PASCOLETTI, Cesare
Alessandra Capanna
PASCOLETTI, Cesare. – Nacque a Povoletto, in provincia di Udine, il 1° dicembre 1898, da Francesco, veterinario, e da Ida Dreossi, maestra elementare.
Si trasferì [...] -35) e del palazzo Fincosit in via Fieschi (1936-38), un grande edificio posto all’angolo dell’isolato che adotta il linguaggio razionalista nella sua declinazione romana.
Nel mese di agosto del 1932 sposò Marianna d’Este, modista, e nel 1933 nacque ...
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LOGOTETA, Giuseppe
Pasquale Matarazzo
Nacque a Reggio Calabria il 12 ott. 1758 da Vincenzo e da Laura Del Giudice, provenienti da due famiglie locali. Dopo primi studi irregolari e una breve permanenza [...] provenienti dalla Francia - in special modo dalle logge di Marsiglia - e mutuavano il modello organizzativo e il linguaggio rivoluzionario dei clubs repubblicani, il L. radicalizzò le sue posizioni a sostegno di più incisive riforme economiche e ...
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GIACOMO di Nicola da Recanati
Mauro Minardi
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore, originario di Recanati, attivo in area marchigiana nel XV secolo.
La prima notizia relativa [...] di G. nei fatti del tardogotico marchigiano di impronta costiera. All'apertura di questo decennio un primo aggiornamento del suo linguaggio è infatti visibile nella predella costituita da più episodi della Vita di s. Giacomo, di cui si sono sinora ...
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GRANDINETTI (Grandinetti Mancuso), Maria
Monica Grasso
Nacque il 27 ag. 1891 a Soveria Mannelli (Catanzaro) da Giovanni, agrimensore, e Angelina Maruca. Nel 1902 si trasferì con la famiglia a Napoli [...] a colori.
La primissima produzione pittorica, forse presente alle mostre romane del 1914, si caratterizza per un linguaggio tardoromantico, sentimentale e conformista, rappresentato da alcuni ritratti femminili (tavv. III s.). A questa dovette presto ...
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CARDILE, Enrico
Francesco Del Beccaro
Nacque a Messina il 19 marzo 1884 da Salvatore, impiegato, e da Santa Barbera. Ultimo di sette figli, fece studi tecnici, di ragioneria, sebbene la sua vocazione [...] Cannizzaro), Il Carme imperiale (ibid. 1904) e I Canti (ibid. 1907), dove si colgono evidenti progressi in fatto di linguaggio poetico.
Nell'ambito del clima decadente, l'idealismo del C. accoglie spesso motivi insoliti nella poesia di tale corrente ...
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CRISTOFORO di Iacopo (Cristoforo da Bologna)
Serena Padovani
Di questo pittore ("alias el biondo pictor", come viene chiamato in un documento bolognese dell'anno 1410) le fonti, a cominciare dal Vasari [...] 1974), va presa in considerazione la figura dello Pseudo-Iacopino, i brani ritrovati in S. Giacomo Maggiore presentano il linguaggio di C. ormai chiaramente individuabile e maturo. La matrice vitalesca viene rallentata in un racconto più prosaico, ma ...
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BOGGIANI, Guido
Paolo Venturoli
Nacque a Omegna (Novara) il 25 sett. 1861 da Giuseppe e da Adele Gené. Nell'anno 1878 s'iscrisse all'Accademia di Brera, dove rimase per circa due anni; passò successivamente [...] di carattere geografico, culturale e linguistico, particolarmente valide queste ultime, avendo il B. approfondito la conoscenza del linguaggio degli indigeni, come dimostra il suo Vocabolario dell'idioma guaná (1895).
Nel 1900 infine raccolse i suoi ...
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PANSINI, Eduardo
Mariantonietta Picone Petrusa
(Edoardo). – Nacque a Piazza Armerina (Enna) il 30 settembre 1886 da Adolfo, titolare di una tipografia storica, e da Grazia D’Urso. Registrato all’anagrafe [...] cui conclusione obbligata è la decadenza senile, presenta caratteristiche che sarebbero diventate tipiche di Pansini: fondata su un linguaggio che ha consonanze con la salda struttura disegnativa e il plasticismo di Ettore Tito, richiama a tratti il ...
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COLTELLACCI, Giulio
Francesca Pagnotta
Nacque a Roma il 12 apr. 1916 da Italo Roberto e da Ida Colasanti, in una famiglia originaria di Palestrina. Contro la volontà dei suoi parenti, che lo volevano [...] ricostruzione filologica mirava a cogliere lo spirito della commedia, l'atmosfera di un'epoca, traducendoli in un linguaggio contemporaneo. A volte prevaleva il realismo, altre volte venivano inseriti elementi astratti e surreali, giochi di pieni ...
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LUPPI, Ermenegildo
Francesca Franco
Nacque a Modena il 21 ott. 1877 da Giovanni e da Barbara Resta. Intorno al 1897 si iscrisse all'Accademia di belle arti della sua città, dove divenne allievo dello [...] all'eclettismo tardottocentesco. I lavori degli anni immediatamente successivi testimoniano invece una personale rielaborazione del linguaggio verista d'intonazione sociale, attraverso una plastica sintesi giocata sull'accentuazione di pochi tratti ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...