Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] dell’ermeneutica gadameriana. Il fatto che l’ermeneutica consideri la conoscenza come una questione di interpretazione mediata dal linguaggio e dalla tradizione a cui l’interprete stesso appartiene, e che, in tale prospettiva, la stessa verità non ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] popolare: riso, carnevale e festa nella tradizione medievale e rinascimentale, 1979). Teoria e storia, ideologia e linguaggio si intrecciano qui strettamente nella definizione del collegamento tra c. e carnevale, nell'individuazione del carattere ...
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MALLE, Louis (App. IV, ii, p. 381)
Simone Emiliani
Regista cinematografico francese, morto a Beverly Hills (California) il 23 novembre 1995. Due suoi film, Atlantic city (1980) e Au revoir les enfants [...] in modo personale, sperimentando i generi e le forme espressive più diverse e mettendo ogni volta in discussione il proprio linguaggio.
Bibl: Louis Malle par Louis Malle, avec la collaboration de S. Kant, Paris 1978; R. Predal, Louis Malle, Paris ...
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Gassman, Vittorio (propr. Gassmann, Vittorio)
Enzo Siciliano
Attore e regista teatrale e cinematografico, scrittore, nato a Struppa (Genova) il 1° settembre 1922 e morto a Roma il 29 giugno 2000. Personalità [...] o di W. Shakespeare, facendone un personaggio comico, dimezzato nelle capacità espressive, incanaglito e balbuziente, rovesciandolo dal linguaggio aulico al gergo malandrino e beota. Il primattore diventava un carattere: quasi il bagno di sangue di ...
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Giudiziario, film
Mario Sesti
Il processo è stato da sempre il rituale che, forse più di qualsiasi altra espressione dell'esercizio di un potere istituzionale, ha goduto di un'eccezionale attenzione, [...] d'Arc (1927; La passione di Giovanna d'Arco) di Carl Theodor Dreyer, una delle più rinomate espressioni del linguaggio cinematografico come prodotto di un'estetica, di una soggettività e di una creazione artistica destinate a essere successivamente ...
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Delluc, Louis (propr. Louis-Jean-René)
Monica Trecca
Teorico, regista e sceneggiatore francese, nato a Cadouin (Dordogne) il 14 ottobre 1890 e morto a Parigi il 22 marzo 1924. Fondamentale fu il suo [...] autoriale fino a quel momento inedita nell'ambito della prassi cinematografica, mentre la possibilità di esprimersi attraverso un linguaggio delle immagini debitamente scelte e poste in rapporto tra loro mediante il montaggio (parola che tra i primi ...
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Bellocchio, Marco
Daniela Turco
Regista cinematografico, nato a Piacenza il 9 novembre 1939. L'orizzonte dei conflitti familiari, lo spazio e il tempo della parola, il gioco libero e impervio della [...] al limite estremo. Con Il sogno della farfalla (1994) B. ha tematizzato nodi complessi, in primo luogo quello del linguaggio ‒ il protagonista, un attore, non parla per scelta volontaria, se non attraverso le parole dei testi, sul palcoscenico ‒ e ...
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Palombella rossa
Mario Sesti
(Italia/Francia 1989, colore, 89m); regia: Nanni Moretti; produzione: Nanni Moretti, Angelo Barbagallo per Sacher/Palmyre; sceneggiatura: Nanni Moretti; fotografia: Giuseppe [...] sensibile che negli altri film e più nevrotica delle altre idiosincrasie morettiane è l'attenzione alle forme e all'uso del linguaggio. Il cinema del regista non ha mai cessato di scandalizzarsi per il modo in cui le parole non aderiscono alle cose ...
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Fiorda, Nuccio (propr. Giuseppe)
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Civitanova del Sannio (Isernia) il 17 febbraio 1894 e morto a Roma il 14 dicembre 1975. Musicista di vasti orizzonti culturali, legato [...] M. Labroca). Il gusto della sperimentazione lo spinse a misurarsi, già prima dell'avvento del sonoro, con il linguaggio cinematografico: nel periodo del muto diresse le orchestre di varie sale romane, eseguendo nel corso delle proiezioni motivi da ...
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Jessner, Leopold
Melania G. Mazzucco
Regista teatrale e cinematografico tedesco, nato a Königsberg (Prussia Orientale) il 3 marzo 1878 e morto a Hollywood il 13 dicembre 1945. Fu uno dei più innovativi [...] alla recitazione convulsa ed espressionistica degli attori e ai giochi di luci e ombre, meno al nuovo linguaggio cinematografico, di cui intuì, ma non approfondì, le potenzialità. Doppiamente vittima delle campagne denigratorie dei nazionalisti e ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...