TARKÓVSKIJ, Andrej Arsen'evič
Gian Luigi Rondi
Regista del cinema sovietico, nato a Zavrož'e (Ivanovo) il 4 aprile 1932. Nel 1962, il suo saggio di diploma all'Istituto di cinematografia di Mosca, il [...] tecniche narrative insolite, su un bambino travolto dalla guerra. Cui segue, sulla stessa linea, ma anche con una maggiore libertà di linguaggio e una coralità così fiammeggiante da ricordare per un verso i film di Eisenstein e per un altro quelli di ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] d'un été; l'ultimo è quello dove il cineasta riflette sul proprio operato, mettendosi in questione e mettendo in questione il linguaggio che impiega, e con ciò stesso la 'realtà' di ciò che filma, come nel caso di Godard e Marker. Si potrebbe anche ...
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Espressionismo
Leonardo Quaresima
Le origini dell'Espressionismo
Con il termine Espressionismo si indica l'orientamento artistico che si diffuse nella seconda metà degli anni Dieci nell'Europa centrale, [...] 1906-07), di R.J. Sorge (Der Bettler, 1912) e di W. Hasenclever (Der Sohn, 1914), con l'estrema semplificazione del linguaggio e dell'azione, a vantaggio di una gestualità esasperata, con la messa in scena di temi 'archetipici', come il rapporto tra ...
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Chandler, Raymond (propr. Raymond Thornton)
Francesco Di Pace
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a Chicago il 23 luglio 1888 e morto a La Jolla (California) il 26 marzo 1959. Per le sue creazioni [...] analisi e cura dei dettagli, il mondo corrotto delle metropoli statunitensi, dai bassifondi ai quartieri alti, utilizzando un linguaggio crudo e realistico adatto a creare atmosfere cupe, torbide e angoscianti, in cui si muovono personaggi inquieti e ...
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Vlad, Roman
Ermanno Comuzio
Compositore, naturalizzato italiano, nato a Cernăuţi (od. Černovcy, Ucraina) il 29 dicembre 1919. Pianista, autore, critico, musicologo, nonché insegnante e organizzatore: [...] quantità di musica da camera, per orchestra, per il teatro, per la radio, ha realizzato questi lavori in un linguaggio che, pur non legato a schemi, risulta attento alle conquiste del postespressionismo e della modernità. Ha scritto inoltre numerosi ...
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Carax, Leos
Giona Antonio Nazzaro
Nome d'arte di Alexandre Oscar Dupont, regista, sceneggiatore e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 22 novembre 1960. Cineasta visionario, C. è riuscito [...] , in un momento storico di delicata transizione del pensiero cinematografico nazionale, ha riaffermato con forza una purezza del linguaggio che ha conquistato la critica militante in primo luogo rappresentata dai "Cahiers du cinéma".
Dopo gli inizi ...
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Regista teatrale e cinematografico inglese (Londra 1925 - Parigi 2022), esordì giovanissimo nella regia teatrale con il Doctor Faustus di Marlowe (1943), imponendosi come acuto interprete del teatro di [...] . Grotowski e del Living Theatre di J. Beck, sono state sperimentate le possibili applicazioni teatrali di un linguaggio non significante, improvvisato e massimamente gestualizzato (Orghast, 1971; Les Iks, 1975; Ubu roi, 1977; Mahābhārata, 1985; Woza ...
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Cannes, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Il Festival international du film di Cannes, uno dei festival cinematografici più famosi nel mondo, è riuscito negli anni ad affermare il proprio prestigio [...] prix al crudo Le salaire de la peur (Vite vendute); nel 1957 nella selezione francese si distinse la novità di linguaggio di un documentario come Toute la mémoire du monde di Alain Resnais.
Scoperte del decennio furono le cinematografie degli altri ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] , porta la data del 1903.
Questa narratività nascente, a mezza strada fra romanzo e teatro, suscitò alcuni problemi tecnici e di linguaggio. Su un palcoscenico si dà una visione coerente, e un tempo piano e sintetico su cui l'occhio e la sagacia ...
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Attore e regista teatrale e cinematografico di avanguardia italiano, nato a Campi Salentina (Lecce) nel 1937. Ha esordito con successo in teatro nel 1959 come protagonista del Caligola di Camus, ha quindi [...] di meno, 1973) deformando e attualizzando, attraverso l'inserimento di elementi del suo teatro, la specificità del linguaggio cinematografico. Riprendendo l'attività teatrale dopo questa parentesi (Nostra Signora dei Turchi, 1973; La cena delle beffe ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...