FONTANA, Pietro
Giorgio Marini
Primogenito di Giacomo, architetto, e di Elisabetta Crescini, nacque a Bassano del Grappa il 27 marzo 1762 (Bassano, Archivio di S. Maria in colle). La ricostruzione della [...] abbinavano con uso meditatissimo del taglio incrociato l'impiego di acquaiorte e bulino, nella messa a punto di un linguaggio tecnico in grado di esprimere tutte le sfumature della traduzione pittorica, lo studio del Volpato rappresentava al contempo ...
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LAZZONI, Giovanni
Cristiano Giometti
Capostipite di una famiglia di scultori carraresi la cui attività si svolse prevalentemente in Toscana, a Roma e nel Ducato di Modena a partire dalla seconda metà [...] scena dominata dalla possente figura del risorto in cui lo scultore si misurava con una prima e organica rielaborazione del linguaggio barocco di stampo algardiano. Tutti i rilievi del ciclo furono completati entro il 1649 e valsero a ciascun artista ...
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BARBERI (Barbieri, Barberio, de Barbera, Barberius), Giovanni Luca
Filippo Liotta
Procuratore fiscale e ufficiale della cancelleria o, come egli stesso si definisce, "Magister riotarium regie Cancillarie", [...] (nell'accezione di luogo principale, fondamentale), il Capibrevio - o secondo la corrispondente voce castigliana Cabreo,entrata nel linguaggio delle nostre fonti - si può definire il gran libro della feudalità sicìliana. Vi sono descritti, infatti ...
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LUINI, Aurelio
Pietro Marani
Figlio di Bernardino e di Margherita Lomazzo, nacque a Milano nel 1530.
Quarto figlio di Bernardino, era fratello di Tobia, Evangelista e Giovan Pietro. Lavorò con quest'ultimo, [...] .
La formazione del L. è incerta (era troppo giovane per poter essere stato allievo del padre Bernardino); ma il linguaggio delle prime opere lo vede muoversi nell'ambito delle esperienze paterne e in quello di un manierismo lombardo più aggiornato ...
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JERACE, Francesco
Carolina Brook
Figlio di Fortunato e Mariarosa Morani, lo J. nacque a Polistena (presso Reggio Calabria) il 26 luglio 1853. Acquisì i rudimenti artistici nello studio del nonno materno [...] (1885) nel cimitero degli Inglesi.
L'Esposizione nazionale di Napoli del 1877 segnò per lo J. l'occasione per mostrare il suo linguaggio in cui appariva evidente la ricerca di equilibrio fra le istanze del bello e le esigenze del vero. In questa fase ...
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BONZAGNI, Aroldo
Luciano Caramel
Nacque a Cento (Ferrara) il 24 sett. 1887 da Felice e Angela Gilli. A Cento, dove poteva vedere gli affreschi giovanili del Guercino, ebbe i primi insegnamenti da un [...] allontanò poi sempre di più, a mano a mano che, grazie soprattutto a Boccioni, il futurismo elaborava un suo autonomo linguaggio. Dei futuristi, inoltre, il B. non condivise mai l'entusiasmo per la macchina e per il dinamismo industriale, attento com ...
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DEODATO di Orlando (D. Orlandi)
Giovanna Damiani
Pittore lucchese ma largamente operoso anche a Pisa, noto per alcuni dipinti firmati e datati cui si accompagna un certo numero di documenti. La prima [...] forza tragica del Crocifisso di S.Croce sul quale è modellato, attesta il relativamente rapido aggiornamento a più moderni linguaggi formali.
La tendenza a registrare fedelmente, anche se non prontamente, il succedersi di nuove forme artistiche negli ...
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FESTA, Costanzo
Alberto Iesuè
Nacque a Villafranca Piemonte, presso Torino, intorno al 1480 (cfr. Testi, p. 326), in una agiata famiglia di proprietari terrieri. Fu chierico nella diocesi di Torino, [...] Desprez (Dent, p. 43). La sua vasta produzione sacra e profana rispecchia, infatti, i caratteri fondamentali del linguaggio musicale del tempo, considerato nel suo processo evolutivo. La trentennale attività svolta nel coro della cappella Sistina, il ...
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EMILIANI, Giuseppe Maria
Franco D'Intino
Nacque da Antonio e da Angela Maria Betti il 16 genn. 1776 a Faenza (od. prov. Ravenna), ultimo erede di un'antica famiglia che discendeva - secondo una ricostruzione [...] sul teatro ricco di indicazioni di poetica, in cui, esaltando l'"immortal Metastasio", "il solo, che abbia parlato il vero linguaggio del cuore e quello delle passioni", si propone di esprimere i "concetti i più familiari e i più sublimi pensieri ...
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FILIPPI, Sebastiano, detto Bastianino
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Figlio di Camillo, nacque a Ferrara probabilmente intorno al 1530.
Per il Superbi (1620) nacque nel 1532, per il Baruffaldi (1697-1722, [...] probabilmente in quella ricordata nella raccolta Costabili di Ferrara (Bentini, 1985, p. 110).
Nelle opere eseguite dopo il 1565 il linguaggio del F. si lega con più forza allo stile di Michelangelo, tanto da aver fatto supporre un secondo viaggio a ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...