GRAMMORSEO, Pietro
Simone Baiocco
Pittore fiammingo originario di Mons (capoluogo dello Hainaut, nell'odierno Belgio) noto, attraverso opere firmate e documenti, solamente per la sua attività piemontese, [...] evidenziano come il pittore, pur entrando in stretto rapporto con la famiglia Spanzotti, fosse portatore di un linguaggio autonomo, fortemente innovativo rispetto a Martino Spanzotti (tuttora non si conosce alcuna opera certa di Francesco); tale ...
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BROCARDO, Antonio
Claudio Mutini
Nacque a Venezia nei primi anni del sec. XVI. Suo padre, Marino, era medico abbastanza noto in città. La famiglia non era nobile; godeva però fama onorevole a Venezia [...] scritte da Padova, mentre il B. frequentava ancora il circolo dei vecchi condiscepoli. L'ultima di tali lettere indulge al linguaggio furbesco, in cui sembra che il B. fosse così versato da comporvi un "capitolo". Si attribuisce anche al B. una ...
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CAMETTI, Ottaviano
Ugo Baldini
Nacque a Gattinara il 4 nov. 1711 da Pietro Antonio e da Veronica Filippone. Compiuti gli studi secondari, decise di darsi alla vita ecclesiastica, e a diciannove anni [...] testo del Grandi, validissimo quando era stato composto, non rispondeva più alle mutate condizioni dell'insegnamento e dello stesso linguaggio scientifico, e che perciò, più che di commercio, aveva bisogno di una radicale risrutturazione. Tale fu il ...
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DELLA VALLE, Battista (Giovanni Battista)
Maria Muccillo
Nacque a Venafro (Isernia), come si desume dalla dedica della sua opera a Enrico Pandone dove si definisce "humil servidor Battista della Vale [...] mezzi linguistici, nel pieno rispetto della verità e nella convinzione della loro grande utilità pratica. Scritta dunque con un linguaggio semplice e accessibile, l'opera dei D. mira ad interessare tanto il pubblico colto che quello, assai più vasto ...
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GLORIA, Giovanni
Lorenzo Finocchi Ghersi
Nacque a Padova nel 1684. Probabilmente figlio dell'intagliatore Girolimo Gloria (Sartori), attivo per la basilica del Santo nel 1720, dovette formarsi anch'egli [...] Longhena. In un insieme in cui la gradevolezza delle linee decorative è prova di una sicura padronanza del linguaggio tardobarocco, per altro stigmatizzato da G. Valentinelli a metà Ottocento perché "non del tutto rispettoso delle regole classiche ...
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DORIA PAMPHILI LANDI, Alfonso
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 25 sett. 1851, dal principe Filippo Andrea e da Mary Talbot, e assunse con il titolo nel 1890, alla morte del fratello Giovanni Andrea, [...] fu particolarmente attivo, suscitando l'ostilità del presidente D. Farini.1 che stigmatizzava il distacco degli alti ceti romani dal linguaggio politico e parlamentare del paese. Il D. rimase un personaggio di corte: in tale veste aveva continuato la ...
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MANCINI, Lorenzo
Francesca Brancaleoni
Nacque a Firenze il 18 ag. 1776, dal conte Pietro e da Adola Ridolfi Fedini da Ponte. Dall'età di sei anni studiò privatamente latino, francese, geografia e storia, [...] i latini nel tradurre i greci, e gl'italiani nel volgarizzare i primi e i secondi (Firenze 1839); Del linguaggio poetico (ibid. 1840), pubblicata insieme con i dieci Sonetti astronomici. Considerazioni diverse sulla pronunzia delle lingue dotte e del ...
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BALLERINI, Raffaele
Egidio Papa
Nacque a Medicina (Bologna) il 17 maggio 1830. A otto anni passò nel collegio arcivescovile di Bologna, retto da un suo prozio, mons. C. Tartaglia, e vi rimase fino a [...] a puntate su La Civiltà Cattolica durante il 1862, essendo suddito pontificio; si può quindi comprendere il tono del linguaggio nei confronti del governo piemontese, che fra il 1863 e il 1864 aveva fatto sequestrare a Bologna i fascicoli della ...
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DE MUTI (Mutis)
Elvio Lunghi
Pittori attivi in Umbria tra il XV e il XVI secolo figli di Giacomo.
Feliciano nacque attorno alla metà del XVI secolo; nel luglio 1473 dipinse ad Assisi le armi del pontefice [...] maniera del Mezzastris e del Lippi spoletino, ed i coevi monocromi di S. Anna, dove la conversione al nuovo linguaggio può dirsi completa.
Valerio nell'agosto 1473 era impegnato ad Assisi a dipingere sulle porte della città insegne del cardinale ...
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GARGIULO, Terenzio
Elisabetta Di Pietrantonio
Francesca Scaglione
Nacque il 23 nov. 1903 a Torre Annunziata (Napoli), da Gaspare e Concetta Romano. Compì gli studi musicali presso il conservatorio [...] , e cioè nelle tre sinfonie, nella Serenata n. 1 (1961) per clarinetto, pianoforte, percussioni e archi, concepita in linguaggio seriale libero, e nel Concertino (1956) per oboe e archi. Quest'ultimo è particolarmente significativo del modo in cui il ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...