CAGNOLO, Francesco
Gaspare De Caro
Figlio di Paolo, lavorante setaiolo, e di Valeria Lampugnani, nacque a Milano intorno al 1528 (l'inquisitore veneziano lo riteneva quarantenne nel 1568).
Nei termini [...] al S. Uffizio, da parte di alcuni suoi compagni di lavoro, una denunzia assai grave.
Si imputava al C. un linguaggio intemperante in materia di religione, che era evidentemente l'espressione di un animo esacerbato da tante peripezie, un moto di ...
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BIONDI, Ernesto
Giorgio Di Genova
Nacque a Morolo (Frosinone) da Angelo e Eugenia Pistolesi il 30 genn. 1854. Dimostrate buone attitudini all'arte, nel maggio del 1870, ancora semianalfabeta, venne [...] più serrati, forse in virtù del marmo, che il B. lavorava per la prima volta. La tendenza dell'artista ad un linguaggio più essenziale e stilizzato trova in questo periodo una testimonianza nei suoi studi a pastello e a carbone, e soprattutto in ...
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LOMBARDI, Bernardino
Teresa Megale
Nacque nella seconda metà del XVI secolo, in luogo ignoto: in un documento autografo del 1590 si firma "Bernardino Lombardi bolognese"; Ughi (p. 43) lo considera originario [...] non esente da influenze ferraresi e modenesi. Nel testo si colgono alcuni echi della commedia cinquecentesca, ben travestiti dal linguaggio e dai moduli recitativi propri di una commedia dell'arte. I nomi dei servi Nebbia e Vulpino richiamano la ...
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BIANCHINI, Giuseppe Maria
Renzo Negri
Nacque a Prato il 18 nov. 1685 e vi ricevette la prima formazione letteraria, integrata poi enciclopedicamente, sotto la guida di ottimi maestri come il Meslier [...] maturo indirizzo esegetico che verrà condiviso dai moderni, puntando sull'esigenza di interiorizzare e storicizzare il linguaggio, connettendolo dinamicamente con la personalità dell'autore e con la varietà eccezionale dei soggetti da lui accostati ...
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GIANNIOTTI, Teodoro (Teo)
Laura Lorenzoni
Nacque a Venezia il 7 apr. 1896 da Anna Montagna e da Alessandro, direttore per oltre quarant'anni del giornale umoristico veneziano Sior Tonin Bonagrazia, per [...] 1936 prese parte alla Mostra d'arte italiana a Budapest.
Personalità solitaria e schiva, il G. maturò un linguaggio imperniato su gamme cromatiche delicate e armoniche, in cui il segno definisce la composizione secondo strutture semplici e sintetiche ...
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BASALDELLA, Dino (Dino Aldo)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 26 apr. 1909 da Leo e da Virginia Angeli. Compì i primi studi a Venezia (dal 1919) con i fratelli minori, Mirko e Afro. Al liceo artistico, [...] Gorizia e di Udine.
Dalla metà degli anni Cinquanta il B. aderì alla tematica postcubista liberando il suo linguaggio da ogni pesantezza narrativa e adottando materiali consoni alla sua originaria, quasi "barbarica" forza espressiva: il cemento, la ...
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BARBIERI, Luigi Giovanni
Alfredo Petrucci
Nato a Cesena il 26 nov. 1885, è generalmente conosciuto sotto il nome di "Gino" che egli stesso adottava, sia quando si firmava con il caratteristico monogramma [...] D. Giuliotti sembra fuso nel bronzo. La guerra, umanizzando la sua visione del mondo, schiarì anche e distese il suo linguaggio: i fanti delle sue scene di vita al fronte, esposti alla prima Biennale romana, sono uomini come tutti gli altri, semplici ...
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BOTTI, Gaudenzio
Camillo Boselli
Pittore, nato a Brescia il 22 luglio 1698, è uno dei numerosi figli del dottor Orazio e della seconda moglie Paola Casari. Dalle polizze d'estimo del padre, con cui [...] inaugurazione della chiesa) sono più giovanili, dovendosi l'opera di Brescia datare oltre il 1760: in esse troviamo lo stesso linguaggio dell'opera più tarda di circa venti anni, il che sta a dimostrare una immobilità stilistica del Botti. Un punto ...
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GALLINO, Gaetano
Roberto Massetti
Nacque a Genova l'11 febbr. 1804. Entrò giovanissimo nella bottega del pittore Santo Tagliafichi e nel 1814 risulta iscritto alla scuola di disegno dell'Accademia ligustica [...] il G. si interessò anche alle nuove possibilità tecniche offerte dalla fotografia, coerentemente con la sua propensione a un linguaggio asciutto e analitico, evidente già nei suoi ritratti su tela. In un biglietto da visita del suo studio genovese ...
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BUONACCORSI, Piero
Gianni Ballistreri
Nacque a Firenze il 17 luglio 1410 da Buonaccorso di Piero, notaio, e da una monna Antonio di casato ignoto.
Compiuti gli studi giuridici presso l'università cittadina, [...] una sorta di visione allegorico-didascalica, ad imitazione della Divina Commedia, divisa in quindici giornate. In un linguaggio rozzo e senz'arte, appesantito da prolisse citazioni scritturali e paetristiche, il Quadragesimale narra di come Fulgenzia ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...