Didascalia
Alberto Boschi
Una definizione esatta del concetto di d. richiederebbe un inventario esaustivo degli inserti scritturali utilizzati nel corso della storia del cinema. Bisognerebbe in primo [...] nuova arte. Il passo ulteriore verso l'emancipazione del cinema dovrà essere la creazione di film che parlino solo il linguaggio delle immagini" (The photoplay: a psychological study; trad. it. Film. Il cinema muto nel 1916, 1980, p. 109). Negli anni ...
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Cecchi d'Amico, Suso
Marco Pistoia
Nome d'arte di Giovanna Cecchi (sposata con il musicologo Fedele d'Amico), sceneggiatrice cinematografica, nata a Roma il 21 luglio 1914. Tra i maggiori sceneggiatori [...] seppe mettere pienamente a frutto le notevoli doti di osservazione di caratteri e comportamenti, ben rappresentati anche nel linguaggio. Al declinare degli anni Quaranta, comunque, la sua attività aveva già prodotto opere di grande rilievo come Roma ...
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Profondità di campo
Dario Tomasi
La p. di c., o profondità di fuoco (ingl. depth of field), è la distanza tra il punto più vicino e il punto più lontano (rispetto all'apparecchio da ripresa) della scena [...] and technology: history and analysis, London 1983, 1992² expanded edition, passim.
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio racconto analisi, Torino 1995, pp. 204-21.
D. Bordwell, On the history of film style, Harvard 1998.
M. Ambrosini ...
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Sirk, Douglas
Renato Venturelli
Nome d'arte di Hans Detlef Sierck, regista tedesco, di origine danese, nato ad Amburgo il 26 aprile 1897 e morto a Lugano il 14 gennaio 1987. La sua carriera cinematografica, [...] di Venezia, S. dimostrò di volersi lasciare alle spalle la matrice teatrale per sfruttare le caratteristiche del linguaggio cinematografico. Gli altri due film importanti del primo periodo tedesco, interpretati da Zarah Leander, la cantante-attrice ...
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Jaubert, Maurice
Marta Tedeschini Lalli
Compositore francese, nato a Nizza il 3 gennaio 1900 e morto ad Azerailles (Baccarat) il 19 giugno 1940. Considerato uno dei pionieri della musica cinematografica [...] accanto alla musica cinematografica anche generi da concerto, senza per questo creare compartimenti stagni né cesure nel proprio linguaggio. Nella produzione per il cinema non rinunciò mai alla coerenza interna del discorso musicale, basato su uno ...
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Jurgenson, Albert
Stefano Masi
Montatore francese, nato a Parigi il 4 giugno 1929 e morto ivi il 12 giugno 2002. Versatile artigiano del cinema transalpino, si fece apprezzare per le sue qualità nell'assecondare [...] doppio binario della carriera di J. si tradusse nell'adozione di una formula di compromesso, a metà strada fra il linguaggio del cinema classico e il bisogno di rinnovamento della Nouvelle vague. Tipico di questo approccio si rivela il montaggio di ...
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Towne, Robert
Patrick McGilligan
Sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, nato il 23 novembre 1934 a Los Angeles. Autore prolifico capace di affrontare con sensibilità varie tematiche, [...] che devono scortare in carcere un giovane marinaio accusato di furto, fu una grande rivelazione. Film duro e dal linguaggio estremamente sboccato, ma venato di una profonda umanità, ottenne la nomination all'Oscar per la migliore sceneggiatura. Nel ...
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Lindsay, Vachel Nicholas
Daniela Angelucci
Poeta e scrittore statunitense, nato a Springfield (Illinois) il 10 novembre 1879 e morto ivi il 5 dicembre 1931. Autore del primo testo teorico in lingua [...] in virtù della loro immediata comprensibilità, le immagini cinematografiche vengono considerate un 'nuovo geroglifico', un linguaggio fortemente simbolico caratterizzato da un'espressività intuitiva e senza mediazioni. Nel corso della sua indagine, L ...
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Vasil′ev, Sergej Dmitrievič
Mino Argentieri
Regista e sceneggiatore russo, nato a Mosca il 4 novembre 1900 e morto a Leningrado il 16 dicembre 1959. Si deve al film Čapaev (1934; Ciapaiev) la celebrità [...] un racconto che si concludeva romanticamente con la morte dell'eroe e nel quale appariva tradotto in un linguaggio diretto, chiaro e comprensibile la tensione formale che aveva caratterizzato le avanguardie sovietiche anche nel cinema. Non poche ...
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Weiss, Jiří
Regista cinematografico ceco, nato a Praga il 29 marzo 1913 e morto a Santa Monica (California) il 9 aprile 2004. Le sue regie si sono distinte per funzionalità narrativa, versatilità espressiva, [...] in Gran Bretagna) e commedie (Vražda po našem, 1967, Delitto nel nostro stile); ma, legato com'era al linguaggio del passato, rimase sostanzialmente estraneo al movimento rinnovatore della Nová Vlna. Dopo l'invasione sovietica del 1968 si stabilì in ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...