GUARINI, Battista
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri letterati che vantava le sue origini da Guarino Veronese, nacque a Ferrara nel 1538 da Francesco e Orsina Macchiavelli.
Al [...] . Clubb, The moralist in Arcadia: England and Italy, in Romance Philology, XIX (1965), pp. 340-352; D. Battaglin, Il linguaggio tragicomico del G. e l'elaborazione del "Pastor fido", Padova 1970; E. Bonora, Retorica e invenzione, Milano 1970, pp. 178 ...
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FANZAGO (Fonsaga, Fansago, Foriseca), Cosimo (Cosmo)
Aurora Spinosa
Nacque a Clusone, vicino Bergamo, nel 1591 da Ascenzio e Lucia Bonicelli, come attesta il suo atto di battesimo del 13 ottobre di [...] come "classicismo manieristico" ma che già mostravano i sintomi di rinnovamento morfologico e che portarono all'affermazione del linguaggio naturalistico. Al vicentino C. Monterossi o ai lombardi Silla da Viggiù, G.A. Paracca di Valsoldo, B ...
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PASSEROTTI, Bartolomeo
Angela Ghirardi
PASSEROTTI (Passarotti), Bartolomeo. – Nacque a Bologna nel 1529, rinnovando nel nome quello del padre; fu battezzato il 28 giugno.
Gli anni della formazione sono [...] Giulia Brigola. Destinata a una delle più prestigiose chiese di Bologna, la pala rivela un artista ormai padrone di un linguaggio autonomo, in debito verso la pittura nordica, le eleganze della maniera (la base del trono della Vergine con le sfingi ...
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DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] l'altra come non convenevole, anzi contraria a' principii de' filosofi morali e civili", perché mette in scena caratteri e linguaggi non pertinenti alla condizione sociale dei pastori (p. 42). Se la struttura della tragicommedia si pone come un nuovo ...
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GIANSIMONI, Nicola
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Domenico, nacque verosimilmente a Roma nel 1727 circa (Roma, Arch. stor. del Vicariato, Ss. XII Apostoli, Stati delle anime, 1761-1800; Ibid., Arch. [...] alle tematiche barocche e arcadiche; sapeva proporre con garbo e buon gusto svariate ispirazioni, passando poi da un linguaggio spiccatamente neoclassico a uno più vicino a tendenze illuministiche.
Oltre ai rapporti intercorsi con i colleghi Salvi e ...
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BORGHESI, Diomede
Gian Luigi Beccaria
Nacque a Siena intorno al 1540. Poco sappiamo degli anni della giovinezza: che fu scolaro a Siena di Lodovico Meneghini, docente nello Studio, e che - come ci informa [...] , particolarmente geniali e originali: quel che di astratto e di troppo rigido era nella concezione bembesca di un linguaggio tutto costruito sugli scrittori del "buon secolo" noi ritroviamo nelle osservazioni del B.: imitazione del Petrarca e del ...
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DONIA
Gioacchino Barbera
Famiglia di argentieri e incisori, attivi a Messina dalla fine del sec. XVI fino ai primi decenni del XVIII.
Nelle Regole e capitoli della Compagnia d'aurefici e di argentieri... [...] ripetitivo, in quello della produzione di oreficeria e argenteria, a giudicare dalle poche opere pervenute fino a noi, il linguaggio stilistico dei D. si caratterizza per la misura e la sobrietà degli elementi decorativi in parte ancora legati, anche ...
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LUSSANA, Filippo
Giuseppina Bock Berti
Nacque il 17 sett. 1820 a Cenate San Leone (oggi Cenate Sopra), presso Bergamo, da Felice e da Barbara Epis. Superati gli studi ginnasiali a Clusone e quelli liceali [...] loro evoluzione, di formulare l'ipotesi che nei lobi anteriori del cervello avesse sede il centro del linguaggio articolato, anticipando così di 10 anni la dimostrazione della precisa localizzazione nel piede della circonvoluzione frontale inferiore ...
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PASSALACQUA, Pietro
Tommaso Manfredi
PASSALACQUA, Pietro. – Figlio di Giacomo e Francesca Amati, nacque nel 1690 a Messina (Manfredi, 1989a, p. 109), dove il padre, un doratore e fiorista originario [...] in via dei Banchi Vecchi. In entrambi i casi l’architetto cercò di adeguarsi al contesto nobiliare forzando il suo linguaggio in chiave classicista.
La cappella, dedicata a S. Anna, la quarta nella nave sinistra, risulta fin troppo schematica nella ...
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PALAGI, Pelagio
Francesco Franco
PALAGI, Pelagio. – Figlio di Baldassarre Michele Francesco e di Giuliana Raffanini (Collina - Poppi, 1996, p. 259) nacque a Bologna il 25 maggio 1775 (per motivi ignoti, [...] funzionalità d’uso in sintonia con il gusto borghese dell’epoca. Progettò anche arredi di gusto neogotico, un linguaggio diffusosi soprattutto grazie alle pubblicazioni di August Welby Northmore Pugin, che Palagi possedeva (Bersani, 1989, pp. 185 s ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...