DE DOMINICIS, Teresa
Maria Baiocchi
Nata a Roma nel 1842, da Alessandro, di nobile famiglia di Bagnorea, e da Vittoria Latuille, fu educata nel collegio del Sacro Cuore di Trinità dei Monti.
Fin da [...] si trovi addirittura di, fronte a veri e propri calchi, in parte inconsapevoli, in parte motivati dall'identificazione dei linguaggio poetico con l'eloquio altisonante, e di questo con le ipsissima verba dei grandi. Nel trattamento dei motivi in quei ...
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DE GREGORIO, Francesco
Mariantonietta Picone Petrusa
Nacque a Resina, l'odierna Ercolano, nei pressi di Napoli, il 18 ott. 1862 da Nicola (non è noto il nome della madre).
Imparò i primi rudimenti di [...] il suo distacco dalle formule leziose di V. Caprile o di V. Volpe. La capacità di rinnovare la tavolozza e il linguaggio delle pennellate gli fece rivivere una seconda giovinezza, tanto da essere incluso, a inizio secolo, nelle schiere di pittori più ...
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LIMONGELLI, Alessandro
Gianluca Ficorilli
Scarse sono le notizie relative al primo periodo di vita di questo architetto che nacque a Il Cairo il 7 luglio 1890, da una famiglia di origine pugliese. Giunto [...] residenziali in piazza Perin del Vaga e in via Gargano, su incarico dell'Istituto case popolari.
Il linguaggio adottato nei due interventi evoca un'immagine classica della romanità, e i partiti decorativi, sovrapposti alle semplici volumetrie ...
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DABBENI, Egidio
Ruggero Boschi
Nacque il 27 febbr. 1873 a Fiumicello (Brescia) da Paolo e Angela Pasolini. Il padre, che ebbe su di lui molta influenza per il gusto dell'arredo ed il minuzioso studio [...] espressive che, dopo una vivace partenza con la casa Migliorati in via Trento (1898), nella quale sperimentò il linguaggio liberty, ed un passaggio attraverso esperienze neorinascimentali nel palazzo Togni in via Dante (1906) e neobarocche nella casa ...
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GRÜNHUT, Isidoro
Maura Picciau
Nacque a Trieste il 27 ag. 1862 da Israel, ebreo tedesco originario di Ratisbona, e da Giuditta Panzieri, anconetana di buona cultura. Ebbe due fratelli, Massimo e Ida.
Sin [...] una luce calda, di evidente ascendenza fiamminga. L'artista, ancor giovane, perviene qui a una rimarchevole maturità di linguaggio: la resa plastica dei volumi coincide con un'analisi rigorosa della personalità dell'effigiato e il realismo nordico si ...
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CRESPOLANI, Camillo
Graziella Martinelli
Nacque a Modena il 25 dic. 1798 da Luigi e Pietra Bortonieri. Seguiti i corsi di pittura, scenografia e scultura della locale Accademia Atestina, allora diretta [...] di tali rilievi va probabilmente rinvenuta nelle connotazioni accademiche, ad oltranza classicistiche, che convergono nel linguaggio estetico dell'artista sia dagli immoti ambienti della cultura modenese dell'epoca sia dallo stesso tirocinio ...
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CEDRINI, Marino
Loredana Olivato
Figlio del riminese Marco che, qualificandosi "civis venetus", dettò le ultime volontà a Venezia il 28 apr. 1452 (Kreplin, in Thieme-Becker), si trasferì nell'Italia [...] siglò il portale della chiesa di S. Agostino definendosi "venetus sculptor": l'impianto della composizione è fedele al linguaggio gotico a lui consueto, ma è riscattato dalla grandiosità dell'insieme dove, fra i singoli frammenti e viluppi decorativi ...
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CHIESA, Melchiorre
Cesare Orselli
Vissuto fra la prima e la seconda metà del sec. XVIII, si hanno scarse notizie sulla sua vita. Nato forse a Firenze (un manoscritto raccolto dal musicologo tedesco [...] due temi diversi, dimostrò ugualmente nella sua produzione cameristica e per piccoli complessi la padronanza del nuovo linguaggio. L'opera strumentale del musicista appare improntata a una piacevole scorrevolezza, a una particolare cura del carattere ...
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CERESARA, Paride, detto Tricasso
Francesca Romana De' Angelis
Nacque il 10 febbraio del 1466 a Mantova; di lui ci rimane una sommaria descrizione: "Erat facie et barbirio rufus, venustus, procerae staturae, [...] che la chiromanzia è scienza da cui si può "formare vera conclusione e determinata", nonostante essa si serva di un linguaggio "figurativo e parabolico". Due sono i metodi applicabili praticamente: per autorità e per ragione probabile e naturale. Il ...
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POGGIOLINI, Giuseppa
Maria Teresa Mori
POGGIOLINI, Giuseppa (Giuseppina). – Nacque a Milano il 14 gennaio 1804 da Giovanni Luigi e da Paolina Pozzi. Venne educata nel regio collegio di Verona, un istituto [...] rappresentante dell’intellettualità femminile. La vena intimista e malinconica presente nei testi, dove l’autrice ricorre al linguaggio codificato dalla tradizione letteraria, si affianca a motivi patriottici. In L’Alpe, per esempio, l’esaltazione ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...