Regista cinematografico e teatrale romeno (Tarutino, Bessarabia, od. Moldavia, 1933 - Bucarest 2018). Irruento esponente del rinnovamento del cinema romeno negli anni Sessanta, ha introdotto nella produzione [...] la ora şase («Domenica alle sei», 1965), storia tragica di un amore nel periodo della Resistenza, raccontato col linguaggio della nouvelle vague, seguito da Reconstituirea («La ricostruzione», 1969), angosciante e kafkiana ricerca della verità al di ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] realismo del Medio Regno trova piena realizzazione nelle teste scalpellate di Sesostri III o di Amenemhat III. Lo stesso linguaggio appartiene alle magnifiche sfingi di Tanis, usurpate in seguito dagli Hyksos che vi iscrissero i loro nomi. Non manca ...
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Rossellini, Renzo
Marta Tedeschini Lalli
Compositore italiano, nato a Roma il 2 febbraio 1908 e morto a Montecarlo il 13 maggio 1982. Fratello minore del regista Roberto, si dedicò al cinema fin dagli [...] musica in sé. Dopo le prime prove con La guerra (1956) e Il vortice (1958), è da ricordare la svolta stilistica di Il linguaggio dei fiori (1963), con libretto di R. tratto da F. García Lorca e, tra le ultime opere, La reine morte (1973). Compose ...
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Claudel, Philippe. – Scrittore e regista francese (n. Dombasle-sur-Meurthe 1962). Ha esordito nella scrittura con il testo Meuse l’oubli (1999), raggiungendo un vasto successo di pubblico e di critica [...] Toraja (2016; trad. it. Il romanzo del corpo e del cuore, 2016). C. ha sperimentato anche, con felici esiti, il linguaggio cinematografico, dirigendo le pellicole Il y a longtemps que je t'aime (2008), ...Non ci posso credere (2011), Avant l'hiver ...
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Surrealismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema surrealista
Il primo Manifeste du Surréalisme fu pubblicato a Parigi, presso le Éditions du Sagittaire, nell'ottobre 1924. Fra le molte [...] parla di cinema, ma non v'è dubbio che l'espressione "in qualsiasi altro modo" non esclude il cinema come nuovo linguaggio. Nel secondo Manifeste, pubblicato nel 1930, Breton scrisse infatti: "[…] il meccanismo logico della frase si mostra, di per sé ...
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Akerman, Chantal
Daniela Turco
Regista cinematografica belga, di famiglia ebrea, nata a Bruxelles il 6 giugno 1950. La A. ha compiuto un percorso che, soprattutto agli esordi, si è intrecciato con quello [...] e sui corpi messi in scena, il trattamento del tempo filmico, ha contribuito a tracciare la mappa di un nuovo linguaggio espressivo.
Figlia di piccoli commercianti ebrei di origine polacca ‒ la madre Natalia fu internata ad Auschwitz ‒ la A., che da ...
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Room, Abram Matveevič
Regista e sceneggiatore cinematografico russo, nato a Vilnius (od. Lituania) il 28 giugno 1894 e morto a Mosca il 26 luglio 1976. Appartiene alla generazione dei maestri dell'avanguardia [...] ne vozvraščaetsja (1930, Il fantasma che non ritorna). Nell'era staliniana perse progressivamente la propria autonomia di linguaggio, e dopo la Seconda guerra mondiale divenne uno dei rappresentanti della cinematografia ufficiale.
Proveniente da una ...
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Canudo, Ricciotto
Alberto Boschi
Teorico e critico cinematografico, nato a Gioia del Colle (Bari) il 2 gennaio 1877 e morto a Parigi il 10 novembre 1923. Poeta, drammaturgo, romanziere, saggista e instancabile [...] non si può non riconoscergli il merito di avere intuito in anticipo, insieme a pochissimi altri, le potenzialità del linguaggio cinematografico, in un'epoca in cui il nuovo mezzo era visto dai più come un dispositivo meccanico, un'impresa commerciale ...
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Regista e produttore cinematografico statunitense (n. Detroit 1939). Dopo alcuni film di buon livello, come You're a big boy now (Buttati, Bernardo!, 1966) e The rain people (Non torno a casa stasera, [...] ); The cotton club (1984); Peggy Sue got married (1986); Tucker (1988). L'interesse di C. per la sperimentazione di nuovi linguaggi e tecnologie (One from the heart, Un sogno lungo un giorno, 1982; Rumble fish, Rusty il selvaggio, 1983) è alla base ...
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Stato dell’America Meridionale. Confina a NO con il Panama, a SO con l’Ecuador, a S con il Perù, a SE con il Brasile, a E e NE con il Venezuela; ha in tutto 5240 km di frontiere terrestri e 2900 km di [...] in M. Ordóñez e di M.M. Carranza. Non manca tuttavia chi, come H. Alvarado Tenorio o H. Socarrás, ha abbandonato il linguaggio profetico della ribellione e del rifiuto per una poesia ironica, in cui l’umorismo relativizza la realtà e la ricolloca nei ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...