Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] suoi occhi.Nel cinema il punto di vista non è solo un espediente narrativo, ma è inerente alla struttura e alla forma del linguaggio cinematografico stesso. Infatti c'è sempre un punto in cui si trova la cinepresa, e questo fa del punto di vista uno ...
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Multimediali, sistemi
Paolo Marocco
Il termine multimediale si riferisce a sistemi aggregativi di media differenti, o comunque di oggetti appartenenti a sorgenti e dispositivi di natura eterogenea, [...] ma per le forme stesse di messa in scena. Tra queste emergono il piano-sequenza (ritornato ad affermarsi nel linguaggio cinematografico) e la soggettiva, che in questo caso definisce una partecipazione attiva all'azione, e quindi un'identificazione e ...
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Gangster film
Renato Venturelli
Genere cinematografico incentrato sulle imprese di criminali abituali, che svolgono attività illegali facendo ricorso a metodi violenti. Nel suo schema più tradizionale, [...] da un montaggio energico e da una fotografia molto contrastata. I modelli letterari erano per lo più legati al linguaggio e alle testimonianze del mondo giornalistico, da cui proveniva uno scrittore fondamentale come W.R. Burnett, ma ben presto ...
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8 1/2
Mario Sesti
(Italia/Francia 1962, 1963, bianco e nero, 138m); regia: Federico Fellini; produzione: Angelo Rizzoli per Cineriz/Francinex; soggetto: Ennio Flaiano, Federico Fellini; sceneggiatura: [...] a passo di marcetta.
Considerato alla stregua di quei capolavori della letteratura contemporanea in cui la difficoltà di trovare un linguaggio e il senso dell'arte diventano l'oggetto stesso dell'opera, 81/2 figura spesso al primo posto tra i ...
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FUSCO, Giovanni
Carla Papandrea
Nato a Sant'Agata dei Goti (Benevento) il 10 ott. 1906 da Carlo e da Teresa Folena, fratello di Tarcisio, futuro direttore d'orchestra, studiò al conservatorio di musica [...] : raggiunse infatti risultati particolarmente significativi, scrivendo colonne sonore di singolare suggestione in cui usava un linguaggio personale che si sottraeva ai procedimenti compositivi tradizionali quali il sincronismo e il tematismo. Così in ...
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Gerasimov, Sergej Apollinarievič
Daniele Dottorini
Regista e attore cinematografico russo, nato a Zlatoust (Russia) il 21 maggio 1906 e morto a Mosca il 28 novembre 1985. Uno dei primi esponenti del [...] caratterizzata dalla formazione alla FEKS, con particolare attenzione alla recitazione degli attori vista come elemento imprescindibile del linguaggio filmico. Sin da Ljublju li tebja? (1934, Ti amo?), il primo film diretto interamente da G., sui ...
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È lo Stato più vasto tra quelli dell’America Meridionale interamente compresi entro la zona temperata australe. Confina a O con il Cile, a N con la Bolivia e il Paraguay, a E con il Brasile e l’Uruguay; [...] dagli anni 1960, un folto gruppo di autori che indagano le problematiche della scrittura e i limiti delle tecniche narrative e del linguaggio (M. Denevi, A. Rivera, H. Bianciotti).
Nel campo della poesia, l’opera di E. Molina e O. Orozco, nata dall ...
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Naruse, Mikio
Dario Tomasi
Regista cinematografico e sceneggiatore giapponese, nato a Tokyo il 20 agosto 1905 e morto ivi il 2 luglio 1969. Quasi coetaneo di Mizoguchi Kenji e Ozu Yasujirō, N. ha faticato [...] tipico del cinema giapponese dell'epoca, con angolazioni insolite e frequenti movimenti di macchina, negli anni Cinquanta il suo linguaggio si prosciugò, si fece più lineare, per permettere allo spettatore di cogliere con l'attenzione dovuta i gesti ...
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Makhmalbaf, Mohsen
Massimo Causo
Regista, sceneggiatore e montatore cinematografico iraniano, nato a Teheran il 29 maggio 1957. Il suo cinema, scaturito dal contatto diretto con le prime esperienze [...] volti delle migliaia di semplici persone accorse a Teheran per sostenere un provino per un suo film.
Ormai padrone di un linguaggio in grado di mettere in correlazione la realtà storica, culturale e sociale del suo Paese, M. nella seconda metà degli ...
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Hu, King (propr. Hu Jinquan)
Alberto Pezzotta
Regista cinematografico, sceneggiatore e montatore cinese, attivo a Hong Kong e Taiwan, nato a Pechino il 29 aprile 1932 e morto a Los Angeles il 14 gennaio [...] , ingl. Come drink with me) si segnalò come un innovatore nel genere delle arti marziali e come il creatore di un linguaggio destinato a lasciare un segno nel cinema di Hong Kong; successivamente in Longmen kezhan (1967, ingl. Dragon gate inn) e Xia ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...