CAVALLINI, Filippo
Valerio Castronovo
Figlio del senatore Gaspare, nacque a Mortara nel 1852.Terminati gli studi in giurisprudenza, venne introdotto dal padre, che militava nelle file del Centrodestra, [...] , con L'Italia (1883-89), di una sorta di "rivoluzione editoriale" prendendo a modello l'impostazione e il linguaggio dei giornali americani.
Ma il nuovo foglio non avrebbe ripetuto il successo della precedente iniziativa e, sotto il profilo politico ...
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GRANELLO, Nicola
Gianluca Zanelli
Figlio del pittore Nicolosio e di Margherita, nacque a Genova intorno alla metà del XVI secolo.
La data di nascita dell'artista si deduce dal fatto che nell'aprile [...] G. ebbe modo di emergere come il più dotato continuatore del ricercato lessico del Bergamasco. Si tratta di un linguaggio profondamente improntato a modelli culturali di matrice romana che permise all'artista di ottenere una piena e duratura fiducia ...
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FRANCESCO d'Antonio del Chierico (Cherico)
Costanza Barbieri
Nacque a Firenze nel 1433 da Antonio di Francesco detto il Chierico e da monna Giemma. Dell'apprendistato di F. si conosce solo l'esordio [...] padronanza dei temi umanistici e l'attenzione verso i pittori contemporanei diedero a F. l'opportunità di sperimentare un linguaggio autonomo e creativo, di commento più che di illustrazione al testo letterario.
Per il cardinale Donato de' Medici F ...
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FRULLI, Giovanni Battista
Donatella Biagi Maino
Nacque a Bologna nel 1765 da Giuseppe e da Elisabetta Toselli, figlia di Giovanni Battista, noto intagliatore. Fonte principale per la conoscenza della [...] "lindura de' contorni, la semplicità della mossa e la nobiltà de' caratteri" per farne elementi caratterizzanti del suo linguaggio, come specifica nell'autobiografia.
Questa aspirazione fu in parte frenata dalla necessità di alternare gli studi con l ...
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AVENALI, Marcello
Barbara Belotti
Nacque a Roma il 16 nov. 1912 da Luigi ed Elena Terziani. Suo nonno Domenico era un noto costruttore romano affermatosi a Roma con la realizzazione di palazzo Brancaccio [...] ricevendo nuovi impulsi "a riprendere pennelli e colori lasciati da troppo tempo" (Verdet, 1972, p. 21).
Il suo linguaggio fu inizialmente oscillante tra le possibilità espressive di una figuratività postcubista e quelle di una astrazione più decisa ...
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BIGARELLI, Guido (Guido da Como)
Isa Belli Barsali
Originario di Arogno nell'arcivescovato di Como, figlio di Bonagiunta Bigarelli, maestro marmorario, come attestano due documenti, uno del 26 nov. 1244 [...] dal fondo, con moduli che sembrano richiamarsi a sarcofagi paleocristiani.
Il soggiorno a Pisa non sembra aver inciso sul linguaggio del B.: scarsi sono i suggerimenti raccolti in quel vivacissimo ambiente culturale; dove si era venuta articolando la ...
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MAGGI, Cesare
Giulia Grosso
Nacque a Roma il 13 genn. 1881 durante una tourneé dei suoi genitori, Andrea e Pia Marchi, attori nella compagnia Bellotti-Bon.
Venne indirizzato agli studi classici, che [...] ma di scarsa ricerca, e quelle destinate alle esposizioni ufficiali, in cui tentò di innovare in senso personale il linguaggio divisionista.
Nel 1904, dopo aver sposato Anna Oxilia, dalla quale ebbe due figlie, Giovanna e Pia, si trasferì nella ...
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GIACOMO Veneto (da Venezia)
Alessandro Ottaviani
Gli unici elementi utili per delineare la biografia di G. sono presenti in un esiguo gruppo di testimonianze, tutte riferite ad attività svolte negli [...] in merito alla delicata questione della "presessio". Un'analisi ravvicinata del testo dell'avviso rivela, in ordine al linguaggio e alla tecnica versoria di G., un'indubbia connotazione di latino ellenizzato, che ben si conformerebbe agli scarni ...
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COFFA (Coffa Caruso), Mariannina
Rosa Maria Monastra
Nacque a Noto (Siracusa) il 30 sett. 1841, dall'avvocato Salvatore e da Celestina Caruso.
Dopo una sommaria, rudimentale scolarizzazione nella natia [...] ch'ella mai si sognasse di mettere in discussione i principi basilari impartitile dallo Sbano. In un linguaggio poetico infarcito di reminiscenze dantesche, foscoliane, leopardiane, e al contempo svagante verso una evasività di marca tipicamente ...
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BORGO, Carlo
Giuseppe Pignatelli
Nato a Vicenza il 26 luglio 1731 da Ignazio e Santa Borgo, entrò nella Compagnia di Gesù nel 1746. Discepolo del Pellegrini, insegnò lettere in vari collegi della Compagnia [...] dei gesuiti si aggiungeva un aspro attacco a Clemente XIV, e in genere all'autorità pontificia. Il B., con un linguaggio non molto dissimile dai suoi avversari giansenisti, definendo le prerogative del papa, affermava: "tutta l'autorità che egli ha ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...