Aristarco, Guido
Monica Trecca
Teorico, critico e storico del cinema, nato a Mantova il 17 ottobre 1918 e morto a Roma l'11 settembre 1996. Tra i principali esponenti della cultura cinematografica in [...] canto, però, lo studioso ben presto denunciò il divario che avvertiva tra i principi teorici e la ricerca stilistica e di linguaggio, ritenendo che non vi fosse alcun film "eccetto La terra trema di Visconti, che ponesse la questione della lotta di ...
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North, Alex
Marta Tedeschini Lalli
Compositore statunitense, di origine russa, nato a Chester (Pennsylvania) il 4 dicembre 1910 e morto a Los Angeles l'8 settembre 1991. Unico musicista ad aver mai [...] arco di una quarantina d'anni, N. confermò a più riprese questa tendenza all'innovazione, pur all'interno di un linguaggio musicale di tipo tradizionale, sinfonico e cameristico. Più che su grandi temi, o sulla tecnica del leitmotiv, le sue partiture ...
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Uher, Štefan
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico slovacco, nato a Prievidza (Slovacchia) il 4 luglio 1930 e morto a Bratislava il 29 marzo 1993. Autore di Slnko v síeti (1962, Il sole nella rete) [...] inaugurò la Nová Vlna, contribuì al rinnovamento del cinema cecoslovacco, sperimentando nuovi modelli narrativi e un nuovo linguaggio filmico in opere spesso incentrate su storie di adolescenti che affrontano crisi esistenziali. Nel 1983 il suo film ...
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Compositore italiano (Roma 1928 - ivi 2020). È universalmente considerato uno dei massimi autori della musica cinematografica, alla quale ha dato il suo notevole contributo nell'arco di quarant'anni con [...] , sia per il tipo di attività (arrangiatore, compositore, esecutore e direttore) sia per i generi praticati, elaborando un linguaggio efficace sul piano drammaturgico e al tempo stesso originale e innovativo sul piano musicale. Nelle innumerevoli ...
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Regista e critico cinematografico svedese (n. Stoccolma 1938). Redattore della rivista cinematografica Chaplin (1964-72), ha esordito nella regia con il cortometraggio Letitia (1964), cui hanno fatto seguito, [...] väggen (The White Wall, 1975), Vad hände katten i råttans år? (1985). La cifra stilistica di B. è un linguaggio nitido e intenso che scandaglia con sensibilità i nodi problematici dell’esistenza, lo stesso che anima la produzione documentarista cui ...
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Soggettiva
Elena Dagrada
Per soggettiva si intende un'inquadratura o un insieme di inquadrature che rappresentano sullo schermo ciò che vede un personaggio, come è supposto vederlo quel personaggio, [...] ha dominato il dibattito svoltosi in Italia e in Francia tra Christian Metz e Francesco Casetti (sulle cui posizioni v. linguaggio del cinema e sguardo).
Anche in seguito a questo dibattito, preceduto da studi e verifiche puntuali, è divenuta sempre ...
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Jutkevič, Sergej Iosifovič
Daniele Dottorini
Regista cinematografico russo, nato a San Pietroburgo il 28 dicembre 1904 e morto a Mosca il 23 aprile 1985. Attivo sin dall'epoca del muto, attraversò in [...] estetico-ideologici del realismo socialista, non abbandonando mai l'impegno per una continua rielaborazione teorica e pratica del linguaggio filmico. Ottenne il Premio di Stato nel 1940 per Jakov Sverdlov, nel 1947 per il documentario Molodost′ našej ...
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Bitzer, Billy (propr. Johann Gottlieb Wilhelm)
Stefano Masi
Operatore cinematografico statunitense, nato a Roxbury (Massachusetts) il 21 aprile 1872 e morto a Hollywood il 29 aprile 1944. La sua intensa [...] fra un regista e il suo operatore. Insieme sperimentarono molti dei procedimenti che ancora costituiscono la base del linguaggio cinematografico: la luce diffusa negli esterni, il controluce, l'uso dei filtri nei primi piani, l'utilizzazione dinamica ...
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Stato insulare dell’America Centrale; comprende l’isola omonima (105.007 km2), la Isla de la Juventud (2411 km2) e circa 1600 isole e isolotti, tra cui l’arcipelago di Camagüey e quello dei Canarreos. [...] e la poesia cubana di quegli anni fu J. Lezama Lima, poeta complesso e innovatore, capace di fondere nei suoi versi i linguaggi e gli stili più vari. Le sue intuizioni e premesse trovarono seguito, seppure in direzioni diverse, nell’opera di E. Diego ...
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Regista e attivista iraniano per i diritti umani (n. Shiraz 1972). Dopo aver studiato sociologia all'Università di Shiraz e la formazione in montaggio cinematografico nell'ateneo di Teheran, ha debuttato [...] del sistema carcerario iraniano. I temi della repressione e della deriva sociopolitica del Paese, talora sublimati in un linguaggio allegorico ed evocativo, sostanziano la sua produzione successiva, della quale si citano qui Jazireh ahan (L'isola di ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...