e regista cinematografico (Parigi 1864 - ivi 1947). Attore nel varietà e nel music-hall, divenne (1900) responsabile della produzione cinematografica della società Pathé Frères, per la quale, [...] anche come regista, sperimentò soluzioni narrative e di linguaggio che influenzarono il genere della commedia, del film drammatico e fantastico nei primi decennî del secolo. Tra i film più significativi di questo autore che contribuì a plasmare il ...
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Ford, Aleksander
Riccardo Martelli
Regista e produttore cinematografico polacco, nato a Łódź il 24 novembre 1908 e morto a Los Angeles il 4 aprile 1980. Benché i suoi film non si siano mai distinti [...] otto zespóły filmowe ("gruppi filmici") in cui era stata suddivisa la Film Polski con la riforma del 1955. Il nuovo linguaggio influenzò in certa misura anche il film di F. Ósmy dzień tygodnia (1958, L'ottavo giorno della settimana), sui problemi ...
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Ejchenbaum, Boris Michajlovič
Pietro Montani
Teorico e storico russo della letteratura e delle arti, nato a Krasni il 4 ottobre 1886 e morto a Leningrado il 24 novembre 1959. Nel 1918 aderì alla Società [...] l'elemento 'linguistico' (da intendere in un'accezione analogica e senza riferimento diretto ai principi della teoria del linguaggio). D'altro lato, però, il discorso cinematografico si serve anche di componenti di senso che, parafrasando un concetto ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...