CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] carmen, che sappiamo che il C. aveva recitato nell'anno 1532 di fronte al Viglio).
Nell'oratio, che per ampiezza e linguaggio ha il tono di un trattato apologetico, il C. non solo ripercorre ampiamente e difende le ragioni dottrinali del suo mirabile ...
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GHISLANDI, Vittore (al secolo Giuseppe), detto Fra Galgario
Francesco Frangi
Figlio di Domenico, pittore, e di Flaminia Mansueti, nacque a Bergamo e, insieme con la sorella gemella Beatrice, venne battezzato [...] soggiorno a Venezia (1688 - dopo il 1701), in merito al quale Tassi sottolinea l'assoluto adeguamento del G. al linguaggio di Bombelli ("sì perfettamente apprese quella maniera, che esposte alcune teste da lui fatte, furono dai primi professori dell ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] e raffinato (quindi prontamente consentaneo) della musica francese non si cancellò mai del tutto nell'ispirazione artistica e altresì nel linguaggio del musicista lucchese. Il quale, tra l'autunno 1872 e l'estate 1873, seguì i concerti della "Société ...
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BARTOLINI, Lorenzo
Isa Belli Barsali
Nacque a Savignano (Prato) il 7 genn. 1777, da umile famiglia; il padre, Liborio, era fabbro e la madre, Maria Maddalena Fabbri, contadina.
Ancora fanciullo si recò [...] primi anni fiorentini si vengono chiarendo e imponendo sempre più, nell'opera del B., interessi di cultura e di linguaggio in rotta con quel gusto affermato cui egli stesso poteva sembrare aderire ancora. Nella Venere dormiente con un amorino (gesso ...
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DANDOLO, Vincenzo
Paolo Preto
Nato a Venezia il 26 (o 22) ott. 1758 da Abram Uxiel, ebreo battezzato con nome di Marc'Antonio Dandolo, e Laura Steffani, si laureò giovanissimo all'università di Padova [...] chimico-fisica applicati alla formazione de' corpi ed ai fenomeni della natura esposti in due dizionari che comprendono il linguaggio nuovo e vecchio, vecchio e nuovo de' fisico-chimici (Venezia 1793 e successive edizioni), ai quali si deve la ...
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CORTESI URCEO, Antonio, detto Codro
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Rubiera (Reggio Emilia) il 14 0 il 17 agosto del 1446 da Cortese.
La prima data la fornisce egli stesso nel quarto Sermone (Opera, Basileae [...] i quattordici sermones o prelezioni, che occupano più della metà del volume della sua Opera omnia (pp. 1-256). Oltre al linguaggio, vivacissimo e libero sintatticamente, tanto da poter essere accostato a quello di Plauto, vi si nota un vero e proprio ...
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GRIMALDI, Francesco
Gaetana Cantone
Figlio di Ursino e di una Cornelia, nacque a Oppido Lucano nel 1543 e venne battezzato con il nome di Fabrizio. Novizio dal 1574 nel convento di S. Eligio a Capua, [...] e alla temperie culturale alimentata dalle chiese romane del Gesù e di S. Andrea della Valle. Due aspetti del suo linguaggio architettonico, in parte leggibile dalla sola cappella del Tesoro, la sua opera più compiuta al 1613, devono ancora emergere ...
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HENDRICKSZ, Dirck (Teodoro d'Errico)
Susanna Falabella
Nacque ad Amsterdam tra il 1542 e il 1544 da Henrick Centen (P. Leone De Castris, 1991, p. 330).
La ricostruzione del percorso pittorico dell'H., [...] De Castris, 1991), gli interventi autografi dell'H. si qualificano per una vena stilistica ora partecipe del linguaggio dei primi anni Ottanta, e poi sintomaticamente preannunciante nuovi indirizzi di ricerca: così nelle due partizioni iniziali, con ...
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DEMIO (De Mio, Del Mio, Denio, Indernio, Fratino, Frattino, Fratini, Frattini, Fratina, Frattina), Giovanni
Marina Repetto Contaldo
Non ci sono pervenute notizie sicure sulle origini, sulla giovinezza [...] furono questi avvenimenti a indurlo a un secondo viaggio nell'Italia centrale per aggiornarsi direttamente sulle novità del linguaggio manieristico tosco-romano. L'ipotesi di questo viaggio, già formulata dal von Hadeln (1916) e dal Ragghianti (1940 ...
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MARCO di Giovanni Battista (Marco Pino)
Luca Bortolotti
Nacque a Siena, dove fu battezzato il 3 febbr. 1521, figlio di Giovambattista da Costalpino (borgo del Senese da cui deriva il soprannome di Marco [...] di Ognissanti (circa 1540), oggi nella chiesa di S. Spirito. Di certo, la lunga esperienza beccafumiana fissò nel linguaggio del giovane artista un'impronta stilistica destinata a persistere in tutta la sua produzione successiva, definendo un termine ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...