SOLANAS, Fernando Ezequel
Lorenzo Quaglietti
Regista cinematografico argentino, nato a Olivos (Buenos Aires) il 16 febbraio 1936. Abbandonati gli studi di giurisprudenza, si dedica alla musica, al teatro [...] -63: i documentari Seguir andando e Reflexión ciudadana, che gli consentono d'impadronirsi della tecnica e del linguaggio cinematografico, da usare a fini di agitazione politica secondo le teorie elaborate dal collettivo Cine Liberación, del quale ...
Leggi Tutto
Debenedetti, Giacomo
Paola Frandini
Saggista, critico letterario, scrittore e critico cinematografico, nato a Biella il 25 giugno 1901 e morto a Roma il 20 gennaio 1967. Una delle personalità più eminenti [...] D. andò delineando il rapporto più stretto e fattivo con questa forma d'arte, ma l'attenzione al linguaggio cinematografico non si spense nella maturità, anzi servì da confronto negli scritti più tardi quali il saggio testamentale Commemorazione ...
Leggi Tutto
Lewis, Jerry
Stefano Della Casa
Nome d'arte di Joseph Levitch, attore e regista cinematografico statunitense, nato a Newark (New Jersey) il 16 marzo 1926. Ha dato al cinema internazionale un contributo [...] force, ma anche come regista consapevole della forza visuale del grande schermo e lucidamente in grado di piegarne il linguaggio, con un azzardo quasi sperimentale, a una comicità a tratti perfino dolorosa, appartenuta in passato solo a Buster Keaton ...
Leggi Tutto
Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] tipi di testi, ognuno in più versioni; quella a cui in genere ci si riferisce è in 12 parti, scritta in un linguaggio misto di parole ed elementi in puro giapponese e altri di derivazione cinese; nella sua versione popolare era declamato da monaci ...
Leggi Tutto
SNITKE, Alfred Garrievic
Marta Tedeschini Lalli
Šnitke, Alfred Garrievič (noto anche nell'adattamento tedesco Schnittke, Alfred)
Compositore russo, nato a Engel′s il 24 novembre 1934 e morto ad Amburgo [...] sostentamento specie nei periodi di contrasto con gli organismi culturali ufficiali del suo Paese, pur proponendo un linguaggio musicale più semplificato rispetto alle opere per il concerto, Š. profuse la ricchezza della propria riflessione artistica ...
Leggi Tutto
Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] dodicesima notte. Questa qualità, così evidente in teatro, risulta ancor più accentuata nel cinema, proprio come conseguenza di un linguaggio che è prevalentemente visivo, e che si avvale di primi e primissimi piani (close-up), di dettagli che danno ...
Leggi Tutto
Pawlikowski, Pawel. – Regista e sceneggiatore polacco (n. Varsavia 1957). Apprezzato autore di documentari televisivi quali i pluripremiati From Moscow to Pietushki (1992), Dostoevsky's travels (1991) [...] rispettivamente nel 2001 e nel 2005, P. si dimostra attento indagatore della psiche umana, che mette in scena con un linguaggio asciutto e poetico e con un taglio visivo austero e quasi epico. Dopo una non felicissima escursione nel thriller con la ...
Leggi Tutto
Cina
Marco Pistoia
Cinematografia
Origini e primi sviluppi
Fatta eccezione per alcuni brani di uno spettacolo dell'Opera di Pechino (Dingjun shan, Il monte Dingjun, pièce teatrale interpretata dal celebre [...] il passato serve per il futuro, pp. 79-86 e di Zhang Nuanxin, Li Tuo, Il cinema cinese e l'evoluzione del linguaggio cinematografico, pp. 87-100).
Le cinéma chinois, éd. M.-C. Quiquemelle, J.-L. Passek, Paris 1985.
Il nuovo cinema cinese, a cura ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del regista Maximilian Oppenheimer (Saarbrücken 1902 - Amburgo 1957). Attore e regista teatrale, avvicinatosi al cinema nel 1930, si fece presto notare con Liebelei (Amanti folli, 1932), un [...] , dove riparò nel 1941, e di nuovo in Europa dagli anni Cinquanta. Tra i suoi film, notevoli per il personalissimo linguaggio scenico e per l'analisi dei sentimenti e dei personaggi femminili: La signora di tutti (1934); Letter from an unknown woman ...
Leggi Tutto
Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] esplicito anche in studi recenti. È il caso, per es., del saggio di N. Burch dedicato alle "origini del linguaggio cinematografico", in cui l'autore scrive: "Con l'avvento del suono sincronizzato il cinema, nella sua dimensione culturale, guadagnò ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...